Con l’approssimarsi della scadenza dell’invio telematico del prospetto informativo disabile si procede alla divulgazione delle FAQ pubblicate dal Ministero del Lavoro.
Data l’abrogazione dell’articolo 3 comma 2 della legge n. 68 del 1999, in quali casi i datori di lavoro privati che occupano dai 15 ai 35 dipendenti devono inviare il prospetto informativo?
La trasmissione del prospetto non costituisce un obbligo in assenza di cambiamenti nella situazione occupazionale “tali da modificare l’obbligo o da incidere sul computo della quota di riserva”.
Data pubblicazione articolo: 28-12-2018Entro quando è possibile annullare un Prospetto inviato?
L’annullamento di un prospetto è possibile solo in caso di errore e/o se l’adempimento non era dovuto e deve essere inviato entro il termine stabilito per l’invio dello stesso.
Data pubblicazione articolo: 24-12-2018Se viene indicato NO nel campo “nessuna assunzione aggiuntiva”, devono essere compilati i campi “ data prima assunzione” ed eventualmente “data seconda assunzione” con le date relative all’assunzione di lavoratori disabili?
Si ricorda che il campo “nessuna assunzione aggiuntiva” è da compilare solo da parte di aziende tra i 15 e 35 dipendenti rientranti nel DPR 333/2000 articolo 2 commi 2 e 3.
Pertanto, selezionando la voce SI, si intende che non sono state effettuate assunzioni successive all’entrata in vigore della L.68/99 come da DPR 333/2000.
Selezionando la voce NO, si intende che sono state effettuate assunzioni successive all’entrata in vigore della L.68/99; in questo caso è necessario compilare il/i campo/i successivi: data prima assunzione e data seconda assunzione.
Nel campo “Data prima assunzione (DPR. 333/2000)” si inserisce la data di assunzione del lavoratore dipendente in aggiunta a quelli già in servizio alla data di entrata in vigore della L.68/99. Da questa data decorrono i 12 mesi entro i quali deve essere assunto un lavoratore disabile.
Il campo “Data seconda assunzione (DPR. 333/2000)”: è da compilare solo in caso di assunzione di un lavoratore entro i 12 mesi dalla ‘data di prima assunzione’. Dalla data della seconda assunzione decorrono i 60 giorni entro i quali deve essere fatta l’assunzione di un lavoratore disabile. Si ricorda che le date di prima e seconda assunzione non si riferiscono ad assunzioni di lavoratori disabili.Data pubblicazione articolo: 25-11-2017Il riferimento all’esclusione dalla base di computo del personale ‘direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere’, riguarda solo il personale dipendente da imprese edili?
personale dipendente da imprese edili?
Per ‘personale di cantiere’, escluso dal computo, si intende, non solo quello operante nelle imprese edili ma anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere, indipendentemente dall’inquadramento previdenziale e quindi indipendentemente dalla circostanza che l’impresa sia classificabile come edile o che applichi un contratto collettivo dell’edilizia. L’esclusione dal computo però opera limitatamente e strettamente al personale direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione “svolte in cantiere”. P er attività svolta ‘in cantiere’ si fa espresso riferimento al concetto di cantiere fatto proprio dall’art. 89 del D.lgs n. 81/2008.
Data pubblicazione articolo: 25-11-2017I limiti di durata del contratto dei nove o sei mesi – previsti dalla L.68/1999 e dalla L.134/2012 – continuano ad applicarsi ai contratti stipulati prima della L.92/2012 e a quelli stipulati dopo l’entrata in vigore della L.134/2012?
Si, in applicazione del principio di legge (art. 11 delle preleggi al codice civile) secondo cui la legge non dispone che per l’avvenire.
Data pubblicazione articolo: 25-11-2017La somma delle Scoperture categorie protette indicato negli elenchi riepilogativi provinciali deve corrispondere alle Scoperture categorie protette indicate nel Riepilogo nazionale. Questo controllo è vincolante o è un’indicazione di attenzione?
Il controllo non ha natura vincolante in quanto vi sono 2 fattispecie che potrebbero essere limitate dal controllo stesso. La prima è il caso del datore di lavoro pubblico che ha esuberi di categorie protette in forza ma in province che, dai calcoli effettuati rispetto alla base computo provinciale, non hanno obbligo di assunzione. La quota di riserva aziendale in questi casi viene data alla provincia ove è ubicata la sede legale dell’azienda. Accade pertanto che l’Ente non sia in grado di specificare le compensazioni territoriali per andare a copertura degli obblighi. La seconda è il caso del datore di lavoro con meno di 50 dipendenti per il quale la quota di riserva aziendale viene data alla provincia ove è ubicata la sede legale dell’azienda, e che ha richiesto ed ottenuto un esonero in altra provincia non avendo dipendenti nella provincia della sede legale.
Data pubblicazione articolo: 25-11-2017L’invio telematico del prospetto informativo dei lavoratori disabili tramite il portale dei servizi del Ministero deve avvenire mediante compilazione online, oppure mediante caricamento di un file (si ipotizza mediante flusso XML)?
L’invio dovrà avvenire mediante compilazione on line (attraverso l’applicazione web) di un prospetto telematico. Eventuali ulteriori modalità (per esempio caricamento di file xml) non sono attualmente previste.
Data pubblicazione articolo: 25-11-2017Rientrano nella base di computo anche i lavoratori, già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio?
Sì, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo n.151/2015 il quale ha specificato che tali lavoratori devono avere una riduzione della capacità lavorativa superiore al 60 per cento oppure superiore al 45 per cento nel caso di disabilità intellettiva e psichica.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Come viene computato il lavoratore intermittente?
In proporzione all’orario di lavoro effettivamente svolto nell’arco di ciascun semestre.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Per i datori di lavoro che svolgono attività stagionale come si calcola il periodo di durata del contratto?
Sulla base delle corrispondenti giornate lavorative effettivamente prestate nell’arco dell’anno solare, anche se non continuative.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Come è computato il lavoratore occupato con contratto a tempo determinato superiore a sei mesi?
Il lavoratore occupato con contratto a tempo determinato superiore a sei mesi dovrà essere computato come unità.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Ai fini dell’invio del prospetto informativo, in caso di trasformazione di un contratto di lavoro da tempo indeterminato parziale a tempo pieno, il datore di lavoro come computa il lavoratore?
Il datore di lavoro, dovendo considerare l’organico al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione del prospetto informativo, dovrà tener conto per determinare la base di computo, dei rapporti di lavoro in essere a quella data e la loro tipologia.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Come determinano la quota di riserva i partiti politici, le organizzazioni sindacali e le organizzazioni che, senza scopo di lucro, operano nel campo della solidarietà sociale, dell’assistenza e della riabilitazione
La quota di riserva si computa esclusivamente con riferimento al personale tecnico-esecutivo e svolgente funzioni amministrative. L’individuazione del personale tecnico esecutivo e svolgente funzioni amministrative avviene, secondo quanto è stabilito dall’art. 2, comma 5, del D.P.R. 10 ottobre 2000, n. 333, in base alle norme contrattuali e regolamentari applicate dagli organismi di cui trattasi.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017La sospensione degli obblighi di assunzione, di cui all’ art. 3 comma 5 della Legge 68/99, quali effetti produce sulla convenzione precedentemente stipulata dal datore di lavoro privato?
La sospensione temporanea dagli obblighi di assunzione, concessa per procedura di mobilità disciplinata dagli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, sospende le convenzioni precedentemente stipulate. Negli altri casi, invece, la convenzione è sospesa unicamente nella provincia in cui opera la sospensione temporanea dagli obblighi di assunzione.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017In caso di stipula di un contratto a termine, si ritiene ancora in vigore la interpretazione sostenuta – prima delle modifiche alla legge Fornero (L. 92/2012) – nella circolare 18 luglio 2012 n. 18 con riferimento al calcolo dei lavoratori pro quota?
No, in quanto quella interpretazione presupponeva che non vigesse più l’esclusione dalla base di computo dei lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo determinato.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Come incidono le proroghe del contratto a termine nella computabilità dei lavoratori?
Vanno computati i lavoratori solamente nel caso in cui il contratto stipulato a tempo determinato ante riforma Fornero (L. 92/2012), per un periodo inferiore ai 9 mesi, per effetto della proroga ecceda il termine suddetto. Per quanto riguarda i contratti stipulati dopo le modifiche alla legge Fornero, per i lavoratori per i quali sia stato in origine stipulato un contratto a termine inferiore ai 6 mesi, per effetto della proroga stipulata entro il 31.12.2012, vanno computati anche quando detto termine venga superato.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017A quale data il datore di lavoro deve applicare i criteri di computo di cui all’articolo 4, comma 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68, così come modificato dall’art. 4, comma 27, lettera a) della L. 92/2012?
La norma non fissa un preciso momento per il calcolo dell’organico. Tuttavia, dato che la redazione del prospetto informativo di cui alla legge 68/99, fa riferimento all’organico del datore di lavoro alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione, si ritiene che tale data costituisca il termine di riferimento.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Un’azienda che viene incorporata in un’altra società in data 1 Gennaio, deve presentare il Prospetto Informativo? Vi sono eventuali obblighi aggiuntivi per la società incorporante?
In base al Decreto interministeriale del 2 novembre 2010, il Prospetto Informativo assume a riferimento la situazione occupazionale dell’azienda al 31 dicembre dell’anno precedente alla presentazione del prospetto. L’azienda incorporata non ha l’obbligo di inviare il Prospetto Informativo. L’azienda incorporante invierà, se in obbligo, il Prospetto informativo con la situazione al 31/12, e pertanto con la situazione antecedente all’incorporazione.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017L’obbligo di trasmettere il prospetto informativo dei lavoratori disabili vale per tutti i datori di lavoro pubblici e privati che occupano almeno 15 dipendenti?
I datori di lavoro pubblici e privati, soggetti alle disposizioni della legge 68/99, sono tenuti all’invio telematico del prospetto informativo. La Nota del 14.12.2010 del Ministero del Lavoro precisa: “I soggetti obbligati all’invio telematico del prospetto informativo sono i datori di lavoro pubblici e privati che occupano a livello nazionale almeno 15 dipendenti costituenti base di computo, per i quali sono intervenuti entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’invio del prospetto, cambiamenti nella situazione occupazionale tali da modificare l’obbligo o da incidere sul computo della quota di riserva.”
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017L’attività di Vigilanza privata è esclusa dagli obblighi di assunzione di cui alla L. 68/99 per le Guardie Giurate?
La nota Ministeriale 1238/M20 chiarisce che l’attività di vigilanza privata, trattandosi di attività finalizzata alla tutela del pubblico interesse, può essere assimilata ai servizi di polizia, con la conseguente applicabilità della disposizione dell’Art 3, comma 4 della legge 68/99.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Gli intermediari quale Sistema devono usare per l’ invio del prospetto informativo?
Qualora l’obbligo dell’invio del prospetto è adempiuto per il tramite di un intermediario (soggetto abilitato) quest’ultimo invia il prospetto informativo presso il servizio informatico ove è ubicata la sede legale dell’intermediario.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Se un datore di lavoro ha la sede legale in una regione e sedi operative in regioni diverse, quale sistema Informativo deve utilizzare per l’invio del Prospetto?
I datori di lavoro pubblici e privati, che hanno la sede legale e le unità produttive ubicate in un’unica Regione o Provincia Autonoma e che adempiono all’obbligo direttamente, inviano il prospetto informativo presso il servizio informatico messo a disposizione dalla Regione o Provincia Autonoma. I datori di lavoro pubblici e privati, che hanno la sede legale e le unità produttive ubicate in due o più Regioni o Province Autonome e che adempiono all’obbligo direttamente, inviano il prospetto informativo presso il servizio informatico ove è ubicata la sede legale dell’azienda.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Nella sezione “Dati relativi al personale dipendente” del sistema per l’invio del Prospetto Informativo Ministeriale, è necessario inserire i nominativi dei lavoratori disabili e categorie protette in forza?
No. Nella sezione “Dati relativi al personale dipendente” va inserito solamente il numero dei lavoratori in forza. L’indicazione dei nominativi dei lavoratori disabili e categorie protette va inserita invece nella sezione “Elenco dei lavoratori in forza ai sensi della L.68/99.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017In merito agli istituti pubblici, alle scuole di ogni ordine e grado e alle istituzioni educative, chi sono i soggetti preposti all’invio del Prospetto informativo?
Per gli istituti scolastici l’adempimento relativo all’invio del Prospetto informativo avviene tramite ciascun Ufficio scolastico provinciale, come indicato dalla Nota Circolare del MIUR del 29 gennaio 2009.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Ai fini dell’invio del prospetto informativo, in caso di trasformazione di un contratto di lavoro da tempo indeterminato parziale a tempo pieno, il datore di lavoro come computa il lavoratore?
Il datore di lavoro deve tener conto dell’orario di lavoro che svolge il lavoratore alla data del 31 dicembre, considerato che il prospetto informativo si riferisce all’organico relativo al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Nella sezione “Elenco dei lavoratori in forza ai sensi della L.68/99” del sistema per l’invio del Prospetto Informativo Ministeriale, è necessario inserire i nominativi dei lavoratori disabili e categorie protette in forza?
Nella sezione “elenco lavoratori computabili” del Quadro 2 è necessario specificare i nominativi dei disabili in forza e delle categorie protette in forza eventualmente anche eccedenti l’1%. Si precisa che i lavoratori indicati nell’“Elenco lavoratori computabili” devono corrispondere al dato numerico dei disabili/categorie protette riportato nei “Dati relativi al personale dipendente”.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Nel modulo di accreditamento al sistema ministeriale per l’invio del Prospetto Informativo telematico, chi è il referente che provvede a livello informatico all’invio?
Il referente è la persona di riferimento aziendale che provvede all’invio del Prospetto Informativo. Può anche coincidere con il Dirigente.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Se un’azienda è già in possesso delle credenziali di accesso al Sistema Ministeriale per l’invio del Prospetto, dovendo inviare il prospetto con lo stesso sistema, deve accreditarsi di nuovo?
Le credenziali di accesso rimangono invariate e non si dovrà procedere ad un nuovo accreditamento.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017A quale indirizzo si invia il prospetto informativo telematico relativo al personale in servizio di cui all’art. 9 L.12/3/1999 n. 68?
Il prospetto informativo dovrà essere inviato utilizzando il sistema informativo messo a disposizione dalla Regione presso cui è ubicata la sede legale del datore di lavoro, sia nel caso in cui la Regione si avvalga del dominio “sussidiario” messo a disposizione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sia nel caso in cui la Regione stessa sia dotata di un sistema autonomo. Le specifiche disposizioni sulle modalità di accreditamento sono diramate dalle Regioni e Province Autonome e rese pubbliche anche dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Sono tenute all’invio del prospetto informativo anche le aziende per le quali durante lo scorso anno non si è registrata alcuna variazione nell’organico tale da incidere sull’obbligo di assunzione di personale disabile?
Ai sensi dell’art. 9 comma 6 della legge 68/99, i datori di lavoro pubblici e privati, soggetti alle disposizioni della suddetta legge sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti il prospetto informativo. Se rispetto all’ultimo prospetto inviato, non avvengono cambiamenti nella situazione occupazionale tali da modificare l’obbligo o da incidere sul computo della quota di riserva, il datore di lavoro non è tenuto ad inviare il prospetto.
Si precisa tuttavia che, come indicato nella Nota operativa del 14 dicembre 2011, la presentazione del prospetto informativo con compensazioni intergruppo determina una situazione occupazionale che si sostanzia solo a seguito della valutazione dell’insieme dei prospetti informativi presentati a livello di gruppo. Ne consegue che le aziende interessate a tale tipologia di compensazione devono presentare il prospetto informativo anche nel caso in cui non sono intervenuti entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’invio del prospetto, cambiamenti nella situazione occupazionale tali da modificare l’obbligo o da incidere sul computo della quota di riserva.Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Come viene calcolato dal sistema il numero di lavoratori part-time riproporzionati?
Il sistema calcola il “N° di lavoratori Part time riproporzionati” sommando i lavoratori part-time che prestano il medesimo orario, e rapportandoli all’orario ordinario; vengono poi sommati tutti i lavoratori part time riproporzionati, applicando alla sommatoria l’arrotondamento a una unità dei decimali superiori a 0,50.
Ad esempio:
Numero lavoratori Part time = 6
Dettaglio lavoratori Part time:
4 lavoratori a 35:00 ore su 40:00 ore contrattuali
2 lavoratori a 25:00 ore su 38:00 ore contrattuali
Riproporzione:
4 x 35/40 = 3,5
2 x 25/38 = 1,32
Sommatoria occorrenze lavoratori part time riproporzionati: 3,5 + 1,32 = 4,82
Arrotondamento sommatoria: 5
Numero lavoratori part time riproporzionati: 5
Analogamente si procede per il calcolo del “N° Intermittenti riproporzionati” riproporzionando l’orario settimanale svolto rispetto all’orario settimanale contrattuale. Per tali lavoratori le ore di lavoro medie settimanali vengono calcolate utilizzando come base di calcolo le attività svolte nell’ultimo semestre rispetto al periodo di riferimento.Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Relativamente ai campi “nessuna assunzione aggiuntiva”, nel caso in cui si indichi NO devono essere conseguentemente compilati i campi “ data prima assunzione” ed eventualmente “data seconda assunzione”. Le date da indicare sono relative all’assunzione di
Si ricorda che il campo “nessuna assunzione aggiuntiva” è da compilare solo da parte di aziende tra i 15 e 35 dipendenti rientranti nel DPR 333/2000 articolo 2 commi 2 e 3.
Pertanto, selezionando la voce SI, si intende che non sono state effettuate assunzioni successive all’entrata in vigore della L.68/99 come da DPR 333/2000.
Selezionando la voce NO, si intende che sono state effettuate assunzioni successive all’entrata in vigore della L.68/99; in questo caso è necessario compilare il/i campo/i successivi: data prima assunzione e data seconda assunzione.
Nel campo “Data prima assunzione (DPR. 333/2000)” si inserisce la data di assunzione del lavoratore dipendente in aggiunta a quelli già in servizio alla data di entrata in vigore della L.68/99. Da questa data decorrono i 12 mesi entro i quali deve essere assunto un lavoratore disabile.
Il campo “Data seconda assunzione (DPR. 333/2000)”: è da compilare solo in caso di assunzione di un lavoratore entro i 12 mesi dalla “data di prima assunzione”. Dalla data della seconda assunzione decorrono i 60 giorni entro i quali deve essere fatta l’assunzione di un lavoratore disabile. Si ricorda che le date di prima e seconda assunzione non si riferiscono ad assunzioni di lavoratori disabili.Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Chi sono gli esenti dall’obbligo assuntivo?
L’esenzione dall’obbligo assuntivo, indicata nell’articolo 5, comma 3-bis della Legge n.68/1999, interessa i datori di lavoro che occupano dipendenti impiegati in attività per cui è necessario il pagamento di un tasso del premio INAIL pari o superiore al 60 per 1000. Tale situazione deve essere dichiarata tramite un’ autocertificazione datoriale. Come in passato, si richiede per l’esonero il versamento di un contributo da versare presso il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Quando presentare l’autocertificazione?
L’autocertificazione deve essere presentata in via telematica entro l’8 agosto 2016, come indicato dalla nota direttoriale del 28 luglio 2016. Dopo questa prima fase di avvio della procedura, il datore di lavoro dovrà provvedere ad aggiornare l’autocertificazione telematica entro 60 giorni dal momento di variazione della quota di esonero.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Come avviene l’Autocertificazione Esonero 60X1000?
Dal 3 maggio 2016 l’autocertificazione dell’esonero degli obblighi legati al collocamento mirato previsto per gli addetti impegnati in lavorazioni particolarmente pericolose dovrà avvenire in via telematica.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017I lavoratori assunti con contratto a termine per sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto di lavoro, devono essere computati?
No, non devono essere computati in linea con i principi generali e con gli orientamenti espressi dalla giurisprudenza, anche quando il loro contratto abbia una durata superiore a sei mesi.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Entro quando è possibile rettificare un Prospetto inviato?
La rettifica del Prospetto è possibile, limitatamente ai dati che non influenzano il riconoscimento del dichiarante, dei lavoratori in forza ai sensi della L. 68/99 ed i dati che non influenzano il calcolo delle scoperture, entro 5 giorni dall’ultimo invio. I dati la cui rettifica è possibile sono:
Dati aziendali: tipologia del dichiarante, settore, CCNL;
Dati della sede legale: comune, CAP, indirizzo, telefono, fax, e-mail;
Dati del referente: codice fiscale, cognome, nome, indirizzo, comune, CAP, telefono, fax, e-mail;
Sezioni gradualità, compensazioni territoriali, esonero, convenzione: Data atto ed estremi atto;
Dati provinciali: provincia, comune, CAP, indirizzo, telefono, fax, e-mail della sede di riferimento, cognome e nome referente, n° posti previsti per centralinisti non vedenti (113/85), n° posti previsti per massofisioterapisti non vedenti (403/71) Note (sia nel quadro 2, sia nel quadro 3);
Elenco dei lavoratori in forza ai sensi della L.68/99: data inizio rapporto, qualifica professionale (ISTAT);
Posti di lavoro disponibili: Qualifica professionale (ISTAT), Mansione/descrizione compiti, N° posti, Categoria soggetto, Comune di assunzione, Capacità richieste/controindicazioni, Presenza di barriere architettoniche, Turni notturni, Raggiungibilità mezzi pubblici, Categoria assunzione;
Convenzione: Stato, data atto, estremi atto, tipologia di convenzione, data stipula, data scadenza.Data pubblicazione articolo: 22-11-2017I lavoratori che sono divenuti inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o
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Espandi Tutto
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Riduci TuttoFAQ 730 e dichiarazioni dei redditi
aTra un paio di mesi acquisterò un’abitazione da un’impresa costruttrice (stipula prevista a febbraio 2017). È detraibile l’Iva che ho già pagato in acconto nel 2016?
Inserito
on
22 Marzo, 2017La legge di stabilità 2016 ha previsto che ai fini Irpef è possibile detrarre il 50% dell’Iva pagata in relazione all’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2016, di unità immobiliari a destinazione residenziale (di classe energetica A o B), cedute dalle imprese costruttrici. La detrazione è ripartita in dieci quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi (articolo 1, comma 56, legge 208/2015 – Stabilità 2016). La norma, quindi, limita l’applicazione del beneficio ai soli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2016. Ne consegue che l’Iva in acconto versata nel 2016 per acquisti effettuati nel 2017 non è detraibile (circolare 12/E dell’8 aprile 2016, paragrafo 7.1).
FAQs – tributi
aSe decido di rateizzare il saldo dell’Iva 2022, in quante rate bisogna suddividere l’importo dovuto?
Inserito
on
15 Giugno, 2023Si conferma, anzitutto, che il versamento dell’Iva dovuta in base alla dichiarazione annuale può essere rateizzato. Secondo quanto prevede l’articolo 20 del decreto legislativo n. 241/1997, le rate devono essere di pari importo e la prima di queste va versata entro il termine previsto per il versamento dell’Iva in unica soluzione (cioè entro il 16 marzo, oppure entro il 30 giugno con la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivi al 16 marzo).
Le rate successive alla prima devono essere versate entro il giorno 16 di ciascun mese di scadenza, maggiorandole dell’interesse fisso di rateizzazione dello 0,33% mensile (0,33%, quindi, per la seconda rata, 0,66% per la terza, 0,99% per la quarta, e così via).
È a discrezione del contribuente, invece, la scelta del numero della rate in cui suddividere l’importo dovuto. Infatti, la norma dispone soltanto che il pagamento rateale deve comunque essere completato entro il mese di novembre dello stesso anno di presentazione della dichiarazione annuale.FAQs – disabili ed agevolazioni per assunzioni
aA quali condizioni è prevista l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici da parte di persone con disabilità?
Inserito
on
20 Ottobre, 2017Per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici, rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap di cui all’articolo 3 della legge 104/1992, è prevista l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata del 4% (oltre che la possibilità di fruire della detrazione Irpef del 19%). Si considerano tali le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, appositamente fabbricati o di comune reperibilità, preposti ad assistere la riabilitazione o a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso all’informazione e alla cultura in quei soggetti per i quali tali funzioni sono impedite o limitate da menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio. È agevolato, per esempio, l’acquisto di un fax, di un modem, di un computer, di un telefono a viva voce. Per fruire dell’aliquota Iva ridotta, il disabile deve consegnare al venditore, prima dell’acquisto, la seguente documentazione: il certificato, rilasciato dall’Azienda sanitaria locale competente, attestante l’invalidità funzionale permanente rientrante tra le quattro forme ammesse (motoria, visiva, uditiva o del linguaggio) e la specifica prescrizione autorizzativa rilasciata dal medico specialista della Asl di appartenenza, dalla quale risulti il collegamento funzionale tra il sussidio e la menomazione (articoli 1 e 2, Dm 14 marzo 1998). Per ulteriori informazioni sulle agevolazioni fiscali previste per le persone con disabilità, si rinvia alla Guida pubblicata sul sito internet dell’Agenzia delle entrate.
FAQs – Iva ed iva comunitaria
aVorrei sapere se esiste effettivamente una partita Iva e conoscere i dati del suo titolare. È possibile ottenere queste informazioni dall’Agenzia delle entrate?
Inserito
on
29 Giugno, 2023La risposta è affermativa. La possibilità di controllare l’esistenza e la validità di una partita Iva è prevista per legge (articolo 35-quater del Dpr n. 633/1972), con il preciso obiettivo di contrastare le frodi in materia di imposta sul valore aggiunto.
Sul sito dell’Agenzia delle entrate è disponibile un servizio, ad accesso libero, che permette di verificare una partita Iva. Se correttamente registrata in Anagrafe Tributaria, dopo averla inserita in un apposito campo della pagina “Verifica partita Iva”, viene visualizzato un messaggio di risposta che riporta le seguenti informazioni:- lo stato di attività (se attiva, sospesa o cessata)
- la data di inizio attività e le eventuali date di sospensione o di cessazione
- la denominazione o il cognome e nome del titolare
- se la partita Iva è di un Gruppo Iva o di un partecipante a un Gruppo Iva.
Il servizio è raggiungibile anche dalla pagina “Tutti i servizi” del sito dell’Agenzia, scrivendo “Verifica delle partita Iva” nel campo “Cerca il Servizio”.
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aSe decido di rateizzare il saldo dell’Iva 2022, in quante rate bisogna suddividere l’importo dovuto?
Inserito
on
15 Giugno, 2023Si conferma, anzitutto, che il versamento dell’Iva dovuta in base alla dichiarazione annuale può essere rateizzato. Secondo quanto prevede l’articolo 20 del decreto legislativo n. 241/1997, le rate devono essere di pari importo e la prima di queste va versata entro il termine previsto per il versamento dell’Iva in unica soluzione (cioè entro il 16 marzo, oppure entro il 30 giugno con la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivi al 16 marzo).
Le rate successive alla prima devono essere versate entro il giorno 16 di ciascun mese di scadenza, maggiorandole dell’interesse fisso di rateizzazione dello 0,33% mensile (0,33%, quindi, per la seconda rata, 0,66% per la terza, 0,99% per la quarta, e così via).
È a discrezione del contribuente, invece, la scelta del numero della rate in cui suddividere l’importo dovuto. Infatti, la norma dispone soltanto che il pagamento rateale deve comunque essere completato entro il mese di novembre dello stesso anno di presentazione della dichiarazione annuale.aUn contribuente nel 2021 era in regime forfettario e ha conseguito ricavi inferiori a 25.000 euro. L’anno successivo, invece, l’ammontare dei ricavi ha superato di poco questo limite. Mi confermate che l’obbligo di emettere fattura elettronica scatterà per lui dal 2024 e non dal 1°gennaio 2023?
Inserito
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24 Aprile, 2023Si conferma che per il contribuente in regime forfettario, che si trova nella situazione descritta nel quesito, l’obbligo di emettere fattura elettronica decorrerà dal 1° gennaio 2024.
L’obbligo di fatturazione elettronica è già scattato dal 1° luglio 2022 per tutti i soggetti, precedentemente esclusi, che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi o percepito compensi (ragguagliati ad anno) superiori a 25.000. Per tutti gli altri soggetti forfettari, invece, l’obbligo decorrerà dal 1° gennaio 2024, indipendentemente dai ricavi o compensi conseguiti nel 2022 (articolo 18, comma 3, del decreto legge n. 36/2022 e circolare dell’Agenzia delle entrate n. 26/2022).Category:
aLa nuova agevolazione dell’Iva pagata per l’acquisto di case ad alta efficienza energetica spetta solo se l’immobile viene acquistato come abitazione principale o vale anche per le seconde case?
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18 Aprile, 2023La legge di bilancio 2023 (articolo 1, comma 76) ha previsto, per le persone fisiche che comprano nell’anno 2023 immobili residenziali di classe energetica A o B, una detrazione dall’Irpef del 50% dell’Iva pagata. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote costanti, nel periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e nei nove successivi, e spetta a condizione che l’immobile sia stato ceduto dall’impresa che l’ha costruito o da organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) immobiliari.
Non avendo previsto il legislatore, come condizione per usufruire dell’agevolazione, l’utilizzo ad abitazione principale dell’immobile acquistato, si ritiene che il beneficio possa spettare anche per comprare una seconda casa.Category:
aE’ possibile chiedere l’Iva agevolata al 4% anche sull’acquisto di un veicolo elettrico utilizzato da una persona disabile. È così e da quando?
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2 Settembre, 2020Con la legge n. 157 del 19 dicembre 2019 sono state introdotte delle novità in materia di agevolazioni fiscali relative ai veicoli elettrici e a motore ibrido utilizzati dalle persone con disabilità.
Come si ricorderà, in precedenza per l’acquisto di un veicolo elettrico non si poteva usufruire dell’aliquota Iva ridotta al 4%, in quanto la norma agevolativa subordinava il beneficio alla cilindrata del veicolo.
L’art. 53-bis del Dl n. 124-2019 (introdotto dalla legge di conversione sopra citata) ha eliminato questa limitazione, prevedendo la possibilità di usufruire dell’Iva agevolata anche per l’acquisto di un veicolo con motore elettrico, a condizione che abbia una potenza non superiore a 150 kW.Category:
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2 Settembre, 2020L’importo annuo detraibile per le spese veterinarie è stato elevato a 500 euro (fino al 31 dicembre 2019 era pari a 387,40 euro). La detrazione, pari al 19% sulla parte di spesa eccedente i 129,11 euro, dal 2020 spetta in misura piena a chi ha un reddito imponibile fino a 120.000 euro. Oltre questo importo si riduce fino ad azzerarsi oltre il limite di 240.000 euro.
Si ricorda, infine, che dal 1° gennaio 2020 le detrazioni per gli oneri indicati nell’art. 15 del Tuir (Dpr 917/1986), tra i quali rientrano le spese veterinarie, possono essere usufruite soltanto se il pagamento è effettuato con versamento bancario o postale o altri sistemi tracciabili (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari)Category:
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10 Febbraio, 2020I dati dei corrispettivi giornalieri devono essere trasmessi telematicamente all’Agenzia delle entrate entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione. Lo prevede l’articolo 2, comma 6-ter, del decreto legislativo n. 127/2015.
Nel primo semestre di vigenza dell’obbligo (periodo transitorio), che decorre dal 1° luglio 2019 per i soggetti con volume di affari superiore a 400.000 euro e dal 1° gennaio 2020 per gli altri soggetti, per non incorrere nelle sanzioni la trasmissione deve avvenire entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, fermi restando i termini di liquidazione dell’Iva.Category:
aPosso usufruire per la fornitura e il montaggio dell’Iva ridotta al 10%, anziché di quella ordinaria del 22% per l’installazione delle tapparelle alle finestre e delle zanzariere
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21 Gennaio, 2020Le tapparelle e gli analoghi sistemi oscuranti, come scuri o veneziane, possono essere considerate parti funzionalmente autonome rispetto agli infissi interni ed esterni dell’abitazione (circolare dell’Agenzia delle entrate n. 15/E del 12 luglio 2018). Pertanto, qualora non siano strutturalmente integrati negli stessi infissi, sono interamente soggetti ad Iva con aliquota del 10%. Lo stesso discorso vale per l’installazione delle zanzariere.
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15 Ottobre, 2019Ai fini Iva, le cessioni che hanno per oggetto terreni non suscettibili di utilizzazione edificatoria non sono considerate “cessioni di beni” e, pertanto, non sono soggette all’imposta. Si ricorda che non costituisce utilizzazione edificatoria la costruzione delle opere realizzate nelle zone agricole in funzione della conduzione del fondo e delle esigenze dell’imprenditore agricolo (articolo 2, comma 3, lettera c, Dpr 633/1972).
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21 Settembre, 2019Il meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment), disciplinato dall’articolo 17-ter, Dpr 633/1972, prevede che, in ordine agli acquisti di beni e servizi effettuati dalle pubbliche amministrazioni (per i quali queste non siano debitori d’imposta, ossia per le operazioni non assoggettate al regime di inversione contabile), l’Iva addebitata dal fornitore nelle relative fatture deve essere versata dall’amministrazione acquirente direttamente all’Erario anziché allo stesso fornitore, scindendo quindi il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta. Recentemente, il decreto dignità (articolo 12, Dl 87/2018) ha stabilito che lo split payment non si applica alle prestazioni di servizi (rese alla Pa), i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta sul reddito ovvero a ritenuta a titolo di acconto (ex articolo 25, Dpr 600/1973). In altri termini, quindi, i compensi dei professionisti vengono nuovamente esclusi dall’applicazione dello split payment (come previsto dalla disciplina originaria). Le nuove norme, peraltro, si applicano alle operazioni per cui è emessa fattura dopo il 14 luglio 2018 (data di entrata in vigore del decreto dignità).
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aI lavoratori autonomi in regime forfettario saranno obbligati all’emissione della fattura elettronica?
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12 Settembre, 2019Per espressa previsione normativa (articolo 1, comma 3, Dlgs 127/2015) sono esonerati dall’obbligo di emissione della fattura elettronica le imprese e i lavoratori autonomi che rientrano nel “regime di vantaggio” disciplinato dall’articolo 27, commi 1 e 2, Dl 98/2011, e quelli che rientrano nel “regime forfettario” previsto dall’articolo 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014. Tuttavia, tali operatori hanno comunque la facoltà di emettere fatture elettroniche. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Guida disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate.
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10 Settembre, 2019La legge di stabilità 2016 ha reso permanente l’equiparazione delle strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all’interno delle proprie unità da diporto, ormeggiate nello specchio acqueo appositamente attrezzato (marina resort), alle strutture ricettive all’aria aperta (articolo 1, comma 365, legge 208/2015, che ha modificato in tal senso l’articolo 32, comma 1, Dl 133/2014). Dal punto di vista Iva, tale equiparazione comporta che alle prestazioni rese ai clienti alloggiati nei marina resort si applichi l’aliquota ridotta (10%) in luogo di quella ordinaria (circolare n. 20/E del 18 maggio 2016, capitolo III, paragrafo 2).
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aNelle operazioni triangolari è onere del contribuente provare che le operazioni sono state volute come cessioni nazionali in vista del trasporto a cessionario residente all’estero
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9 Settembre, 2019Per gli Ermellino con la sentenza n. 1778 depositata il 23 gennaio 2019 hanno precisato che in caso di operazioni “triangolari”, ai fini dell’esenzione d’imposta di cui all’articolo 8, comma 1, lettera a), DPR n. 633 del 1972, è onere del contribuente provare che le operazioni, fin dalla loro origine e nella loro rappresentazione documentale, siano state volute, secondo la comune volontà degli originari contraenti, come cessioni nazionali in vista del trasporto a cessionario residente all’estero (cfr., ex multis, Cassazione 4408/2018).
Sentenza n. 1778 del 23 gennaio 2019 (udienza 20 settembre 2018 )
Cassazione civile, sezione V – Pres. Bruschetta Ernestino Luigi – Est. Catallozzi Paolo
Operazioni “triangolari” – Esenzione d’imposta ex art. 8, comma 1, lett. a), DPR n. 633 del 1972 – È onere del contribuente provare che le operazioni sono state volute come cessioni nazionali in vista del trasporto a cessionario residente all’esteroCategory:
aÈ onere del contribuente provare che le operazioni sono state volute come cessioni nazionali in vista del trasporto a cessionario residente all’estero
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4 Settembre, 2019Per i giudici di Cassazione, con la sentenza n. 1778 depositata il 23 gennaio 2019, in caso di operazioni “triangolari”, ai fini dell’esenzione d’imposta di cui all’articolo 8, comma 1, lettera a), DPR n. 633 del 1972, è onere del contribuente provare che le operazioni, fin dalla loro origine e nella loro rappresentazione documentale, siano state volute, secondo la comune volontà degli originari contraenti, come cessioni nazionali in vista del trasporto a cessionario residente all’estero (cfr., ex multis, Cassazione 4408/2018).
Sentenza n. 1778 del 23 gennaio 2019 (udienza 20 settembre 2018 )
Cassazione civile, sezione V – Pres. Bruschetta Ernestino Luigi – Est. Catallozzi Paolo
Operazioni “triangolari” – Esenzione d’imposta ex art. 8, comma 1, lett. a), DPR n. 633 del 1972 – È onere del contribuente provare che le operazioni sono state volute come cessioni nazionali in vista del trasporto a cessionario residente all’esteroCategory:
aIl contribuente, per gli acquisti intracomunitari, decade dal diritto se omette di richiedere la detrazione dell’Iva a monte entro il termine previsto dalla legge
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2 Settembre, 2019Gli Ermellini con l’ordinanza n. 31422 del 5 dicembre 2018 intervenendo in materia di inversione contabile precisando che in tema d’Iva e con riferimento agli acquisti intracomunitari, l’applicazione del meccanismo d’inversione contabile comporta che la violazione degli obblighi formali di contabilità e dichiarazione, pur non impedendo l’insorgenza del diritto di detrazione, del quale sussistano i requisiti sostanziali in testa al concessionario, incide sul suo esercizio, potendo provocare la decadenza da esso allorché il contribuente, pur essendo a conoscenza della natura imponibile di una fornitura, ometta, per tardività o per negligenza, di richiedere la detrazione dell’Iva a monte entro il termine previsto dalla legge.
Ordinanza n. 31422 del 5 dicembre 2018 (udienza 19 settembre 2018)
Cassazione civile, sezione V – Pres. Perrino Angelina Maria – Est. Succio Roberto
Iva e acquisti intracomunitari – Meccanismo d’inversione contabile – La violazione degli obblighi formali di contabilità e dichiarazione incide sul diritto alla detrazione – Il contribuente decade dal diritto se omette di richiedere la detrazione dell’Iva a monte entro il termine previsto dalla leggeCategory:
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27 Maggio, 2019Ai fini Iva, le cessioni che hanno per oggetto terreni non suscettibili di utilizzazione edificatoria non sono considerate “cessioni di beni” e, pertanto, non sono soggette all’imposta. Si ricorda che non costituisce utilizzazione edificatoria la costruzione delle opere realizzate nelle zone agricole in funzione della conduzione del fondo e delle esigenze dell’imprenditore agricolo (articolo 2, comma 3, lettera c, Dpr 633/1972).
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11 Febbraio, 2018In linea generale, i corrispettivi delle prestazioni di servizi (e delle cessioni di beni) per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura se non a richiesta del cliente, ma rispetto alle quali sussiste comunque l’obbligo di certificazione fiscale, possono essere documentati mediante il rilascio della ricevuta ovvero dello scontrino (articolo 1, Dpr 696/1996). Tuttavia, per una serie di operazioni, è espressamente previsto l’esonero dall’obbligo di certificazione. Tra queste ultime rientrano le prestazioni effettuate, in caserme, ospedali o altri luoghi stabiliti, da barbieri, parrucchieri, estetisti, sarti e calzolai in base a convenzioni stipulate con pubbliche amministrazioni (articolo 2, lettera r, Dpr 696/1996). Pertanto, al ricorrere delle condizioni prescritte dalla legge, per le prestazioni rese in un ospedale, un barbiere non è tenuto al rilascio della ricevuta fiscale.
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aQuali sanzioni sono previste per l’incompleta comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva?
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11 Febbraio, 2018Per l’incompleta (omessa o infedele) comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva (ex articolo 21-bis, Dl 78/2010), è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa da 500 a 2.000 euro. La sanzione è ridotta alla metà (da 250 a 1.000 euro) se la trasmissione è effettuata entro i quindici giorni successivi alla scadenza ovvero se, nel medesimo termine, è effettuata la trasmissione corretta dei dati (articolo 11, comma 2-ter, Dlgs 471/1997). Questa disciplina sanzionatoria ha natura amministrativo-tributaria e, pertanto, in assenza di una deroga espressa, è possibile applicare il ravvedimento (articolo 13, Dlgs 472/1997). Ne deriva che la violazione in esame può essere regolarizzata inviando la comunicazione con i dati correttamente indicati e applicando le riduzioni sanzionatorie previste dalla disciplina del ravvedimento, differenziate a seconda del momento in cui interviene la regolarizzazione (cfrrisoluzione n. 104/E del 28 luglio 2017).Category:
aA quali condizioni è prevista l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici da parte di persone con disabilità?
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20 Ottobre, 2017Per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici, rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap di cui all’articolo 3 della legge 104/1992, è prevista l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata del 4% (oltre che la possibilità di fruire della detrazione Irpef del 19%). Si considerano tali le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, appositamente fabbricati o di comune reperibilità, preposti ad assistere la riabilitazione o a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso all’informazione e alla cultura in quei soggetti per i quali tali funzioni sono impedite o limitate da menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio. È agevolato, per esempio, l’acquisto di un fax, di un modem, di un computer, di un telefono a viva voce. Per fruire dell’aliquota Iva ridotta, il disabile deve consegnare al venditore, prima dell’acquisto, la seguente documentazione: il certificato, rilasciato dall’Azienda sanitaria locale competente, attestante l’invalidità funzionale permanente rientrante tra le quattro forme ammesse (motoria, visiva, uditiva o del linguaggio) e la specifica prescrizione autorizzativa rilasciata dal medico specialista della Asl di appartenenza, dalla quale risulti il collegamento funzionale tra il sussidio e la menomazione (articoli 1 e 2, Dm 14 marzo 1998). Per ulteriori informazioni sulle agevolazioni fiscali previste per le persone con disabilità, si rinvia alla Guida pubblicata sul sito internet dell’Agenzia delle entrate.
aQuale aliquota Iva si applica alla somministrazione di alimenti e bevande all’interno di una mensa aziendale?
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15 Ottobre, 2017Per la somministrazione di alimenti e bevande effettuate nelle mense aziendali e interaziendali, nelle mense delle scuole di ogni ordine e grado, nonché nelle mense per indigenti, anche se le somministrazioni sono eseguite sulla base di contratti di appalto o di apposite convenzioni, è prevista l’applicazione dell’aliquota Iva del 4% (Tabella A, parte II, n. 37, Dpr 633/1972).
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aLa cessione di un terreno edificabile effettuata da un imprenditore agricolo è imponibile ai fini Iva?
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2 Ottobre, 2017La cessione di un terreno suscettibile di utilizzazione edificatoria, effettuata da un imprenditore agricolo, è soggetta a Iva a condizione che il terreno sia stato precedentemente destinato alla produzione agricola. In tal caso, in virtù del principio di alternatività Iva-registro, le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono dovute in misura fissa. In altri termini, la cessione di un terreno effettuata dall’imprenditore agricolo è soggetta a Iva quando ricorrono due condizioni: a) il terreno è edificabile; b) il terreno è stato utilizzato dal cedente nell’ambito della propria attività produttiva. In mancanza di una di queste due condizioni, non risulta integrato il presupposto per l’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto e, pertanto, il trasferimento deve essere assoggettato all’imposta di registro in misura proporzionale (cfr circolare n. 18/E del 29 maggio 2013, paragrafo 4.5, risoluzione n. 54/E del 16 marzo 2007, risoluzione n. 137/E del 7 maggio 2002, risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-10314 del 19 gennaio 2017).
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aA quali condizioni è detraibile l’Iva versata in relazione alle spese di ristrutturazione su un’abitazione adibita a casa vacanze?
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7 Maggio, 2017In linea generale, non è ammessa in detrazione l’Iva assolta in relazione all’acquisto e alla manutenzione di immobili abitativi. Tale preclusione non opera per le spese sostenute dalle imprese di costruzione nonché da quelle che pongono in essere locazioni esenti che determinano l’applicazione del pro-rata (articolo 19-bis 1, lettera i, Dpr 633/1972). In deroga a tale principio, l’amministrazione finanziaria ha precisato che gli immobili abitativi utilizzati dal soggetto passivo nell’ambito di un’attività di tipo ricettivo (gestione di case e appartamenti per vacanze, affittacamere, eccetera), che comporti l’effettuazione di prestazioni di servizi imponibili ai fini Iva, devono essere trattati, a prescindere dalla classificazione catastale, alla stregua dei fabbricati strumentali per natura. Ne consegue che, per l’Iva assolta in relazione alle spese di ristrutturazione dei suddetti immobili, sussiste il diritto alla detrazione. A tale scopo, peraltro, occorre verificare se l’immobile, nel momento in cui sono realizzati i lavori, sia già effettivamente utilizzato per lo svolgimento di attività ricettizia ovvero se a tale utilizzazione risulti inequivocabilmente destinato (risoluzione 18/E del 22 febbraio 2012).Category:
aTra un paio di mesi acquisterò un’abitazione da un’impresa costruttrice (stipula prevista a febbraio 2017). È detraibile l’Iva che ho già pagato in acconto nel 2016?
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22 Marzo, 2017La legge di stabilità 2016 ha previsto che ai fini Irpef è possibile detrarre il 50% dell’Iva pagata in relazione all’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2016, di unità immobiliari a destinazione residenziale (di classe energetica A o B), cedute dalle imprese costruttrici. La detrazione è ripartita in dieci quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi (articolo 1, comma 56, legge 208/2015 – Stabilità 2016). La norma, quindi, limita l’applicazione del beneficio ai soli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2016. Ne consegue che l’Iva in acconto versata nel 2016 per acquisti effettuati nel 2017 non è detraibile (circolare 12/E dell’8 aprile 2016, paragrafo 7.1).
malattia possono essere computati nella quota di riserva di cui all’articolo 3 della legge 68/99?
Con la circolare 2/2010, questo Ministero ha precisato che i lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia (art. 4 c. 4 l. 68/99) possono essere computati esclusivamente in ambito privatistico. In considerazione soprattutto del fatto che, qualora per i predetti lavoratori, non sia possibile l’assegnazione a mansioni equivalenti o inferiori nella stessa azienda, spetta al Servizio provinciale competente l’avviamento degli stessi presso un’altra azienda, individuando le attività compatibili con le residue capacità lavorative di essi. Tale procedura non si applica invece ai datori di lavoro pubblici che sono tenuti a conformarsi ai principi generali in materia di assunzioni previsti dal Decreto Legislativo n. 165/2001.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017Nel caso di un datore di lavoro che, per effetto delle esclusioni differenziate art.3 e art.18, si trovi nella situazione di essere escluso dall’obbligo art.3 ma obbligato per l’art.18, deve presentare il prospetto informativo?
Il prospetto deve essere presentato. Il calcolo della base computo per l’art.18 è determinata dal comma 2 dello stesso art.18. Per questo motivo è possibile che si verifichi il caso citato, ma ovviamente la presentazione del prospetto sarà obbligatoria nel caso in cui la base di computo art.18 superi le 50 unità, in quanto sotto tale limite non vi sono obblighi di assunzione.
Data pubblicazione articolo: 22-11-2017
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