AGENZIA DELLE ENTRATE – Principio di diritto 19 ottobre 2018, n. 7 Interpello articolo 11, comma 1, lett. a), legge 27 luglio 2000, n.212. Gruppo IVA. Soggetti ammessi al perimetro soggettivo del gruppo IVA, ai sensi dell’articolo 70- bis, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633. Modalità di calcolo […]
Leggi tuttoSoggetti ammessi al perimetro soggettivo del gruppo IVA – Principio di diritto 19 ottobre 2018, n. 7 dell’Agenzia delle Entrate
il 23 Ottobre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: IVA, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 ottobre 2018, n. 26402 – Nel processo tributario, trova applicazione l’istituto del disconoscimento delle scritture private, con la conseguenza che, in presenza del disconoscimento della firma, il giudice ha l’obbligo di accertare l’autenticità delle sottoscrizioni
il 23 Ottobre, 2018in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
In tema di giudicato, il principio secondo il quale, qualora due giudizi abbiano riferimento ad uno stesso rapporto giuridico ed uno dei due sia stato definito con sentenza passata in giudicato, l’accertamento, così compiuto, in ordine alla situazione giuridica, ovvero alla soluzione di questioni di fatto e di diritto relative ad un punto fondamentale comune ad entrambe le cause, preclude il riesame dello stesso punto non trova applicazione allorché tra i due giudizi non vi sia identità di parti, essendo l’efficacia soggettiva del giudicato circoscritta, ai sensi dell’art. 2909 c.c., ai soggetti posti in condizione di intervenire nel processo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 ottobre 2018, n. 26377 – La ‘non tassazione’ (ovvero la ‘insufficiente tassazione’) nel Regno Unito preclude l’effetto compensativo e di riequilibrio della doppia imposizione economica subita in Italia; effetto compensativo invece perseguito dal credito d’imposta richiesto
il 23 Ottobre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, TUIR
la ‘non tassazione’ (ovvero la ‘insufficiente tassazione’) nel Regno Unito preclude l’effetto compensativo e di riequilibrio della doppia imposizione economica subita in Italia; effetto compensativo invece perseguito dal credito d’imposta richiesto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 ottobre 2018, n. 26375 – In ossequio al principio per cui l’interpretazione del diritto comunitario fornita dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee è immediatamente applicabile nell’ordinamento interno ed impone al giudice nazionale di disapplicare le disposizioni di tale ordinamento che, sia pure all’esito di una corretta interpretazione, risultino in contrasto o incompatibili con essa
il 23 Ottobre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: agevolazioni fiscali, cassazione tributi
In ossequio al principio per cui l’interpretazione del diritto comunitario fornita dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee è immediatamente applicabile nell’ordinamento interno ed impone al giudice nazionale di disapplicare le disposizioni di tale ordinamento che, sia pure all’esito di una corretta interpretazione, risultino in contrasto o incompatibili con essa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 ottobre 2018, n. 26362 – In tema di “accertamento standardizzato” mediante parametri o studi di settore, il contraddittorio con il contribuente costituisce elemento essenziale e imprescindibile del giusto procedimento che legittima l’azione amministrativa
il 23 Ottobre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
in tema di “accertamento standardizzato” mediante parametri o studi di settore, il contraddittorio con il contribuente costituisce elemento essenziale e imprescindibile del giusto procedimento che legittima l’azione amministrativa, in ispecie quando si faccia riferimento ad una elaborazione statistica su specifici parametri, di per sé soggetta alle approssimazioni proprie dello strumento statistico, e sia necessario adeguarle alla realtà reddituale del singolo contribuente, potendo solo così emergere gli elementi idonei a commisurare la “presunzione” alla concreta realtà economica dell’impresa. Ne consegue che la motivazione dell’atto di accertamento non può esaurirsi nel mero rilievo dello scostamento dai parametri ma deve essere integrata (anche sotto il profilo probatorio) con le ragioni per le quali sono state disattese le contestazioni sollevate dal contribuente in sede di contraddittorio (ossia la circostanza che lo scostamento dei ricavi rispetto alla risultanza dello studio di settore è dipeso dal fallimento di due importanti committenti), solo così emergendo la gravità, precisione e concordanza attribuibile alla presunzione basata sui suddetti parametri e la giustificabilità di un onere della prova contraria (ma senza alcuna limitazione di mezzi e di contenuto) a carico del contribuente (Cass. 18 dicembre 2017, n. 30370; analogamente Cass. 31 maggio 2018, n. 13908
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 ottobre 2018, n. 26348 – La scadenza del termine perentorio stabilito per opporsi o impugnare un atto di riscossione mediante ruolo o comunque di riscossione coattiva produce soltanto l’effetto sostanziale dell’ irretrattabilità del credito, ma non determina anche l’effetto della c.d. “conversione” del termine di prescrizione breve
il 23 Ottobre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI, RISCOSSIONE
Le Sezioni Unite di questa Corte con la sentenza n. 23397 del 17/11/2016 con riferimento a tutti gli atti – comunque denominati – di riscossione mediante ruolo o comunque di riscossione coattiva di crediti degli enti previdenziali, hanno affermato il principio secondo il quale la scadenza del termine perentorio stabilito per opporsi o impugnare un atto di riscossione mediante ruolo o comunque di riscossione coattiva produce soltanto l’effetto sostanziale dell’ irretrattabilità del credito, ma non determina anche l’effetto della c.d. “conversione” del termine di prescrizione breve eventualmente previsto in quello ordinario decennale, ai sensi dell’art. 2953 cod. civ. Con la conseguenza che, qualora per i relativi crediti sia prevista una prescrizione (sostanziale) più breve di quella ordinaria, la sola scadenza del termine concesso al debitore per proporre l’opposizione non consente di fare applicazione dell’art. 2953 cod. civ., tranne che in presenza di un titolo giudiziale divenuto definitivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 ottobre 2018, n. 26319 – In tema di contenzioso tributario, l’elencazione degli atti impugnabili contenuta nell’art. 19 del d.lgs. n. 546 del 1992 ha natura tassativa, ma ogni atto adottato dall’ente impositore che porti, comunque, a conoscenza del contribuente una specifica pretesa tributaria, con esplicitazione delle concrete ragioni fattuali e giuridiche, è impugnabile davanti al giudice tributario
il 23 Ottobre, 2018in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
In tema di contenzioso tributario, l’elencazione degli atti impugnabili contenuta nell’art. 19 del d.lgs. n. 546 del 1992 ha natura tassativa, ma, in ragione dei principi costituzionali di tutela del contribuente e di buon andamento della P.A., ogni atto adottato dall’ente impositore che porti, comunque, a conoscenza del contribuente una specifica pretesa tributaria, con esplicitazione delle concrete ragioni fattuali e giuridiche, è impugnabile davanti al giudice tributario, senza necessità che si manifesti in forma autoritativa, con la conseguenza che è immediatamente impugnabile dal contribuente anche la comunicazione d’irregolarità, ex art. 36 bis, comma 3, del d.P.R. n. 600 del 1973 (cd. avviso bonario)
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 05 ottobre 2018, n. 24417 – Avviso di accertamento con motivazione “per relationem” ed obbligo di allegazione degli atti richiamati nell’avviso
il 23 Ottobre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
nel regime introdotto dall’art. 7 della legge 27 luglio 2000, n. 212, l’obbligo di motivazione degli atti tributari può essere adempiuto anche “per relationem”, ovverosia mediante il riferimento ad elementi di fatto risultanti da altri atti o documenti, a condizione che questi ultimi siano allegati all’atto notificato ovvero che lo stesso ne riproduca il contenuto essenziale, per tale dovendosi intendere l’insieme di quelle parti (oggetto, contenuto e destinatari) dell’atto o del documento che risultino necessarie e sufficienti per sostenere il contenuto del provvedimento adottato, e la cui indicazione consente al contribuente – ed al giudice in sede di eventuale sindacato giurisdizionale – di individuare i luoghi specifici dell’atto richiamato nei quali risiedono quelle parti del discorso che formano gli elementi della motivazione del provvedimento
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