MINISTERO GIUSTIZIA – Decreto ministeriale 05 novembre 2018 Regolamento concernente modifiche al decreto del Ministro della giustizia 9 febbraio 2018, n. 17, recante la disciplina dei corsi di formazione per l’accesso alla professione di avvocato, ai sensi dell’articolo 43, comma 2, della legge 31 dicembre 2012, n. 247 Art. 1 Modifiche al decreto del Ministro […]
Leggi tuttoMINISTERO GIUSTIZIA – Decreto ministeriale 05 novembre 2018 – Regolamento concernente modifiche al decreto del Ministro della giustizia 9 febbraio 2018, n. 17, recante la disciplina dei corsi di formazione per l’accesso alla professione di avvocato, ai sensi dell’articolo 43, comma 2, della legge 31 dicembre 2012, n. 247
il 7 Dicembre, 2018in normativatags: NORMATIVA
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 dicembre 2018, n. 31347 – Presupposti per l’indennità risolutiva e suppletiva di clientela a seguito di recesso del contratto di agenzia
il 7 Dicembre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 dicembre 2018, n. 31347 Contratto di agenzia – Risoluzione – Indennità risolutiva e suppletiva di clientela – Presupposti Fatto Con sentenza del 28 giugno 2014, la Corte d’appello di Brescia rigettava le domande di G.M.G. di pagamento di indennità sostitutiva del preavviso e di indennità ai sensi dell’art. 1751 […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 dicembre 2018, n. 31346 – Invalidità dell’accordo transattivo per incapacità di intendere e di volere ex art. 428 c.c. ed onere a carico del lavoratore
il 7 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 dicembre 2018, n. 31346 Licenziamento – Invalidità dell’accordo transattivo – Accertamento – Incapacità di intendere e di volere ex art. 428 c.c. Fatti di causa 1. Con sentenza n. 1049/2017, depositata l’il maggio 2017, la Corte d’appello di Milano, in riforma della sentenza del Tribunale di Lodi, ha respinto […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 dicembre 2018, n. 31340 – Illegittimo il licenziamento nel periodo di astensione obbligatoria per maternità ed escluso che fossero integrate ipotesi di deroga al divieto di licenziamento – Sindacato di legittimità sulla motivazione
il 7 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Illegittimo il licenziamento nel periodo di astensione obbligatoria per maternità ed escluso che fossero integrate ipotesi di deroga al divieto di licenziamento – Sindacato di legittimità sulla motivazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 dicembre 2018, n. 31158 – Ai fini della legittimità del licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, l’andamento economico negativo dell’azienda non costituisca un presupposto fattuale che il datore di lavoro debba necessariamente provare, essendo sufficiente che le ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro, comprese quelle dirette ad una migliore efficienza gestionale ovvero ad un incremento della redditività, determinino un effettivo mutamento dell’assetto organizzativo
il 7 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
ai fini della legittimità del licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, l’andamento economico negativo dell’azienda non costituisca un presupposto fattuale che il datore di lavoro debba necessariamente provare, essendo sufficiente che le ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro, comprese quelle dirette ad una migliore efficienza gestionale ovvero ad un incremento della redditività, determinino un effettivo mutamento dell’assetto organizzativo attraverso la soppressione di un’individuata posizione lavorativa, non essendo la scelta imprenditoriale che abbia comportato la soppressione del posto di lavoro sindacabile nei suoi profili di congruità ed opportunità, in ossequio al disposto dell’art. 41 Cost.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2018, n. 31345 – In materia previdenziale, a differenza che in quella civile, il regime della prescrizione già maturata è sottratto alla disponibilità delle parti
il 7 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2018, n. 31345 Previdenza – Omissione contributiva – Cartella esattoriale – Prescrizione Ritenuto che la Corte d’Appello di Catania, con sentenza n. 1168/2012, in riforma della sentenza impugnata dall’Inps, rigettava l’opposizione svolta da A.B. srl avverso l’iscrizione a ruolo di cui alla cartella esattoriale notificata in data 23/4/2003, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2018, n. 31344 – In tema di ricorso per cassazione, qualora siano prospettate questioni di cui non vi sia cenno nella sentenza impugnata, il ricorrente deve, a pena di inammissibilità della censura, non solo allegarne l’avvenuta loro deduzione dinanzi al giudice di merito ma, in virtù del principio di autosufficienza, anche indicare in quale specifico atto del giudizio precedente ciò sia avvenuto
il 7 Dicembre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
In tema di ricorso per cassazione, qualora siano prospettate questioni di cui non vi sia cenno nella sentenza impugnata, il ricorrente deve, a pena di inammissibilità della censura, non solo allegarne l’avvenuta loro deduzione dinanzi al giudice di merito ma, in virtù del principio di autosufficienza, anche indicare in quale specifico atto del giudizio precedente ciò sia avvenuto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2018, n. 31342 – Il rapporto a tempo parziale si trasforma in rapporto a tempo pieno per fatti concludenti, in relazione alla prestazione lavorativa resa, costantemente, secondo l’orario normale, o addirittura con orario superiore
il 7 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
“Il rapporto a tempo parziale si trasforma in rapporto a tempo pieno per fatti concludenti, in relazione alla prestazione lavorativa resa, costantemente, secondo l’orario normale, o addirittura con orario superiore. Il comportamento negoziale concludente, nel senso di modificare stabilmente l’orario di lavoro, è conseguente all’accertamento che la prestazione eccedente quella inizialmente concordata – resa in modo continuativo secondo modalità orarie proprie del lavoro a tempo pieno, o addirittura con il superamento dell’orario normale – non risponda ad alcuna specifica esigenza di organizzazione del servizio, idonea a giustificare, secondo le previsioni della contrattazione collettiva, l’assegnazione di ore ulteriori rispetto a quelle negozialmente pattuite… La libertà del lavoratore di rifiutare la prestazione oltre l’orario dei part-time è ininfluente, posto che, come rilevato dalla Corte di merito, l’effettuazione, in concreto, delle prestazioni richieste, con la continuità risultante dalle buste paga, ha evidenziato l’accettazione della nuova regolamentazione, con ogni conseguente effetto obbligatorio, risultandone una modifica non accessoria dei contenuti del sinallagma negoziale”
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La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 7356 depositata il 19…