La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18668 depositata l’ 8 settembre 2020 intervenendo in tema di accertamento induttivo ha chiarito che l’applicazione della presunzione di cui all’art. 39,comma 1 lett d) del DPR 600 del 1973 è legittime in ragione delle seguenti argomentazioni: a) il reddito familiare dei soci era talmente esiguo da non raggiungere il livello di sopravvivenza; b) dalla documentazione prodotta dai ricorrenti si evinceva che metà dei ricavi dichiarati era riconducibile a pagamenti in contanti corrispondenti a fatture molte delle quali di importi considerevoli per le quali era difficile il pagamento in contanti; c) le fatture emesse non individuavano le prestazioni rese; d) non vi era corrispondenza con gli studi di settore e con gli indici di produttività connessa al fattore umano.
La vicenda ha riguardato una società in accomandita semplice a cui veniva notificato, oltre che ai soci, un avviso di accertamento. I contribuenti avverso tale atto impositivo proponevano ricorso innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale. I giudici di prime cure accoglieva i ricorsi riuniti proposti dalla società e dai soci. L’Amministrazione finanziaria impugnava la decisione della CTP innanzi alla Commissione Tributaria Regionale, sostenendo il difetto di motivazione della sentenza impugnata per genericità in relazione all’asserita violazione dell’onere probatorio riguardo alla ricostruzione induttiva dei ricavi. I giudici di appello accolsero il ricorso dell’Ufficio. I contribuenti impugnarono la sentenza della CTR con ricorso in cassazione fondato su due motivi.
Gli Ermellini dichiaravano inammissibili i ricorsi proposti. I giudici di legittimità hanno ritenuto che è legittimo l’accertamento fondato sulla presunzione di redditi sottratti a tassazione dalla società a ristretta base familiare, in cui metà dei ricavi contabilizzati erano stati pagati in contante ed in cui i soci abbiano dichiarato un reddito familiare ai limiti della sopravvivenza.
La Corte Suprema. concordando con la CTR, hanno ritenuto indice di evasione le fatture emesse con una descrizione talmente generica da non individuare le prestazioni rese.
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