La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 28187 depositata il 17 dicembre 2013 intervenendo i tema di accertamento e società cancellate ha statuito che il ricorso proposto dall’ex liquidatore della società cancellata avverso una cartella di pagamento è inammissibile. Il giudice deve dichiarare, rilevandolo d’ufficio, l’ illegittimo l’atto notificato.
La vicenda ha riguardato una società cancellata dal registro delle imprese a cui veniva notificata, dopo tre anni dell’avvenuta estinzione della società, una cartella di pagamento. L’ex liquidatore propose ricorso avverso la cartella di pagamento inanzi alla Commissione Tributaria Provinciale. Sia la CTP e CTR i giudici di merito non rilevavano l’inammissibilità dell’impugnazione, nonostante la carenza di legittimazione del liquidatore stante l’inesistenza della società in conseguenza della sua cancellazione dal Registro imprese. A tal proposito si rammenta che il vigente articolo 2495 del codice civile prevede che la cancellazione della società dalla camera di commercio ha un’efficacia sostanziale in quanto determina l’estinzione dell’ente. Da tale principio discende che il soggetto da esistente diviene inesistente.
La stessa Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza n. 6070/2013, ha statuito che una società non più esistente non può né validamente intraprendere una causa né esservi convenuta. In quanto la perdita della personalità giuridica comporta anche la perdita della capacità di stare in giudizio e la conseguente inammissibilità dell’impugnazione effettuata da tale soggetto.
Per cui, alla luce di quanto statuito dai principio sopra esposti, la domanda giudiziale introdotta dal liquidatore di una società cancellata non può che essere improponibile.
Nel caso di specie, i giudici di legittimità hanno chiarito che le sentenze di primo e secondo grado erano viziate da nullità assoluta, rilevabile anche d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio.
In merito alla cartella di pagamento, gli Ermellini, hanno puntualizzato che, la stessa, non poteva essere emessa e che quindi anche qualora non fosse stata impugnata dall’ex liquidatore non avrebbe prodotto alcuna conseguenza, atteso che alcuna esecuzione forzata sarebbe stata possibile nei confronti di una società inesistente.
I giudici del Palazzaccio hanno, anche, osservato che non può, in ogni caso, essere negato il diritto di difesa al soggetto che riceve un atto dal quale, benché in astratto, potrebbe conseguirgli un pregiudizio. Pertanto il ricorso proposto in tal senso, può essere accolto e quindi ammissibile solo ed esclusivamente per la dichiarazione di nullità del provvedimento impugnato.
Circostanza, questa, rilevabile anche d’ufficio, non essendo necessario che sia sollevata dal ricorrente.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 07 settembre 2020, n. 18544 - Nel caso di società cancellata dal registro delle imprese, il ricorso per la dichiarazione di fallimento è validamente notificato, ai sensi dell'art. 15, comma 3, l.fall. all'indirizzo di…
- Corte di Cassazione sentenza n. 21065 depositata il 4 luglio 2022 - L’intimazione di pagamento ex art. 50, commi 2 e 3 del d. P. R. 29 settembre 1973, n. 602, non è annullabile per carenza di motivazione in quanto non necessita null'altro oltre…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 21066 del 4 luglio 2022 - L'intimazione di pagamento non necessita di particolare motivazione oltre all'indicazione della cartella non pagata e precedentemente notificata né va allegata la cartella precedentemente…
- CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, ordinanza n. 6135 depositata il 7 marzo 2024 - La cancellazione della società dal registro delle imprese, a partire dal momento in cui si verifica l'estinzione della società cancellata, priva la società stessa della…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 14 febbraio 2020, n. 3743 - L'intimazione di pagamento riferita ad una cartella di pagamento notificata e non impugnata può essere contestata solo per vizi propri e non già per vizi suscettibili di rendere nullo od…
- CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza n. 36892 depositata il 16 dicembre 2022 - La cancellazione della società dal registro delle imprese, a partire dal momento in cui si verifica l'estinzione della società cancellata, priva la società stessa della capacità…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- L’indennità sostitutiva di ferie non godute
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 9009 depositata…
- Il giudice tributario è tenuto a valutare la corre
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5894 deposi…
- Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…
- L’Iva detratta e stornata non costituisce elusione
L’Iva detratta e stornata non costituisce elusione, infatti il risparmio fiscale…
- Spese di sponsorizzazione sono deducibili per pres
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 6079 deposi…