E’ stata emanata in data 31 gennaio 2017 è pubblicata il 1° febbraio 2017 dal Ministro dello Sviluppo Economico una nota informativa sulle nuove disposizioni normative sulle attività di call center.
Con la legge 232/2016 (legge di bilancio 2017) sono state approvate nuove regole per il funzionamento dei call center.
In base alle modifiche legislative a partire dal 1° gennaio 2017 quando un utente effettua o riceve una chiamata da un call center deve essere informato preliminarmente riguardo al Paese in cui è fisicamente collocato l’operatore che risponde. Dal 1° aprile 2017, l’operatore del call center collocato in un Paese extra UE deve inoltre offrire subito la possibilità di richiedere che il servizio sia reso da un operatore collocato nel territorio nazionale o nella UE, con immediato trasferimento nel corso della medesima chiamata.
Per ogni operatori economico che svolgono attività di call center diventa inoltre obbligatorio iscriversi al Registro degli operatori di comunicazione tenuto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, alla quale dovranno essere fornite tutte le numerazioni telefoniche messe a disposizioni del pubblico e utilizzate per i servizi di call center.
Per chi decide di localizzare, anche mediante affidamento a terzi, l’attività di call center in un Paese extra UE, diventa obbligatorio darne comunicazione almeno 30 giorni prima del trasferimento alle seguenti amministrazioni:
- Ministero del lavoro e delle politiche sociali nonché Ispettorato nazionale del lavoro
- Ministero dello Sviluppo Economico
- Garante per la protezione dei dati personali.
Coloro che prima del 1° gennaio 2017 abbiano localizzato l’attività di call center, anche mediante affidamento a terzi, al di fuori del territorio nazionale e dell’Unione europea devono procedere alle sopra menzionate comunicazioni entro il 2 marzo 2017.
Per l’omessa o tardiva comunicazione si applica una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 10.000 euro per ciascun giorno di ritardo.
Per quanto riguarda la specifica comunicazione da effettuare al Ministero dello Sviluppo Economico occorre indicare le numerazioni telefoniche messe a disposizione del pubblico e utilizzate per i servizi localizzati in un Paese non membro dell’Unione europea.
Un’ulteriore novità è la responsabilità solidale tra committente e gestore del call center: chi affida il servizio ad un call center esterno è responsabile in solido con il soggetto gestore. Le sanzioni previste arrivano fino a 50 mila euro per ogni giornata di violazione e a 150 mila per ciascuna comunicazione omessa o tardiva.
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