AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 17 dicembre 2018, n. 88/E Anticipo finanziario a garanzia pensionistica (cd. APE) – Art. 1, commi 166 e ss., legge n. 232 del 2016. Interpello art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Con l’interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente Quesito L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) […]
Leggi tuttoAnticipo finanziario a garanzia pensionistica (cd. APE) – Risoluzione 17 dicembre 2018, n. 88/E dell’Agenzia delle Entrate
il 19 Dicembre, 2018in TRIBUTItags: RISOLUZIONI TRIBUTARIE
CONSIGLIO DEI MINISTRI – Delibera 12 dicembre 2018 – Proroga dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni 13 e 14 ottobre 2016 nel territorio della Provincia di Genova
il 19 Dicembre, 2018in normativatags: NORMATIVA
CONSIGLIO DEI MINISTRI – Delibera 12 dicembre 2018 Proroga dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni 13 e 14 ottobre 2016 nel territorio della Provincia di Genova Delibera: In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per gli effetti dall’art. 24, comma 3, del decreto legislativo 2 […]
Leggi tuttoMINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 19 ottobre 2018 – Individuazione e attribuzione degli uffici di livello dirigenziale non generale del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e delle ragionerie territoriali dello Stato. Modifiche ai decreti 17 luglio 2014, 20 ottobre 2014, 3 settembre 2015, 19 marzo 2016, 24 marzo 2016, e loro successive modifiche e integrazioni
il 19 Dicembre, 2018in normativatags: NORMATIVA
MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 19 ottobre 2018 Individuazione e attribuzione degli uffici di livello dirigenziale non generale del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e delle ragionerie territoriali dello Stato. Modifiche ai decreti 17 luglio 2014, 20 ottobre 2014, 3 settembre 2015, 19 marzo 2016, 24 marzo 2016, e loro successive modifiche e integrazioni […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 dicembre 2018, n. 32602 – Insindacabilità in sede di legittimità l’erronea valutazione delle circostanze fattuali in sede di merito della domanda di accertamento per rivalutazione contributiva per esposizione ad amianto
il 19 Dicembre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 dicembre 2018, n. 32602 Rivalutazione contributiva per esposizione ad amianto – Domanda di accertamento – Erronea valutazione delle circostanze fattuali in sede di merito – Insindacabilità in sede di legittimità Fatti di causa 1. La Corte d’appello di Brescia, con sentenza del 26 ottobre 2012, ha respinto l’appello, proposto […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 dicembre 2018, n. 32506 – Legittimità dell’iscrizione d’ufficio disposta dall’Inps presso la Gestione separata dell’iscritto all’Albo professionale ma non alla Cassa dei dottori commercialisti
il 19 Dicembre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 dicembre 2018, n. 32506 Dottore commercialista – Contestuale attività di lavoro dipendente – Iscrizione all’Albo professionale ma non alla Cassa dei dottori commercialisti – Iscrizione d’ufficio disposta dall’Inps presso la Gestione separata – Legittimità Fatti di causa 1. Con sentenza n. 174 del 2016, la Corte d’Appello di Caltanissetta […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 dicembre 2018, n. 32500 – Il datore di lavoro non può irrogare un licenziamento disciplinare quando questo costituisca una sanzione più grave di quella prevista dal c.c.n.l. in relazione ad una determinata infrazione
il 19 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
La valutazione di non proporzionalità della sanzione rispetto al fatto contestato ed accertato rientra poi nel IV comma dell’art. 18 solo nell’ipotesi in cui lo scollamento tra la gravità della condotta realizzata e la sanzione adottata risulti dalle previsioni dei contratti collettivi ovvero dei codici disciplinari applicabili, che ad essa facciano corrispondere una sanzione conservativa. Al di fuori di tale caso, la sproporzione tra la condotta e la sanzione espulsiva rientra nelle “altre ipotesi” in cui non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa, per le quali il V comma dell’art. 18 prevede la tutela indennitaria c.d. forte. La novella del 2012 ha introdotto quindi una graduazione delle ipotesi di illegittimità della sanzione espulsiva dettata da motivi disciplinari, facendo corrispondere a quelle di maggiore evidenza la sanzione della reintegrazione e limitando la tutela risarcitoria alla ipotesi del difetto di proporzionalità che non risulti dalle previsioni del contratto collettivo. Il giudice deve quindi oggi procedere ad un giudizio più completo ed articolato rispetto al passato, dovendo accertare non solo se sussistano o meno la giusta causa ed il giustificato motivo di recesso, ma, nel caso in cui lo escluda, anche il grado di divergenza della condotta datoriale dal modello legale e contrattuale legittimante
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 dicembre 2018, n. 32494 – La reintegrazione nel posto di lavoro può essere disposta dal giudice nei confronti di una società in liquidazione ma solo allorché non venga provata la cessazione definitiva dell’attività e l’azzeramento effettivo dell’organico del personale
il 19 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
la reintegrazione nel posto di lavoro può essere disposta dal giudice nei confronti di una società in liquidazione ma solo allorché non venga provata la cessazione definitiva dell’attività e l’azzeramento effettivo dell’organico del personale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 dicembre 2018, n. 32491 – Ai fini della decorrenza del termine perentorio previsto per la conclusione del procedimento disciplinare dall’acquisizione della notizia dell’infrazione ex art. 55-bis, quarto comma, del d.lgs. n. 165 del 2001 assume rilievo esclusivamente il momento in cui tale acquisizione, da parte dell’ufficio competente regolarmente investito del procedimento, riguardi una “notizia di infrazione” di contenuto tale da consentire allo stesso di dare, in modo corretto, l’avvio al procedimento disciplinare
il 19 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI DISCIPLINARI
ai fini della decorrenza del termine perentorio previsto per la conclusione del procedimento disciplinare dall’acquisizione della notizia dell’infrazione ex art. 55-bis, quarto comma, del d.lgs. n. 165 del 2001, in conformità con il principio del giusto procedimento, come inteso dalla Corte cost. con sentenza n. 310 del 5 novembre 2010, assume rilievo esclusivamente il momento in cui tale acquisizione, da parte dell’ufficio competente regolarmente investito del procedimento, riguardi una “notizia di infrazione” di contenuto tale da consentire allo stesso di dare, in modo corretto, l’avvio al procedimento disciplinare
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