Sono responsabili i condomini, in quanto le infiltrazioni si erano verificate dal tetto di copertura. Coesistendo nello stabile la comproprietà della parte pubblica e di quella privata in una condizione condominiale di tipica “communio pro indiviso”, i titolari dovevano considerarsi egualmente tenuti agli obblighi di vigilanza e prevenzione per ogni evento di danno
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 42398 depositata il 16 ottobre 2019 – Sono responsabili i condomini, in quanto le infiltrazioni si erano verificate dal tetto di copertura. Coesistendo nello stabile la comproprietà della parte pubblica e di quella privata in una condizione condominiale di tipica “communio pro indiviso”, i titolari dovevano considerarsi egualmente tenuti agli obblighi di vigilanza e prevenzione per ogni evento di danno
il 10 Novembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Corte di Cassazione sentenza n. 28466 depositata il 5 novembre 2019 – Pur essendo inammissibile, in linea di principio, il ricorso per Cassazione ai sensi dell’art.111 Cost. avverso provvedimenti emanati in materia di volontaria giurisdizione, stante l’assenza del contenuto decisorio in capo a questi ultimi, deve, invece, essere ritenuta l’ammissibilità del predetto gravame allorquando la pronuncia impugnata, ancorché vertente in materia di volontaria giurisdizione, contenga una statuizione di condanna alle spese delle fasi del giudizio di merito ovvero la condanna sanzionatoria ai sensi dell’art.961 ultimo comma c.p.c.
il 10 Novembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Pur essendo inammissibile, in linea di principio, il ricorso per Cassazione ai sensi dell’art.111 Cost. avverso provvedimenti emanati in materia di volontaria giurisdizione, stante l’assenza del contenuto decisorio in capo a questi ultimi, deve, invece, essere ritenuta l’ammissibilità del predetto gravame allorquando la pronuncia impugnata, ancorché vertente in materia di volontaria giurisdizione, contenga una statuizione di condanna alle spese delle fasi del giudizio di merito ovvero la condanna sanzionatoria ai sensi dell’art.961 ultimo comma c.p.c.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza n. 28509 depositata il 6 novembre 2019 – Il regime indennitario istituito dall’art. 32, quinto comma l. n. 183/2010 si applica anche al contratto di collaborazione a progetto illegittimo, in quanto fattispecie nella quale ricorrono le condizioni della natura a tempo determinato del contratto di lavoro e della presenza di un fenomeno di conversione
il 10 Novembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il regime indennitario istituito dall’art. 32, quinto comma l. n. 183/2010 si applica anche al contratto di collaborazione a progetto illegittimo, in quanto fattispecie nella quale ricorrono le condizioni della natura a tempo determinato del contratto di lavoro e della presenza di un fenomeno di conversione
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 25956 depositata il 15 ottobre 2019 – Legittimo l’accertamento a carico del contribuente che ha la sola disponibilità di conti e capitali all’estero pur non essendo il titolare
il 9 Novembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
Legittimo l’accertamento a carico del contribuente che ha la sola disponibilità di conti e capitali all’estero pur non essendo il titolare
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 42147 depositata il 15 ottobre 2019 – In tema di cessioni intracomunitarie si può configurare il reato di frode fiscale qualora venga usato illegittimamente, perché privo dei requisiti, il regime di margine. Il sequestro preventivo deve scattare prima sui beni della società e poi su quelli del manager. Anche l’amministratore di fatto della società schermo può essere considerato e punito come l’ideatore dell’affare illecito
il 9 Novembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di cessioni intracomunitarie si può configurare il reato di frode fiscale qualora venga usato illegittimamente, perché privo dei requisiti, il regime di margine. Il sequestro preventivo deve scattare prima sui beni della società e poi su quelli del manager. Anche l’amministratore di fatto della società schermo può essere considerato e punito come l’ideatore dell’affare illecito
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 42534 depositata il 16 ottobre 2019 – L’integrazione del reato di cui all’art. 10 ter cit., omesso versamento IVA, non è esclusa laddove l’omesso versamento dell’Iva dipenda dal mancato incasso della stessa per altrui inadempimento, salvo non siano provati i motivi che hanno determinato l’emissione della fattura antecedentemente alla ricezione del corrispettivo
il 9 Novembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
L’integrazione del reato di cui all’art. 10 ter cit., omesso versamento IVA, non è esclusa laddove l’omesso versamento dell’Iva dipenda dal mancato incasso della stessa per altrui inadempimento, salvo non siano provati i motivi che hanno determinato l’emissione della fattura antecedentemente alla ricezione del corrispettivo
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 26143 depositata il 16 ottobre 2019 – Quando l’amministrazione finanziaria non fornisce una corretta interpretazione del dato normativo, non è possibile escludere il diritto alla riscossione dell’imposta, spettando al contribuente, in ragione del legittimo affidamento specificamente tutelato dall’articolo 10, comma 2, della legge 212 del 2000, unicamente l’esenzione dalle sanzioni e dagli interessi.
il 9 Novembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
Quando l’amministrazione finanziaria non fornisce una corretta interpretazione del dato normativo, non è possibile escludere il diritto alla riscossione dell’imposta, spettando al contribuente, in ragione del legittimo affidamento specificamente tutelato dall’articolo 10, comma 2, della legge 212 del 2000, unicamente l’esenzione dalle sanzioni e dagli interessi.
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 26369 depositata il 17 ottobre 2019 – Qualora a seguito di verifica da parte della Amministrazione finanziaria risultino integrate le condizioni di cui al D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39, comma 2, poiché il contribuente non è in grado di esibire le scritture contabili relative all’anno oggetto di controllo, l’Ufficio è legittimato a procedere ad accertamento induttivo ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39, comma 2
il 9 Novembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
Qualora a seguito di verifica da parte della Amministrazione finanziaria risultino integrate le condizioni di cui al D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39, comma 2, poiché il contribuente non è in grado di esibire le scritture contabili relative all’anno oggetto di controllo, l’Ufficio è legittimato a procedere ad accertamento induttivo ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39, comma 2
Leggi tuttoRICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- E’ onere del notificante la verifica della c
E’ onere del notificante la verifica della correttezza dell’indirizzo del destin…
- E’ escluso l’applicazione dell’a
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 9759 deposi…
- Alla parte autodifesasi in quanto avvocato vanno l
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 7356 depositata il 19…
- Processo Tributario: il principio di equità sostit
Il processo tributario, costantemente affermato dal Supremo consesso, non è anno…
- Processo Tributario: la prova testimoniale
L’art. 7 comma 4 del d.lgs. n. 546 del 1992 (codice di procedura tributar…