MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 27 maggio 2022 Modifica del decreto 11 agosto 2017, recante criteri, procedure e modalità di concessione ed erogazione dei contributi di cui all’art. 20-bis, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, in favore delle imprese localizzate nelle province delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria nelle quali sono […]
Leggi tuttoMINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 27 maggio 2022 – Modifica del decreto 11 agosto 2017, recante criteri, procedure e modalità di concessione ed erogazione dei contributi di cui all’art. 20-bis, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, in favore delle imprese localizzate nelle province delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria nelle quali sono ubicati i comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017
il 29 Luglio, 2022in normativatags: NORMATIVA
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 luglio 2022, n. 23499 – Il giudice di merito, alla luce della normativa dell’Unione, deve verificare il numero di contratti succedutisi ed il tempo complessivamente trascorso, potendo inserirsi l’utilizzazione del medesimo lavoratore mediante agenzia interinale entro un quadro complessivo di durata di utilizzo del lavoratore tramite somministrazione superiore a quello ammissibile alla luce di una interpretazione della normativa nazionale che possa definirsi conforme al diritto dell’Unione europea.
il 29 Luglio, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, lavoro
Il giudice di merito, alla luce della normativa dell’Unione, deve verificare il numero di contratti succedutisi ed il tempo complessivamente trascorso, potendo inserirsi l’utilizzazione del medesimo lavoratore mediante agenzia interinale entro un quadro complessivo di durata di utilizzo del lavoratore tramite somministrazione superiore a quello ammissibile alla luce di una interpretazione della normativa nazionale che possa definirsi conforme al diritto dell’Unione europea.
Leggi tuttoCORTE COSTITUZIONALE – Sentenza 25 luglio 2022, n. 188 – Illegittimità costituzionale dell’art. 7 della legge della Regione Veneto 6 aprile 2012, n. 13 (Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2012) nella parte in cui stabilisce la riduzione nella misura pari al 30 per cento del trattamento spettante ai consiglieri regionali
il 29 Luglio, 2022in CORTE COSTITUZIONALEtags: CORTE COSTITUZIONALE
Illegittimità costituzionale dell’art. 7 della legge della Regione Veneto 6 aprile 2012, n. 13 (Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2012) nella parte in cui stabilisce la riduzione nella misura pari al 30 per cento del trattamento spettante ai consiglieri regionali
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 29674 depositata il 21 giugno 2022 – Si configura il reato di cui all’art. 316-ter cod. pen.con la condotta del datore di lavoro che, esponendo falsamente di aver corrisposto al lavoratore somme a titolo di indennità per malattia, assegni familiari e cassa integrazione guadagni, ottiene dall’I.N.P.S. il conguaglio di tali somme, in realtà non corrisposte e si perfeziona e si consuma nel momento in cui il datore di lavoro indica nel flusso UNIEMENS mensile ed al superamento della soglia di punibilità indicata dall’art.316-ter, comma 2 che rileva il solo conseguimento della somma corrispondente ad ogni singola condotta percettiva
il 29 Luglio, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Si configura il reato di cui all’art. 316-ter cod. pen.con la condotta del datore di lavoro che, esponendo falsamente di aver corrisposto al lavoratore somme a titolo di indennità per malattia, assegni familiari e cassa integrazione guadagni, ottiene dall’I.N.P.S. il conguaglio di tali somme, in realtà non corrisposte e si perfeziona e si consuma nel momento in cui il datore di lavoro indica nel flusso UNIEMENS mensile ed al superamento della soglia di punibilità indicata dall’art.316-ter, comma 2 che rileva il solo conseguimento della somma corrispondente ad ogni singola condotta percettiva
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 22848 depositata il 21 luglio 2022 – L’omessa tenuta del c.d. registro degli infortuni di cui all’art. 4, comma 5, lett. o, del d.lgs. n. 626 del 1994 (“ratione temporis” applicabile) può essere sanzionata solo dalla ASL territorialmente competente e non anche dall’ispettorato del lavoro
il 29 Luglio, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI
L’omessa tenuta del c.d. registro degli infortuni di cui all’art. 4, comma 5, lett. o, del d.lgs. n. 626 del 1994 (“ratione temporis” applicabile) può essere sanzionata solo dalla ASL territorialmente competente e non anche dall’ispettorato del lavoro
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 22903 depositata il 21 luglio 2022 – Il vizio ex 360, comma 1, n. 3, cod. proc. civ. (violazione di norme di diritto), va dedotto, a pena di inammissibilità, non solo con l’elencazione delle norme di diritto asseritamente violate ma anche mediante la specifica indicazione delle affermazioni in diritto contenute nella sentenza impugnata che motivatamente si assumano in contrasto con le norme regolatrici della fattispecie e con l’interpretazione delle stesse fornita dalla giurisprudenza di legittimità o dalla prevalente dottrina
il 29 Luglio, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Il vizio ex 360, comma 1, n. 3, cod. proc. civ. (violazione di norme di diritto), va dedotto, a pena di inammissibilità, non solo con l’elencazione delle norme di diritto asseritamente violate ma anche mediante la specifica indicazione delle affermazioni in diritto contenute nella sentenza impugnata che motivatamente si assumano in contrasto con le norme regolatrici della fattispecie e con l’interpretazione delle stesse fornita dalla giurisprudenza di legittimità o dalla prevalente dottrina
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 19332 del 15 giugno 2022 – La stretta correlazione che deve sussistere tra la deducibilità dei costi ed il principio dell’inerenza, quale espressione della necessità di riferire i primi all’esercizio dell’impresa. Il principio dell’inerenza dei costi deducibili si ricava, dunque, dalla nozione di reddito, esprimendo la necessità di riferire i costi sostenuti all’esercizio dell’attività imprenditoriale, escludendo quelli che si collocano in una sfera estranea ad essa
il 28 Luglio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
La stretta correlazione che deve sussistere tra la deducibilità dei costi ed il principio dell’inerenza, quale espressione della necessità di riferire i primi all’esercizio dell’impresa. Il principio dell’inerenza dei costi deducibili si ricava, dunque, dalla nozione di reddito, esprimendo la necessità di riferire i costi sostenuti all’esercizio dell’attività imprenditoriale, escludendo quelli che si collocano in una sfera estranea ad essa
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 19200 del 14 giugno 2022 – In tema di imposte periodiche il giudicato formatosi su alcune annualità fa stato con riferimento anche ad annualità diverse, in relazione a quei fatti che costituiscono elementi costitutivi della fattispecie a carattere tendenzialmente permanente ma non con riferimento ad elementi variabili e non può avere alcuna efficacia vincolante quando l’accertamento si fondi su presupposti di fatto relativi a tributi differenti ed a diverse annualità
il 28 Luglio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario, tributi locali
In tema di imposte periodiche il giudicato formatosi su alcune annualità fa stato con riferimento anche ad annualità diverse, in relazione a quei fatti che costituiscono elementi costitutivi della fattispecie a carattere tendenzialmente permanente ma non con riferimento ad elementi variabili e non può avere alcuna efficacia vincolante quando l’accertamento si fondi su presupposti di fatto relativi a tributi differenti ed a diverse annualità.
L’annullamento giurisdizionale della delibera comunale di determinazione della tariffa per un’annualità precedente non ha efficacia caducante sulle delibere (non impugnate) meramente “ripetitive” degli anni successivi, poiché ogni deliberazione tariffaria regola la materia in modo autonomo rispetto alla precedente e dovendosi quindi escludere sia l’operare del giudicato esterno, sia il dovere del giudice tributario di disapplicare in via incidentale l’atto sulla base di tale presupposto
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