MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 02 marzo 2020 Tempistiche per la fruizione del beneficio economico spettante ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza Art. 1 Definizioni 1. Ai soli fini del presente decreto si applicano le seguenti definizioni: a) «Carta Rdc»: la carta di cui all’art. 5, comma 6 del decreto-legge n. 4 del 2019, […]
Leggi tuttoMINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 02 marzo 2020 – Tempistiche per la fruizione del beneficio economico spettante ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza
il 2 Luglio, 2020in normativatags: NORMATIVA
MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 25 giugno 2020 – Rilevazione dei tassi di interesse effettivi globali medi ai fini della legge sull’usura, periodo di rilevazione 1° gennaio-31 marzo 2020 – Applicazione dal 1° luglio al 30 settembre 2020
il 2 Luglio, 2020in normativatags: ANATOCISMO ed USURA, NORMATIVA
MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 25 giugno 2020 Rilevazione dei tassi di interesse effettivi globali medi ai fini della legge sull’usura, periodo di rilevazione 1° gennaio-31 marzo 2020 – Applicazione dal 1° luglio al 30 settembre 2020 Art. 1 I tassi effettivi globali medi, riferiti ad anno, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, determinati […]
Leggi tuttoTRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE LAZIO – Sentenza 16 giugno 2020, n. 6616 – Obblighi di preavviso di transito almeno 48 ore prima dell’inizio del viaggio e di annotazione della data e dell’ora di inizio e fine viaggio per i trasporti eccezionali con veicoli di massa superiore a 44 t
il 2 Luglio, 2020in GIUSTIZIA AMMINISTRATIVAtags: GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE LAZIO – Sentenza 16 giugno 2020, n. 6616 Trasporti eccezionali con veicoli di massa superiore a 44 t – Autorizzazioni periodiche, multiple e singole – Serie di prescrizioni – Obblighi di preavviso di transito almeno 48 ore prima dell’inizio del viaggio e di annotazione della data e dell’ora di inizio e fine […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 25 giugno 2020, n. 12634 – In tema di valutazione delle prove, il principio del libero convincimento, posto a fondamento degli artt. 115 e 116 c.p.c., opera interamente sul piano dell’apprezzamento di merito, insindacabile in sede di legittimità, sicché la denuncia della violazione delle predette regole da parte del giudice del merito non configura un vizio di violazione o falsa applicazione di norme, bensì un errore di fatto, che deve essere censurato attraverso il corretto paradigma normativo del difetto di motivazione
il 2 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
In tema di valutazione delle prove, il principio del libero convincimento, posto a fondamento degli artt. 115 e 116 c.p.c., opera interamente sul piano dell’apprezzamento di merito, insindacabile in sede di legittimità, sicché la denuncia della violazione delle predette regole da parte del giudice del merito non configura un vizio di violazione o falsa applicazione di norme, bensì un errore di fatto, che deve essere censurato attraverso il corretto paradigma normativo del difetto di motivazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 25 giugno 2020, n. 12632 – E’ inammissibile il ricorso per cassazione in cui sia denunciata puramente e semplicemente la “violazione o falsa applicazione di norme di diritto” ai sensi dell’art. 112 c.p.c., senza alcun riferimento alle conseguenze che l’errore (sulla legge) processuale comporta, vale a dire alla nullità della sentenza e/o del procedimento
il 2 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
E’ inammissibile il ricorso per cassazione in cui sia denunciata puramente e semplicemente la “violazione o falsa applicazione di norme di diritto” ai sensi dell’art. 112 c.p.c., senza alcun riferimento alle conseguenze che l’errore (sulla legge) processuale comporta, vale a dire alla nullità della sentenza e/o del procedimento, essendosi il ricorrente limitato ad argomentare solo sulla violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12720 – Nel giudizio di cassazione, a critica vincolata ed essenzialmente basato su atti scritti, essendo ormai solo eventuale la possibilità di illustrazione orale delle difese, i requisiti di completezza e di specificità imposti dall’art. 366 cod. proc. civ. perseguono la finalità di consentire al giudice di legittimità di avere la completa cognizione della controversia, senza necessità di accedere a fonti esterne, e, pertanto, qualora la censura si fondi su atti o documenti è necessario che di quegli atti il ricorrente riporti il contenuto, mediante la trascrizione delle parti rilevanti, precisando, inoltre, in quale sede e con quali modalità gli stessi siano stati acquisiti al processo
il 2 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Nel giudizio di cassazione, a critica vincolata ed essenzialmente basato su atti scritti, essendo ormai solo eventuale la possibilità di illustrazione orale delle difese, i requisiti di completezza e di specificità imposti dall’art. 366 cod. proc. civ. perseguono la finalità di consentire al giudice di legittimità di avere la completa cognizione della controversia, senza necessità di accedere a fonti esterne, e, pertanto, qualora la censura si fondi su atti o documenti è necessario che di quegli atti il ricorrente riporti il contenuto, mediante la trascrizione delle parti rilevanti, precisando, inoltre, in quale sede e con quali modalità gli stessi siano stati acquisiti al processo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12715 – Il ricorso per cassazione tra l’altro deve contenere, “a pena di inammissibilità”, “la specifica indicazione degli atti processuali, dei documenti e dei contratti o accordi collettivi sui quali il ricorso si fonda” per cui chi ricorre in Cassazione assolva ad un duplice onere: innanzi tutto specifichi il contenuto degli atti e dei documenti posti a fondamento del ricorso; in secondo luogo esige che sia individuato in quale sede processuale il documento risulti prodotto
il 2 Luglio, 2020in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
Il ricorso per cassazione tra l’altro deve contenere, “a pena di inammissibilità”, “la specifica indicazione degli atti processuali, dei documenti e dei contratti o accordi collettivi sui quali il ricorso si fonda” per cui chi ricorre in Cassazione assolva ad un duplice onere: innanzi tutto specifichi il contenuto degli atti e dei documenti posti a fondamento del ricorso; in secondo luogo esige che sia individuato in quale sede processuale il documento risulti prodotto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12712 – Il ricorso per cassazione deve, infatti, contenere tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito ed a consentire la valutazione della fondatezza di tali ragioni, senza che sia necessario fare rinvio a fonti esterne al ricorso e, quindi, ad elementi o atti concernenti il pregresso grado di giudizio di merito
il 2 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il ricorso per cassazione deve, infatti, contenere tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito ed a consentire la valutazione della fondatezza di tali ragioni, senza che sia necessario fare rinvio a fonti esterne al ricorso e, quindi, ad elementi o atti concernenti il pregresso grado di giudizio di merito
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