La natura dei buoni pasto alla stregua, non già di elemento della retribuzione “normale”, ma di agevolazione di carattere assistenziale collegata al rapporto di lavoro da un nesso meramente occasionale, pertanto non rientranti nel trattamento retributivo in senso stretto, sicché, il regime della loro erogazione può essere variato anche per unilaterale deliberazione datoriale, in quanto previsione di un atto interno, non prodotto da un accordo sindacale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 luglio 2020, n. 16135 – La natura dei buoni pasto alla stregua, non già di elemento della retribuzione “normale”, ma di agevolazione di carattere assistenziale collegata al rapporto di lavoro da un nesso meramente occasionale, pertanto non rientranti nel trattamento retributivo in senso stretto, sicché, il regime della loro erogazione può essere variato anche per unilaterale deliberazione datoriale, in quanto previsione di un atto interno, non prodotto da un accordo sindacale
il 30 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 luglio 2020, n. 15965 – Un pregiudizio non patrimoniale risarcibile, oltre ai casi di danno derivante da reato, è ravvisabile ogni qual volta il fatto illecito abbia leso in modo grave diritti inviolabili della persona non aventi natura economica, costituenti oggetto di tutela costituzionale
il 30 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Un pregiudizio non patrimoniale risarcibile, oltre ai casi di danno derivante da reato, è ravvisabile ogni qual volta il fatto illecito abbia leso in modo grave diritti inviolabili della persona non aventi natura economica, costituenti oggetto di tutela costituzionale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 luglio 2020, n. 15924 – Il contratto di somministrazione concluso in violazione degli artt. 20 e ss. del d.lgs. n. 276/2003 comporta l’accertamento di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
il 30 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il contratto di somministrazione concluso in violazione degli artt. 20 e ss. del d.lgs. n. 276/2003 comporta l’accertamento di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 luglio 2020, n. 15407 – Qualora sia accertata la illegittimità del licenziamento intimato dal curatore, all’ammissione al passivo fallimentare per il credito risarcitorio dipendente, corrispondente alla retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quella della reintegra, tale principio vale per la domanda concernente il credito per le retribuzioni e le voci successive alla dichiarazione di fallimento, ma non per quello relativo al T.f.r. maturato nell’arco di durata del rapporto di lavoro
il 30 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
Qualora sia accertata la illegittimità del licenziamento intimato dal curatore, all’ammissione al passivo fallimentare per il credito risarcitorio dipendente, corrispondente alla retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quella della reintegra, tale principio vale per la domanda concernente il credito per le retribuzioni e le voci successive alla dichiarazione di fallimento, ma non per quello relativo al T.f.r. maturato nell’arco di durata del rapporto di lavoro
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 luglio 2020, n. 15876 – In tema di imposta di registro, l’avviso di liquidazione non può essere fondato esclusivamente sullo scostamento tra il corrispettivo dichiarato nell’atto di compravendita ed il valore del bene risultante delle quotazioni OMI pubblicate sul sito web dell’Agenzia delle entrate, atteso che queste non costituiscono fonte di prova del valore venale in comune commercio, il quale può variare in funzione di molteplici parametri
il 30 Luglio, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
In tema di imposta di registro, l’avviso di liquidazione non può essere fondato esclusivamente sullo scostamento tra il corrispettivo dichiarato nell’atto di compravendita ed il valore del bene risultante delle quotazioni OMI pubblicate sul sito web dell’Agenzia delle entrate, atteso che queste non costituiscono fonte di prova del valore venale in comune commercio, il quale può variare in funzione di molteplici parametri
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 luglio 2020, n. 15724 – In tema di estimo catastale, qualora il nuovo classamento sia stato adottato ai sensi dell’art. 1, comma 335, della l. n. 311 del 2004 nell’ambito di una revisione dei parametri catastali della microzona nella quale l’immobile è situato, giustificata dal significativo scostamento del rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali, il provvedimento di riclassamento, atteso il carattere diffuso dell’operazione, deve essere adeguatamente motivato in merito agli elementi che, in concreto, hanno inciso sul diverso classamento della singola unità immobiliare, in modo che il contribuente sia posto in condizione di conoscere le ragioni che ne giustificano l’emanazione
il 30 Luglio, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi
In tema di estimo catastale, qualora il nuovo classamento sia stato adottato ai sensi dell’art. 1, comma 335, della l. n. 311 del 2004 nell’ambito di una revisione dei parametri catastali della microzona nella quale l’immobile è situato, giustificata dal significativo scostamento del rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali, il provvedimento di riclassamento, atteso il carattere diffuso dell’operazione, deve essere adeguatamente motivato in merito agli elementi che, in concreto, hanno inciso sul diverso classamento della singola unità immobiliare, in modo che il contribuente sia posto in condizione di conoscere le ragioni che ne giustificano l’emanazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, – Sentenza n. 20901 depositata il 15 luglio 2020 – Il delitto ex art. 2 d.lgs. n. 74 del 2000 (utilizzazione fraudolenta in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti) è astrattamente configurabile nel caso di intermediazione illegale di manodopera, stante la diversità tra il soggetto emettente la fattura e quello che ha fornito la prestazione
il 30 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il delitto ex art. 2 d.lgs. n. 74 del 2000 (utilizzazione fraudolenta in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti) è astrattamente configurabile nel caso di intermediazione illegale di manodopera, stante la diversità tra il soggetto emettente la fattura e quello che ha fornito la prestazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 luglio 2020, n. 15982 – In tema di imposte sui redditi, la possibilità per il contribuente di emendare la dichiarazione, allegando errori di fatto o di diritto, incidenti sull’obbligazione tributaria, è esercitabile anche in sede contenziosa per opporsi alla maggiore pretesa dell’Amministrazione finanziaria, ed anche oltre il termine previsto per l’integrazione della dichiarazione – fissato in quello prescritto per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo di imposta successivo dal D.P.R. n. 322 del 1998, art. 2, comma 8 bis, come introdotto dal D.P.R. n. 435 del 2001, art. 2
il 30 Luglio, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, Dichiarazione fiscali
In tema di imposte sui redditi, la possibilità per il contribuente di emendare la dichiarazione, allegando errori di fatto o di diritto, incidenti sull’obbligazione tributaria, è esercitabile anche in sede contenziosa per opporsi alla maggiore pretesa dell’Amministrazione finanziaria, ed anche oltre il termine previsto per l’integrazione della dichiarazione – fissato in quello prescritto per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo di imposta successivo dal D.P.R. n. 322 del 1998, art. 2, comma 8 bis, come introdotto dal D.P.R. n. 435 del 2001, art. 2
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