La Corte di Cassazione sez. tributaria con la sentenza n. 20256 del 04 settembre 2013 intervenendo in tema di accertamenti standardizzati ha statuito che è valido l’accertamento induttivo del reddito anche se il fisco non ha mai inviato il questionario.
La vicenda ha riguardato una società a cui l’Amministrazione Finanziaria aveva notificato un avviso di accertamento per maggiori imposte IRPEG ed ILOR. Avverso l’atto impositivo proponeva ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale i cui giudici ritenendo non fondate le motivazioni del ricorrente respingeva il ricorso. Il contribuente contro la decisione dei giudici di prime cure presentava ricorso alla Commissione Tributaria Regionale. I giudici di appello confermavano la sentenza di primo grado.
Gli ermellini hanno respinto il ricorso di una società che aveva impugnato l’accertamento induttivo lamentando il mancato invio del questionario.
I giudici di legittimità hanno evidenziato sul punto che «in tema di accertamento delle imposte sui redditi, il paradigma normativo del procedimento di accertamento della veridicità delle dichiarazioni dei contribuenti, disciplinato dal dpr 29 settembre 1973, n. 600, non prevede, quale suo presupposto o momento necessario e indefettibile della serie procedimentale finalizzata alla rettifica, l’invio del questionario di cui all’art. 32, n. 4, sicché il mancato invio non inficia la perfezione e la validità del procedimento di rettifica, che restano subordinati alla sola carenza dei presupposti di cui all’art. 38 del suddetto decreto».
Per la Corte Suprema la normativa non ha come obiettivo di impedire la manipolazione fraudolenta delle scritture contabili, essendo invece dettata, come anche quella che prevede la comparizione personale del contribuente, allo scopo di favorire il dialogo fra le parti, in vista di un chiarimento pre-contenzioso delle reciproche posizioni, con risparmio di energie economiche e processuali.
Tant’è che il cittadino è posto in condizione di rispondere, e rendere in tal modo possibile un chiarimento utile a entrambe le parti, o non rispondere, e attendere l’esito dell’accertamento in corso, fermo che ha pur sempre facoltà di dimostrare con idonea documentazione, anche prima della notificazione dell’accertamento, che il maggior reddito determinato o determinabile sinteticamente è costituito da redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 04 settembre 2020, n. 18405 - La mancata risposta al questionario costituisce logicamente rifiuto di produrre la documentazione richiesta e, ai sensi dell'art. 32 del d.P.R. 600 del 1973 è inutilizzabile la…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 30 luglio 2019, n. 20481 - In tema di accertamento induttivo, ove il contribuente contesti in giudizio il criterio di determinazione della percentuale di ricarico avvenuta attraverso un accertamento induttivo, il giudice…
- CORTE di CASSAZIONE - Ordinanza n. 18231 depositata il 26 giugno 2023 - Sia ove il metodo di accertamento sia analitico-induttivo, sia ove venga utilizzato il metodo di accertamento induttivo cosiddetto "puro", potrebbe effettivamente violare i…
- CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 1818 depositata il 20 gennaio 2023 - In tema di accertamento tributario, occorre distinguere l’ipotesi in cui l’amministrazione finanziaria richieda al contribuente documenti mediante questionario, ai sensi dell’art.…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 28 gennaio 2022, n. 2734 - In tema di accertamento sintetico, l’omesso invio del questionario di cui all’art. 32 del d.P.R. n. 600 del 1973 al fine di acquisire dati, notizie e chiarimenti, non invalida l’atto impositivo,…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 10 dicembre 2019, n. 32207 - In tema di accertamento tributario, l'inottemperanza del contribuente, a seguito dell’invio del questionario da parte dell'Amministrazione finanziaria, ai sensi dell'art. 32 comma 4 d.p.r.…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Le liberalità diverse dalle donazioni non sono sog
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 7442 depositata…
- Notifica nulla se il messo notificatore o l’
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5818 deposi…
- Le clausole vessatorie sono valide solo se vi è ap
La Corte di Cassazione, sezione II, con l’ordinanza n. 32731 depositata il…
- Il dipendente dimissionario non ha diritto all’ind
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 6782 depositata…
- L’indennità sostitutiva della mensa, non avendo na
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 7181 depositata…