MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 24 marzo 2020 Riparto dei fondi, previsto dall’art. 22 del Decreto Cura Italia “Nuove disposizioni per la Cassa Integrazione in deroga” Art. 1 1.È ripartito e assegnato l’importo di 1.293,2 milioni di euro (milleduecentonovantatremilioniduecentomila/OO), quale prima quota delle risorse di cui all’articolo 22, comma 3, del decreto-legge 17 marzo 2020, […]
Leggi tuttoMINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 24 marzo 2020 – Riparto dei fondi, previsto dall’art. 22 del Decreto Cura Italia “Nuove disposizioni per la Cassa Integrazione in deroga”
il 29 Marzo, 2020in lavoro, normativatags: lavoro sostegno al reddito, NORMATIVA LAVORO
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 marzo 2020, n. 7303 – Per il contratto dei direttori amministrativo e sanitario non opera la sospensione della prescrizione, istituto tipico del lavoro subordinato
il 29 Marzo, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 marzo 2020, n. 7303 Azienda Ospedaliera Universitaria – Contratto dei direttori amministrativo e sanitario – Rapporti di lavoro autonomo – Non opera la sospensione della prescrizione, istituto tipico del lavoro subordinato Rilevato che 1. La Corte d’appello di Bologna, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Modena, decidendo […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 marzo 2020, n. 7085 – La sospensione del procedimento disciplinare in pendenza del procedimento penale, di cui all’art. 55 ter, comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001, costituisce facoltà discrezionale attribuita alla PA
il 29 Marzo, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
La sospensione del procedimento disciplinare in pendenza del procedimento penale, di cui all’art. 55 ter, comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001, costituisce facoltà discrezionale attribuita alla PA, la quale, fermo il principio della tendenziale autonomia del procedimento disciplinare rispetto a quello penale, può esercitarla qualora, per la complessità degli accertamenti o per altre cause, non disponga di elementi necessari per la definizione del procedimento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 marzo 2020, n. 6764 – Il termine per l’impugnazione di una sentenza di cui è stata chiesta la correzione decorre dalla notificazione della relativa ordinanza, ex art. 288, ultimo comma, c.p.c., se con essa sono svelati “errores in iudicando” o “in procedendo” evidenziati solo dal procedimento correttivo, oppure l’errore corretto sia tale da ingenerare un obbiettivo dubbio sull’effettivo contenuto della decisione, interferendo con la sostanza del giudicato ovvero, quando con la correzione sia stata impropriamente riformata la decisione, dando luogo a surrettizia violazione del giudicato
il 29 Marzo, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il termine per l’impugnazione di una sentenza di cui è stata chiesta la correzione decorre dalla notificazione della relativa ordinanza, ex art. 288, ultimo comma, c.p.c., se con essa sono svelati “errores in iudicando” o “in procedendo” evidenziati solo dal procedimento correttivo, oppure l’errore corretto sia tale da ingenerare un obbiettivo dubbio sull’effettivo contenuto della decisione, interferendo con la sostanza del giudicato ovvero, quando con la correzione sia stata impropriamente riformata la decisione, dando luogo a surrettizia violazione del giudicato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 marzo 2020, n. 5800 – In tema di accertamento delle imposte sui redditi, nel caso di omessa dichiarazione da parte del contribuente, il potere – dovere dell’Amministrazione è disciplinato dall’art. 41 del d.P.R. n. 600 del 1973, ai sensi del quale, sulla base dei dati e delle notizie comunque raccolti o venuti a sua conoscenza, l’Ufficio determina il reddito complessivo del contribuente medesimo
il 29 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
In tema di accertamento delle imposte sui redditi, nel caso di omessa dichiarazione da parte del contribuente, il potere – dovere dell’Amministrazione è disciplinato dall’art. 41 del d.P.R. n. 600 del 1973, ai sensi del quale, sulla base dei dati e delle notizie comunque raccolti o venuti a sua conoscenza, l’Ufficio determina il reddito complessivo del contribuente medesimo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 marzo 2020, n. 7374 – In materia tributaria, perché un’attività imprenditoriale possa qualificarsi come societaria sono necessari – oltre al requisito dell’apparenza del vincolo societario nei confronti di terzi, quale indice rivelatore della reale esistenza della società – gli elementi richiesti dall’art. 2247 cod. civ. per la sussistenza di una società di fatto
il 29 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
In materia tributaria, perché un’attività imprenditoriale possa qualificarsi come societaria sono necessari – oltre al requisito dell’apparenza del vincolo societario nei confronti di terzi, quale indice rivelatore della reale esistenza della società – gli elementi richiesti dall’art. 2247 cod. civ. per la sussistenza di una società di fatto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 marzo 2020, n. 7371 – In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora l’accertamento effettuato dall’ufficio finanziario si fondi su verifiche di conti correnti bancari, l’onere probatorio dell’Amministrazione è soddisfatto attraverso i dati e gli elementi risultanti dai conti predetti, mentre si determina un’inversione dell’onere della prova a carico del contribuente
il 29 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora l’accertamento effettuato dall’ufficio finanziario si fondi su verifiche di conti correnti bancari, l’onere probatorio dell’Amministrazione è soddisfatto attraverso i dati e gli elementi risultanti dai conti predetti, mentre si determina un’inversione dell’onere della prova a carico del contribuente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 marzo 2020, n. 7370 – In tema di IVA, una volta assolta da parte dell’Amministrazione finanziaria la prova dell’oggettiva inesistenza delle operazioni, spetta al contribuente, ai fini della detrazione dell’IVA e/o della deduzione dei relativi costi, provare l’effettiva esistenza delle operazioni contestate
il 29 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
In tema di IVA, una volta assolta da parte dell’Amministrazione finanziaria la prova dell’oggettiva inesistenza delle operazioni, spetta al contribuente, ai fini della detrazione dell’IVA e/o della deduzione dei relativi costi, provare l’effettiva esistenza delle operazioni contestate
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