Con il solito comunicato stampa datato 6 dicembre 2013 l’Agenzia delle Entrate ha informato che anche per l’adempimento inerente alla comunicazione dei beni e dei finanziamenti dei soci trova il termine lungo del 31 gennaio 2014.
Con questo anomalo strumento, pseudo-normativo, l’Agenzia delle Entrate adotta, anche per il modello per la comunicazione dei beni dei soci e dei finanziamenti dei soci che scade il 12 dicembre 2013, la proroga tacita introdotta per lo spesometro. Quand’anche il comunicato stampa, come nell’occasione dello spesometro, non lo precisa, è da intendere che la comunicazione nel termine lungo non dia luogo ad alcuna sanzione essendo considerata tempestivamente inviata. Come per il comunicato di novembre 2013 sullo spesometro pur senza introdurre una formale proroga (scadenza giovedì 12 dicembre), stabilisce infatti che sono validi gli invii, sia di modelli presentati per la prima volta, sia di comunicazioni sostitutive e correttive di files già trasmessi, che i contribuenti effettueranno entro la fine di gennaio.
Le società che sono alle prese con la raccolta dei dati riguardanti beni concessi in uso ai soci e finanziamenti ricevuti dai soci hanno tempo dunque fino al 31 gennaio 2014 per trasmettere il modello all’Anagrafe tributaria.
Il modello occorrente l’adempimento della comunicazione dei beni dati in uso ai soci, diffuso dalle Entrate nel proprio sito solo il 27 novembre, va inviato solo in presenza di beni concessi in uso ad un corrispettivo inferiore al valore normale del diritto di utilizzo, e che dunque hanno comportato la dichiarazione di un reddito diverso da parte del socio nel quadro RI del modello Unico 2013. Vanno escluse da comunicazione le assegnazioni ai soci nella loro veste di dipendenti, amministratori o consulenti dell’impresa concedente.
La comunicazione dei dati per i finanziamenti (fruttiferi e infruttiferi) e le capitalizzazioni (apporti in conto capitale, a fondo perduto, per copertura perdite e simili), la comunicazione (che va effettuata a cura della società ricevente usando lo stesso modello dei beni) è limitata a quelli effettuati nel 2012 da soci persone fisiche, e sempreché il totale annuo della erogazione del socio superi (distintamente per tipologia: finanziamenti e capitalizzazioni) la soglia di euro 3.600.
L’agenzia delle Entrate ha chiarito che gli importi da comunicare si quantificano (anche per il confronto con la soglia di 3.600 euro) al lordo delle somme eventualmente restituite dalla società al socio nel corso dell’esercizio.
Le capitalizzazioni devono essere segnalate solo per l’importo effettivamente versato e dunque, in presenza di un finanziamento che viene successivamente rinunciato (e rilevato dalla società come apporto in conto capitale), si dovrà effettuare solamente la comunicazione per il finanziamento (se erogato nel 2012), mentre nulla dovrà indicarsi (anche se sul punto le istruzioni non prendono posizione) per la sua “trasformazione” in una capitalizzazione.
Le coop in possesso dei requisiti di mutualità prevalente, che ricevono finanziamenti dai propri soci, non sono tenute a comunicare i dati sull’accredito delle retribuzioni dei soci dipendenti (informazioni già comunicate nel modello 770).
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