Corte di Cassazione sentenza n. 47613 del 7 dicembre 2012
SICUREZZA SUL LAVORO – VENDITA DI UNA GRU A TORRE IN PRECARIE – CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE – PRIVA DI ATTESTAZIONE DI RISPONDENZA ALLA NORMATIVA
massima
________________
Vi è la responsabilità dei legali rappresentanti dell’azienda, che hanno venduto alla società una gru a torre in precarie condizioni di conservazione, non rispondenti a quanto previsto dall’art. 374 del D.P.R. 547/1955 e priva dell’attestazione di rispondenza alla normativa prevista dall’art. 11 del D.P.R. 459/1996.
________________
FATTO
(Omissis) e (Omissis) propongono ricorso per cassazione avverso la sentenza in epigrafe con la quale sono stati condannati dal tribunale di Fermo alla pena dell’ammenda per il reato di cui al D.Lgs. 626/1994, art. 6, comma 2 e art. 91, comma 1 contestato ad entrambi per avere nella qualità di legali rappresentanti della (Omissis) S.r.l. venduto alla società (Omissis) una gru a torre in precarie condizioni di conservazione, non rispondenti a quanto previsto dal D.P.R. 547/1955, art. 374, comma 2 e priva dell’attestazione di rispondenza alla normativa prevista dal D.P.R. 459/1996, art. 11. Fatto commesso nel (Omissis) ed accertato in (Omissis).
Deducono in questa sede i ricorrenti:
1.1 la violazione del Decreto del Presidente della Repubblica n. 459 del 1996, art. 11 contestando che in base al comma 1 dell’art. 11 citato solo in caso di modifiche costruttive il venditore deve al momento della consegna attestare a chi acquisti, sotto la propria responsabilità, che le stesse siano conformi al dettato normativo e che, invece, nella specie, la gru non sarebbe stata sottoposta ad alcuna modifica. Si fa rilevare inoltre che l’art. 11, comma 2 prevede che le macchine e dei componenti di sicurezza già immessi sul mercato e messi in servizio, per i quali nel periodo compreso fra il (Omissis) alla data di entrata in vigore del regolamento è stata presentata all’ (Omissis) domanda di omologazione non ancora respinta, si intendono legittimamente immessi sul mercato;
1.2 genericità del capo d’imputazione e mancata correlazione tra lo stesso e la sentenza non essendo stato indicato specificamente in che modo fosse stata posta in essere la violazione del Decreto del Presidente della Repubblica n. 547 del 1955, art. 374, comma 2 nonché del Decreto del Presidente della Repubblica n. 459 del 1996, art. 11;
2. mancanza assoluta della motivazione relativamente alla omessa applicazione della sospensione condizionale della pena.
DIRITTO
Rileva il Collegio in premessa che alla data odierna il reato è certamente prescritto non risultando dagli atti periodi di sospensione della prescrizione e che la sentenza deve essere annullata senza rinvio per tale ragione.
In relazione alla verifica delle condizioni indicate dall’art. 129 c.p.p. il ricorrente contesta invero la possibilità stessa di ipotizzare il reato contestato assumendo, come detto in precedenza, che il Decreto Legislativo n. 626 del 1994, art. 6, comma 2 attiene unicamente al mancato rispetto dell’obbligo, in caso di locazione finanziaria di beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria, di accompagnare la cessione con le previste certificazioni e gli altri documenti previsti dalla legge.
Il rilievo, seppure pertinente, non si appalesa tuttavia, a ben vedere, decisivo nella specie.
Se è vero, infatti, quanto sostenuto dai ricorrenti in relazione all’art. 6, comma 2 (peraltro ora sostituito dal D.Lgs. 81/2008, art. 23 che ha operato alcune variazioni nel testo senza, tuttavia, far venir meno la rilevanza penale delle fattispecie contenute nell’art. 6 citato), non si può non rilevare che la contestazione, incentrata espressamente anche sulla mancanza per la gru dei requisiti di sicurezza indicati dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 547 del 1955, art. 374, comma 2 e la motivazione della sentenza impugnata, sembrano in realtà fare riferimento all’art. 6, comma 1 che fa divieto in ogni caso di fabbricazione, vendita, ecc. di macchine, di attrezzature di lavoro e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza.
Ed è un fatto che la motivazione della sentenza impugnata consideri la vicenda della certificazione quale riscontro alla necessità di interventi di riparazione all’atto della vendita.
Ora gli stessi ricorrenti mostrano di avere contezza di ciò ponendo espressamente nei motivi di ricorso anche una questione specifica di correlazione tra accusa e sentenza e di genericità del riferimento al Decreto del Presidente della Repubblica n. 547 del 1955, art. 374.
E proprio la prescrizione impedisce di verificare essendo comunque preclusa la possibilità di annullamento con rinvio della decisione impugnata in presenza di causa estintiva del reato.
Conclusivamente la sentenza impugnata deve essere annullata senza rinvio per il verificarsi della prescrizione.
P.Q.M.
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
Annulla la sentenza impugnata per essere il reato estinto per prescrizione.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- Corte di Cassazione sentenza n. 28556 depositata il 30 settembre 2022 - Ai fini del calcolo della rendita catastale dell'impianto eolico, ai sensi dell'art. 1, comma 21, l. n. 208 del 2015, non va computata la torre in acciaio che sostiene il peso…
- Corte di Cassazione sentenza n. 22550 depositata il 18 luglio 2022 - Ai fini del calcolo della rendita catastale dell'impianto eolico, non va computata la torre in acciaio che sostiene il peso della navicella e del rotore, trattandosi di elemento…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 07 febbraio 2022, n. 3856 - Ai fini del calcolo della rendita catastale dell'impianto eolico, ai sensi dell'art. 1, comma 21, l. n. 208 del 2015, non va computata la torre in acciaio che sostiene il peso della navicella…
- Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 27782 depositata il 24 giugno 2019 - E' responsabile dell'infortunio mortale dell'autista di un'autogru il capocantiere per non essersi assicurato che nessuno stazionasse nel raggio di traslazione della gru
- CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 36774 depositata il 11 ottobre 2021 - In tema di sequestro preventivo, il trasferimento del vincolo cautelare dalla cosa al denaro ricavato dalla vendita di essa non esclude l'interesse della parte a…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 19 luglio 2021, n. 20590 - In tema di imposta di registro, il contratto con il quale viene convenuta la risoluzione del contratto di vendita con riserva di proprietà di un immobile, comportando la retrocessione del bene…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Le liberalità diverse dalle donazioni non sono sog
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 7442 depositata…
- Notifica nulla se il messo notificatore o l’
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5818 deposi…
- Le clausole vessatorie sono valide solo se vi è ap
La Corte di Cassazione, sezione II, con l’ordinanza n. 32731 depositata il…
- Il dipendente dimissionario non ha diritto all’ind
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 6782 depositata…
- L’indennità sostitutiva della mensa, non avendo na
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 7181 depositata…