INPS – Messaggio 22 aprile 2020, n. 1688
Anticipazione, da parte delle aziende di credito, delle integrazioni salariali ordinarie e in deroga, nonché dell’assegno ordinario FIS introdotti dal decreto-legge n. 18/2020
In considerazione dei gravi effetti economici determinati dall’emergenza epidemiologica in atto, il 30 marzo scorso, l’Associazione Bancaria Italiana e le principali Organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, hanno stipulato una Convenzione finalizzata a consentire ai lavoratori che ne avessero fatto richiesta la possibilità di acquisire in via anticipata le prestazioni di integrazione salariale ordinaria e in deroga, nonché di assegno ordinario FIS introdotti dal decreto-legge n. 18/2020 (Cura Italia), attraverso forme di aperture di credito in conto corrente (cd. “anticipazione sociale”).
La circolare ABI n. 648 del 1° aprile 2020 (cfr. all. 1) illustra le modalità di gestione della predetta anticipazione sociale e riporta in allegato la citata Convenzione.
Fra gli allegati della citata Convenzione, abbiamo avuto di rilevare modelli di domiciliazione bancaria dei trattamenti salariale (A3, B3, C3), da inviare anche all’Istituto sulla base di prassi in uso nel corso degli anni passati, prima dell’introduzione delle modalità telematiche di comunicazione dei dati personali e bancari dei lavoratori beneficiari dei predetti trattamenti da parte dei rispettivi datori di lavoro. Su sollecitazione dell’Istituto, l’ABI ha emanato la circolare n. 696 del 9 aprile scorso (cfr. all. 2), con la quale ha rettificato le indicazioni operative contenute nella Convenzione, specificando che “la comunicazione di cui all’Allegato A3 della Convenzione risulta totalmente superata, date le innovazioni introdotte, e pertanto il lavoratore non deve effettuare ulteriori comunicazioni all’INPS” e ha fornito ulteriori indicazioni alle proprie aziende associate. Infine, con la circolare n. 727 del 16 aprile 2020 (cfr. all. 3), la medesima Associazione, a seguito di interlocuzioni con la Direzione generale dell’Istituto, ha illustrato le modalità tecniche per individuare nel tracciato dei bonifici SEPA (SCT) i pagamenti delle integrazioni salariali e degli Aso riferiti a Covid-19. Al contempo, è stato chiarito che l’anticipazione sociale è estesa a tutte le prestazioni erogate dai fondi di solidarietà bilaterali gestiti dall’INPS, nonché – seppure per profili operativi che non riguardano direttamente l’Istituto – dai fondi di solidarietà alternativi dell’artigianato e della somministrazione di lavoro.In questo quadro di riferimento, ogni istituto di credito sta procedendo ad organizzare l’attività preordinata alla concessione delle anticipazioni sociali sulla base dell’assetto dei flussi informativi e dei requisiti documentali appositamente definito, per cui ogni informazione in merito alla predetta prestazione potrà essere acquisita, dai lavoratori e dalle aziende, esclusivamente dagli istituti di credito.
Risulta, infine, che anche Poste Italiane stia organizzando un analogo servizio, il cui modello di funzionamento terrà evidentemente conto delle peculiarità normative ed operative dei servizi svolti dalla predetta azienda.
Ciò premesso, sulla base dell’assetto delle attività concordato fra l’Istituto e l’ABI, si chiarisce che l’attuazione della Convenzione del 30 marzo 2020, finalizzata – si ricorda – ad accelerare la disponibilità delle risorse finanziarie da parte dei lavoratori sospesi dall’attività produttiva, non comporta alcun effetto sugli ordinari processi di lavoro delle strutture territoriali, sia sul piano degli adempimenti informativi, sia su quello delle operazioni di accertamento e controllo.
Allegato 1
circolare ABI n. 648 del 1° aprile 2020
Allegato 2
circolare n. 696 del 9 aprile 2020
Allegato 3
circolare n. 727 del 16 aprile 2020
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