La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 9958 depositata il 13 marzo 2020 intervenendo in tema di reati tributari per emissione fatture per operazioni inesistenti ha ribadito che “il delitto di emissione di fatture per operazioni inesistenti, previsto dall’art. 8 del d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, è reato istantaneo che si consuma nel momento di emissione della fattura ovvero, ove si abbiano plurimi episodi nel medesimo periodo di imposta, nel momento di emissione dell’ultima di esse, non essendo richiesto che il documento pervenga al destinatario, né che quest’ultimo lo utilizzi”
La vicenda ha riguardato un legale rappresentante di una soc. coop. a r.l. imputato per i reati di cui agli artt. 5 e 8 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74. L’imputato veniva condannato per i reati ascritti dal Tribunale. Avverso la decisione dei giudici di prime cure l’imputato proponeva ricorso alla Corte di Appello. I giudici di appello confermavano la sentenza impugnata. Il condannato avverso la sentenza di appello proponeva ricorso in cassazione fondato su tre motivi.
Gli Ermellini dichiarano il ricorso inammissibile. Per cui coloro che emettono fatture dal contenuto troppo generico, e prive o approssimativi della descrizione delle prestazioni da eseguirsi rischiano una condanna per il delitto per operazioni inesistenti di cui all’articolo 8 del D.Lgs. n. 74 del 2000.
Per i giudici di legittimità hanno evidenziato che e rilevante la descrizione della documento fiscale, per cui una prestazione indicata “per sommi capi” può far presumere che si tratti di un’operazione inesistente.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 07 luglio 2022, n. 21530 - Qualora l'attore ha chiesto la condanna del convenuto al pagamento di una somma di denaro determinata o determinabile (c.d. condanna specifica) il giudice non può, in assenza dell'accordo delle…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 21528 del 7 luglio 2022 - Qualora l'attore ha chiesto la condanna del convenuto al pagamento di una somma di denaro determinata o determinabile (c.d. condanna specifica) il giudice non può, in assenza dell'accordo delle…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 03 settembre 2020, n. 18288 - In tema di illeciti amministrativi di cui al codice della privacy, il dies a quo per il computo del termine di novanta giorni per la notificazione del verbale di contestazione decorre…
- CORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 32634 depositata il 19 luglio 2019 - Il delitto di cui al D.Lgs. n. 74 del 2000, art. 2, è configurabile a titolo di dolo eventuale, ravvisabile nell'accettazione del rischio che l'azione di…
- Corte di Cassazione, ordinanza n. 20395 depositata il 14 luglio 2023 - In caso di contestazione di operazioni oggettivamente inesistenti, l’Amministrazione, ha soltanto l'onere di provare, anche mediante presunzioni semplici, che le operazioni non…
- Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 42856 depositata il 19 ottobre 2023 - Integra il reato di bancarotta documentale fraudolenta, e non di quello di bancarotta semplice, l'omessa tenuta della contabilità interna quando lo scopo…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Gli amministratori deleganti sono responsabili, ne
La Corte di Cassazione, sezione I, con l’ordinanza n 10739 depositata il…
- La prescrizione quinquennale, di cui all’art. 2949
La Corte di Cassazione, sezione I, con l’ordinanza n. 8553 depositata il 2…
- La presunzione legale relativa, di cui all’a
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 10075 depos…
- Determinazione del compenso del legale nelle ipote
La Corte di Cassazione, sezione III, con l’ordinanza n.10367 del 17 aprile…
- L’agevolazione del c.d. Ecobonus del d.l. n.
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza n. 7657 depositata il 21 ma…