CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 luglio 2013, n. 17357
Verifiche e ispezioni – Autorizzazione per diversi sopralluoghi – Limiti.
Svolgimento del processo
A seguito di verifica da parte della Guardia di Finanza, la Agenzia delle Entrate – ufficio IVA di Livorno notificava alla società S. s.r.l. avviso di accertamento per l’anno 1994, con il quale erano accertati ricavi non dichiarati e disconosciuti crediti posti in detrazione, con relativa determinazione della imposta sul valore aggiunto ed irrogazione di sanzioni.
L’avviso era impugnato dalla società innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Livorno, per illegittimità delle operazioni di verifica alla base dell’accertamento.
La Commissione respingeva il ricorso.
Su appello della contribuente la Commissione Tributaria Regionale della Toscana con sentenza n. 99 in data 24-10-2005, depositata in data 19-12-2006 respingeva il gravame e confermava la sentenza impugnata.
Avverso la sentenza propone ricorso per cassazione la contribuente, con un motivo.
La Agenzia resiste con controricorso.
Motivi della decisione
Con l’unico motivo la ricorrente deduce violazione degli artt. 52 DPR 633/72 e 33 DPR 600/73, sostenendo che, contrariamente a quanto asserito in sentenza, poiché gli accessi della Guardia di Finanza presso la sede della società erano stati due, a distanza di tempo l’uno dall’altro, l’ordine dei servizio utilizzato per il primo accesso non era valido anche per il secondo, non potendo tale atto avere durata illimitata. Inoltre rileva che ai sensi dell’art. 33 cit. l’accesso deve essere condotto da militi dotati di particolari qualifiche, “cosa che non appare essere accaduta nel secondo accesso”.
Il motivo è palesemente infondato sotto entrambi i profili denunciati. Il primo, perché, conformemente a quanto ritenuto in sentenza, l’art. 52 DPR n. 633/72 prevede per l’accesso dei verbalizzanti nella sede della impresa la necessità di una autorizzazione rilasciata dal capo dell’Ufficio da cui dipendono, ma non richiede che l’atto sia reiterato per ogni singolo accesso ispettivo, ben potendo essere la autorizzazione rilasciata in via preventiva per una pluralità di accesi ispettivi, quando, come nella fattispecie, l’effettuazione della verifica per la sua complessità richieda più di un atto di questo tipo, non venendo per questo meno la unitarietà complessiva della operazione, né potendosi ravvisare una lesione dei diritti di difesa del contribuente.
Il secondo è inammissibile sia perché il punto non è trattato in sentenza, con necessità di censura non per violazione di legge ma, se del caso, per omessa pronuncia ai sensi dell’art. 112 c.p.c., sia perché totalmente privo di autosufficienza, non essendo neppure specificato quali fossero le qualifiche di cui i militi verbalizzanti sarebbero stati carenti. Il ricorso deve quindi essere respinto.
Le spese seguono la soccombenza e si liquidano come da dispositivo.
P.Q.M.
Rigetta il ricorso. Condanna la contribuente alle spese a favore della Agenzia, liquidate in euro 1.000. oltre spese prenotate a debito.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- Corte di Cassazione ordinanza n. 22156 depositata il 13 luglio 2022 - L’applicabilità dei diritti e delle garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali di cui all'articolo 12 legge n. 212 del 2000 postula lo svolgimento di accessi, ispezioni…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 22 gennaio 2020, n. 1299 - In tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, l'inosservanza del primo e terzo comma dell'art. 12 della legge 20 luglio 2000, n. 212 possa determinare, pur in…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 19 agosto 2020, n. 17357 - In tema di imposta di registro, il notaio rogante che, in sede di rogito di compravendita immobiliare si sia avvalso della procedura di registrazione telematica, ai sensi del D.L.vo 18 dicembre…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 17357 depositata il 30 maggio 2022 - Le sanzioni amministrative relative al rapporto tributario proprio di società o enti con personalità giuridica, ex art. 7 del d.l. n. 269 del 2003, conv., con modif., in l. n. 326…
- Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 24589 depositata il 31 agosto 2020 - Il ravvedimento operoso, al quale la norma subordina l'applicazione della causa di non punibilità per il delitto di cui all'art. 4, d.lgs. n. 74 del 2000, deve…
- Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 26274 depositata il 19 giugno 2023 - L’art. 13 del D.lvo 74/2000 prevede che i reati di cui agli articoli 2,3, 4 e 5 non siano punibili se i debiti tributari, compresi sanzioni e interessi, siano stati…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Nelle somministrazioni irregolari è onere del lavo
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 30945 depositata il 7 novembre 2023, i…
- Prescrizione quinquennale delle sanzioni tributari
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 31260 depositata il 9 novembre 2…
- Processo tributario: deposito di nuovi documenti,
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 32213 depositata il 21 novembre…
- L’estensione del giudicato esterno opera quando su
L’estensione del giudicato esterno opera quando sussistono gli stessi soggetti p…
- Per il reato di bancarotta societaria ai fini pena
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 47900 depositata il 3…