ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMMERCIALISTI – Comunicato 14 luglio 2021
Certificazioni uniche: come nel 2020, anche per il 2021 l’inps non manca l’appuntamento con l’inadeguatezza
Sono trascorsi sette mesi dall’episodio increscioso, a suo tempo stigmatizzato da ANC, delle comunicazioni Inps che annunciavano la non corrispondenza nelle CU 2020 delle somme calcolate con quelle effettivamente erogate o trattenute. Speravamo sinceramente che, fatto tesoro della brutta esperienza, la cosa non si ripetesse anche per le certificazioni 2021. Invece l’Inps ha deciso, anche per quest’anno, di non mancare l’appuntamento con l’inefficienza.
Assistiamo di nuovo, quindi, alla comunicazione delle direzioni provinciali ai diretti interessati e ai loro intermediari (un numero tutt’ora imprecisato ma che sappiamo essere importante) sulla necessità di acquisizione delle certificazioni rettificate per i conseguenti obblighi dichiarativi.
Ancora una volta, dobbiamo purtroppo evidenziare che:
– gli oneri sono tutti a carico del cittadino, il quale si sobbarcherà delle eventuali maggiorazioni di legge e del costo delle competenze dovute agli intermediari (professionisti e caf);
– le dichiarazioni precompilate presenti sul portale dell’Agenzia sono sempre calcolate in base alle precedenti CU e presentano, pertanto, un disallineamento rispetto ai nuovi importi;
– nella lettera, si invita a ripresentare la dichiarazione glissando completamente sul fatto che nulla può essere ripresentato senza incorrere in disagi, ulteriori costi e maggiorazioni.
– viene totalmente meno il principio del legittimo affidamento relativo al perimetro degli atti della pubblica amministrazione, entro il quale il cittadino dovrebbe essere al riparo da conseguenze a suo danno.
“Anche in questa occasione” sottolinea il Presidente ANC Marco Cuchel “da parte dei vertici dell’Inps nessuna comunicazione ufficiale e nessuna conseguente assunzione di responsabilità, ma solo una scarna informazione ai diretti interessati. Come professionisti ci troveremo nella condizione di dover riaprire e rettificare dichiarazioni già inviate, in un momento in cui le condizioni di lavoro sono a dir poco proibitive, anche a causa delle scadenze recentemente fissate in sede di approvazione del Decreto Sostegno-bis. È inaccettabile che al caos che stiamo affrontando si aggiunga anche l’onere di dover correre ai ripari dagli altrui errori”
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMMERCIALISTI - Comunicato 01 ottobre 2020 - Circolari inps e inail - La manifesta inadeguatezza della pubblica amministrazione
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