Archivi mensili: Dicembre 2018

Modalità di pagamento dei tributi non versati per effetto della sospensione dei termini tributari a causa di eventi sismici – Risposta 21 dicembre 2018, n. 5 dell’Agenzia delle Entrate

AGENZIA DELLE ENTRATE - Risposta 21 dicembre 2018, n. 5 Modalità di pagamento dei tributi non versati per effetto della sospensione dei termini tributari a causa di eventi sismici Con la richiesta di consulenza giuridica specificata in oggetto, concernente l'interpretazione dell'art. 48 del DL n. 189 del 2016, è stato esposto il seguente Quesito Il [...]

Regime speciale per lavoratori impatriati – Periodo minimo di residenza all’estero – Risposta 27 dicembre 2018, n. 136 dell’Agenzia delle Entrate

 AGENZIA DELLE ENTRATE - Risposta 27 dicembre 2018, n. 136 Regime speciale per lavoratori impatriati - Articolo 16, comma 2, del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 147 - Periodo minimo di residenza all’estero - Interpello articolo 11, comma 1, lettera a), legge 27 luglio 2000, n. 212 Con l’interpello specificato in oggetto è stato esposto [...]

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – Decreto ministeriale 04 dicembre 2018 – Direttive e calendario per le limitazioni alla circolazione stradale fuori dai centri abitati per i veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate – anno 2019

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI - Decreto ministeriale 04 dicembre 2018 Direttive e calendario per le limitazioni alla circolazione stradale fuori dai centri abitati per i veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate - anno 2019 Art. 1 Oggetto e ambito di applicazione 1. Il presente decreto, ai sensi dell'art. 6, comma 1 del decreto legislativo [...]

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 dicembre 2018, n. 32883 – Esposizione ad amianto – Con la domanda intesa all’accertamento del diritto alla rivalutazione contributiva si fa valere il diritto a un beneficio che, seppure previsto dalla legge ai fini pensionistici e, dunque, intimamente collegato alla pensione, in quanto strumentale ad agevolarne l’accesso

con la domanda intesa all'accertamento del diritto alla rivalutazione contributiva non si fa valere il diritto al ricalcolo della prestazione pensionistica, ovvero alla rivalutazione dell'ammontare dei singoli ratei, in quanto erroneamente (o ingiustamente) liquidati in sede di determinazione amministrativa, bensì il diritto a un beneficio che, seppure previsto dalla legge ai fini pensionistici e, dunque, intimamente collegato alla pensione, in quanto strumentale ad agevolarne l'accesso (ovvero, nel caso dei già pensionati, ad ottenerne un arricchimento, ove la contribuzione posseduta sia inferiore al tetto massimo dei quarant'anni), è dotato di una sua specifica individualità e autonomia, operando sulla contribuzione ed essendo ancorato a presupposti propri e distinti da quelli pertinenti al diritto al trattamento pensionistico

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 dicembre 2018, n. 32880 – Nell’ordinamento giuridico non esiste un principio che imponga al datore di lavoro, nell’ambito dei rapporti privatistici, di garantire parità di retribuzione e/o di inquadramento a tutti i lavoratori svolgenti le medesime mansioni

pacifica l'inesistenza nell' ordinamento di un principio che imponga al datore di lavoro, nell'ambito dei rapporti privatistici, di garantire parità di retribuzione e/o di inquadramento a tutti i lavoratori svolgenti le medesime mansioni, atteso che l'art. 36 Cost. si limita a stabilire il principio di sufficienza ed adeguatezza della retribuzione prescindendo da ogni comparazione intersoggettiva e che l'art. 3 Cost. impone l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e non anche nei rapporti interprivati, sicché la mera circostanza (priva di ulteriori specificazioni) che determinate mansioni siano state in precedenza affidate a dipendenti cui il datore di lavoro riconosceva una qualifica superiore è del tutto irrilevante per il dipendente al quale, con diversa e inferiore qualifica, siano state affidate le stesse mansioni

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 dicembre 2018, n. 33028 – Per i trattamenti pensionistici maturati a partire dal 10 gennaio 2007 trova applicazione il medesimo art. 3, comma 12, della L. n. 335 del 1995, ma nella formulazione introdotta dalla citata L. n. 296 del 2006, art. 1, c. 763, che prevede che gli enti previdenziali suddetti emettano i provvedimenti necessari per la salvaguardia dell’equilibrio finanziario di lungo termine

Per i trattamenti pensionistici maturati a partire dal 10 gennaio 2007 trova applicazione il medesimo art. 3, comma 12, della L. n. 335 del 1995, ma nella formulazione introdotta dalla citata L. n. 296 del 2006, art. 1, c. 763, che prevede che gli enti previdenziali suddetti emettano i provvedimenti necessari per la salvaguardia dell'equilibrio finanziario di lungo termine

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 dicembre 2018, n. 32886 – In tema di opposizione a sanzioni amministrative, il verbale di accertamento ispettivo (…) non è suscettibile di autonoma impugnabilità in sede giurisdizionale, trattandosi di atto procedimentale inidoneo a produrre alcun effetto sulla situazione soggettiva del datore di lavoro

in tema di opposizione a sanzioni amministrative, il verbale di accertamento ispettivo (...) non è suscettibile di autonoma impugnabilità in sede giurisdizionale, trattandosi di atto procedimentale inidoneo a produrre alcun effetto sulla situazione soggettiva del datore di lavoro, la quale viene invece incisa soltanto quando l'amministrazione, sentite eventualmente le contrarie ragioni dell'interessato, determina l'entità della sanzione e, a conclusione del procedimento amministrativo, la infligge con l'ordinanza ingiunzione, dovendosi ritenere che solo da tale momento sorga l'interesse del privato a rivolgersi all'autorità giudiziaria

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