La Cassazione con la sentenza n. 14137 del 05 maggio 2013 è intervenuta in tema di accertamento bancario, i prelievi e i versamenti registrati sul conto corrente.
La controversia è scaturita da un avviso di rettifica IVA, attraverso cui l’Ufficio contestava a una società l’omessa fatturazione di operazioni imponibili e l’omessa regolarizzazione di acquisti senza fattura. L’accertamento si basava delle risultanze del PVC redatto in sede di verifica da cui era emerso che sui conti bancari intestati ai due soci, coniugi, erano stati eseguiti versamenti e prelevamenti, ritenuti riferibili alla società, privi di riscontro nella contabilità di questa, pertanto attribuibili a ricavi e acquisti in nero.
I giudici della Commissione Tributaria Provinciale annullavano l’accertamento. I giudici della Commissione Tributaria Regionale accoglieva parzialmente l’appello dell’Ufficio. I giudici della Cassazione ha dato definitivamente ragione al Fisco, rigettando il ricorso introduttivo della società e dei soci.Gli Ermellini nelle motivazioni della sentenza hanno puntualizzato che, nel caso di svolgimento di più attività soggette a IVA, di intermediazione, nella specie di preziosi e di antiquariato, e di commercio al minuto, grava sul contribuente l’onere di provareche quei movimenti si riferiscono a operazioni rientranti nell’attività (di agente che riscuote per conto del preponente, cui riversa il prezzo al netto della commissione) che esclude di qualificare per la loro interezza gli accrediti come ricavi e gli addebiti come corrispettivi di acquisti, invece che nell’altra (compravendita al minuto), che tale qualificazione giustifica (cfr. Cass. sentenza n. 3929 del 2002).I giudici di legittimità hanno rammentato che per gli accertamenti concernenti una società di persone, l’acquisizione e utilizzazione dei dati bancari, ai sensi dell’articolo 51, secondo comma, numeri 2 e 7, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, non deve essere limitata ai conti intestati alla società, ma può riguardare anche quelli formalmente intestati a soggetti diversi – ove legati alla società da particolari rapporti, quali i soci amministratori, atteso che il rapporto intercorrente tra questi ultimi e la società amministrata è talmente stretto da realizzare una sostanziale identità di soggetti, tale da giustificare automaticamente, salvo prova contraria, l’utilizzazione dei dati raccolti -, e comunque a “terzi”, ma che si ha motivo di ritenere connessi e inerenti al reddito del contribuente, ipotesi questa ravvisabile nel rapporto familiare, sufficiente a giustificare, salva prova contraria, la riferibilità al contribuente accertato delle operazioni riscontate sui conti correnti bancari degli indicati soggetti (v. Cass. sentenze n. 4987/2003 e n. 18083/2010).
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- Per gli accertamenti analitici-induttivi, inclusi gli accertamenti basati su indagini bancarie, deve essere riconoscimento la deduzione dei costi che deve essere livellato - anche in misura percentualistica - ai ricavi accertati
- Corte di Cassazione sentenza n. 14353 depositata il 5 maggio 2022 - L'art. 32 d.P.R. n. 600/1973, al pari dell'art. 51 d.P.R. n. 633/1972, impone di considerare ricavi sia i prelevamenti, sia i versamenti su conto corrente, salvo che il contribuente…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 22449 depositata il 15 luglio 2022 - L'accertamento effettuato dall'Amministrazione finanziaria si fondi su verifiche di conti correnti bancari, l'onere probatorio dell'Amministrazione è soddisfatto, secondo l'art. 32…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 26 agosto 2021, n. 23484 - In ordine al requisito dimensionale di esonero dalla fallibilità l'individuazione dei "ricavi lordi", che vanno considerati ricavi in senso tecnico, occorre fare riferimento alle voci n. 1…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 24396 depositata il 5 agosto 2022 - In tema di accertamenti fondati su verifiche di conti correnti bancari, l'onere probatorio dell'Amministrazione è soddisfatto attraverso i dati e gli elementi risultanti dai conti…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 10569 depositata il 1° aprile 2022 - I versamenti sui conti correnti non registrati integrano una presunzione legale relativa, non necessitante dunque dei requisiti di gravità, precisione e concordanza richiesti…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Alla parte autodifesasi in quanto avvocato vanno l
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 7356 depositata il 19…
- Processo Tributario: il principio di equità sostit
Il processo tributario, costantemente affermato dal Supremo consesso, non è anno…
- Processo Tributario: la prova testimoniale
L’art. 7 comma 4 del d.lgs. n. 546 del 1992 (codice di procedura tributar…
- L’inerenza dei costi va intesa in termini qu
L’inerenza dei costi va intesa in termini qualitativi e dunque di compatibilità,…
- IMU: la crisi di liquidità non è causa di forza ma
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza n. 7707 depositata il 21 m…