CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 ottobre 2013, n. 22399
Rapporto di lavoro domestico – Colf – Indennità per ferie non godute e preavviso – Differenze retributive
Svolgimento del processo
Con sentenza del 24 agosto 2010 la Corte d’appello di Catanzaro, per quanto rileva in questa sede, ha confermato la sentenza del Tribunale di Cosenza del 12 gennaio 2009 nella parte in cui ha rigettato la domanda di V.D. relativa ad ulteriori differenze retributive, indennità per ferie non godute e preavviso, in relazione al rapporto di lavoro domestico intercorso alle dipendenze di P.M., P.A. e M.O. La Corte territoriale ha considerato le prove testimoniali assunte affermando che la comprovata permanenza della lavoratrice presso il domicilio dei datori di lavoro non è sufficiente ad affermare anche lo svolgimento di attività lavorativa per tutto il suddetto tempo di permanenza; riguardo alle indennità di ferie la Corte d’appello ha ritenuto le medesime incluse nel calcolo del CTU in considerazione dell’orario di lavoro osservato, mentre, riguardo al preavviso, ha considerato la rescindibilità ad nutum del rapporto di lavoro domestico.
La V. propone ricorso per cassazione avverso tale sentenza articolato su tre motivi.
P.M., P.A. e M.O. restano intimati.
Motivi della decisione
Con il primo motivo si lamenta omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione circa un fatto controverso e decisivo per il giudizio ex art. 360, n. 5 cod. proc. civ. In particolare si deduce che il giudice dell’appello avrebbe omesso di valutare o avrebbe valutato in modo non sufficiente, le risultanza istruttorie sulla quale si fonderebbe la pretesa delle differenze retributive.
Con il secondo motivo si assume violazione o falsa applicazione di norme di diritto, omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione circa un fatto il motivo in esame sarebbe comunque inammissibile per difetto di autosufficienza.
Pure il terzo motivo è infondato. Anche in questo caso il motivo è generico in quanto, tra l’altro, pare presupporre il mancato riconoscimento dell’indennità di preavviso in considerazione della rescindibilità ad nutum del rapporto di lavoro domestico, mentre dalla sentenza impugnata risulta invece che tale indennità è stata riconosciuta sia pure nei limiti della base di calcolo di cui si è detto.
Nulla si dispone sulle spese soccombendo l’unica parte costituita.
P.Q.M.
Rigetta il ricorso;
Nulla sulle spese.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 29 novembre 2022, n. 35080 - In quanto di intermediazione della cooperativa sociale nella collaborazione con le famiglie richiedenti il servizio di lavoratrici straniere quali addette alla cura di persone anziane o…
- CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 524 depositata l' 11 gennaio 2023 - Il credito al trattamento di fine rapporto, se, in effetti, è esigibile soltanto con la cessazione del rapporto di lavoro subordinato, matura (ed è, come tale, certo nell’an e…
- MINISTERO del LAVORO - Decreto ministeriale del 29 novembre 2023 - Proposta di modifica del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 13 novembre 2019 recante la regolamentazione…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 13 ottobre 2022, n. 29973 - Ai fini della qualificazione in termini di autonomia o di subordinazione dell'ulteriore rapporto di lavoro che il socio lavoratore di una società cooperativa stabilisca con la propria adesione…
- CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, ordinanza n. 4350 depositata il 19 febbraio 2024 - In base alla continua prestazione di un orario di lavoro pari a quello previsto per il lavoro a tempo pieno, un rapporto di lavoro nato come a tempo parziale possa…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 04 novembre 2021, n. 31826 - In tema di imposte sui redditi, lo stretto rapporto familiare e la composizione ristretta del gruppo sociale è sufficiente a giustificare, salva la prova contraria, la riferibilità delle…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…
- L’Iva detratta e stornata non costituisce elusione
L’Iva detratta e stornata non costituisce elusione, infatti il risparmio fiscale…
- Spese di sponsorizzazione sono deducibili per pres
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 6079 deposi…
- E illegittimo il licenziamento del dipendente in m
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 8381 depositata…
- Illegittimo il licenziamento per inidoneità fisica
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 9937 depositata…