Archivi mensili: Febbraio 2023

CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 2771 depositata il 30 gennaio 2023 – L’istanza di revocazione di una sentenza della Corte di Cassazione, proponibile ai sensi dell’art. 391 c.p.c., implica, ai fini della sua ammissibilità, che l’errore di fatto previsto dall’art. 395 c.p.c., comma 1, n. 4, consista in una falsa percezione della realtà o in una svista materiale che abbia portato ad affermare o supporre l’esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso, oppure l’inesistenza di un fatto positivamente accertato dagli atti o documenti di causa, purché non cada su un punto controverso e non attenga ad un’errata valutazione delle risultanze processuali

L'istanza di revocazione di una sentenza della Corte di Cassazione, proponibile ai sensi dell'art. 391 c.p.c., implica, ai fini della sua ammissibilità, che l’errore di fatto previsto dall'art. 395 c.p.c., comma 1, n. 4, consista in una falsa percezione della realtà o in una svista materiale che abbia portato ad affermare o supporre l'esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso, oppure l'inesistenza di un fatto positivamente accertato dagli atti o documenti di causa, purché non cada su un punto controverso e non attenga ad un'errata valutazione delle risultanze processuali

CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 2597 depositata il 27 gennaio 2023 – Per l’imponibilità del reddito d’impresa del soggetto non residente, è necessaria: una presenza che sia incardinata nel territorio dell’altro Stato e dotata di una certa stabilità; una sede di affari capace, anche solo in via potenziale, di produrre reddito; un’attività autonoma rispetto a quella svolta dalla casa madre

Per l’imponibilità del reddito d’impresa del soggetto non residente, è necessaria: una presenza che sia incardinata nel territorio dell’altro Stato e dotata di una certa stabilità; una sede di affari capace, anche solo in via potenziale, di produrre reddito; un’attività autonoma rispetto a quella svolta dalla casa madre

Corte di Cassazione sentenza n. 32778 depositata l’ 8 novembre 2022 – Nel giudizio di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, ove si deduca che l’errore di fatto in cui è incorso il giudice sia consistito nell’avere negato l’esistenza di un documento o di un elemento di esso, l’onere di provare che quell’atto era stato depositato unitamente al ricorso, o comunque prima dell’udienza di discussione, grava sull’originario ricorrente; ne consegue che se questi omette di dedurre detta circostanza si deve ritenere che l’atto non fosse stato depositato ed indicato nel ricorso

Nel giudizio di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, ove si deduca che l'errore di fatto in cui è incorso il giudice sia consistito nell'avere negato l'esistenza di un documento o di un elemento di esso, l'onere di provare che quell'atto era stato depositato unitamente al ricorso, o comunque prima dell'udienza di discussione, grava sull'originario ricorrente; ne consegue che se questi omette di dedurre detta circostanza si deve ritenere che l'atto non fosse stato depositato ed indicato nel ricorso

Corte di Cassazione sentenza n. 32777 depositata l’ 8 novembre 2022 – Costituisce regola di settore relativa al sistema delle impugnazioni la disciplina posta dall’art. 327 c.p.c., il quale espressamente prevede che l’appello, il ricorso per cassazione e la revocazione per i motivi indicati nei n ° 4 e 5 dell’art. 395 non possono proporsi decorsi sei mesi dalla pubblicazione della sentenza; così individuando la decorrenza del termine nella pubblicazione e non anche nella comunicazione dell’avvenuta pubblicazione della sentenza

Costituisce regola di settore relativa al sistema delle impugnazioni la disciplina posta dall'art. 327 c.p.c., il quale espressamente prevede che l'appello, il ricorso per cassazione e la revocazione per i motivi indicati nei n ° 4 e 5 dell'art. 395 non possono proporsi decorsi sei mesi dalla pubblicazione della sentenza; così individuando la decorrenza del termine nella pubblicazione e non anche nella comunicazione dell'avvenuta pubblicazione della sentenza

PRESIDENZA del CONSIGLIO dei MINISTRI – Comunicato n. 18 del 30 gennaio 2023 – Informativa sui collegati alla legge di bilancio – Leggi regionali

PRESIDENZA del CONSIGLIO dei MINISTRI – Comunicato n. 18 del 30 gennaio 2023 Informativa sui collegati alla legge di bilancio - Leggi regionali Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 30 gennaio 2023, alle ore 19.06 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni - Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio [...]

Decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale e con il Ministro per la Pubblica Amministrazione, del 18 ottobre 2022 adottato ai sensi dell’art. 62, comma 6-bis, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante “Modalità di aggiornamento della piattaforma di funzionamento dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente per l’erogazione dei servizi resi disponibili ai comuni per l’utilizzo dell’Archivio Nazionale informatizzato dei registri dello Stato Civile” – MINISTERO dell’ INTERNO – Circolare n. 8 del 30 gennaio 2023

MINISTERO dell' INTERNO – Circolare n. 8 del 30 gennaio 2023 Decreto del Ministro dell'Interno, di concerto con il Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Transizione digitale e con il Ministro per la Pubblica Amministrazione, del 18 ottobre 2022 adottato ai sensi dell'art. 62, comma 6-bis, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante [...]

Corte di Cassazione sentenza n. 32776 depositata l’ 8 novembre 2022 – Un’area, prima edificabile e poi assoggettata ad un vincolo di inedificabilità assoluta, non è da considerare edificabile ai fini ICI ove inserita in un programma attributivo di un diritto edificatorio compensativo, dal momento che quest’ultimo non ha natura reale, non inerisce al terreno, non costituisce una sua qualità intrinseca ed è trasferibile separatamente da esso

Un'area, prima edificabile e poi assoggettata ad un vincolo di inedificabilità assoluta, non è da considerare edificabile ai fini ICI ove inserita in un programma attributivo di un diritto edificatorio compensativo, dal momento che quest'ultimo non ha natura reale, non inerisce al terreno, non costituisce una sua qualità intrinseca ed è trasferibile separatamente da esso

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