CONSIGLIO NAZIONALE DOTT COMM E ESP CON – Comunicato 05 giungo 2020
Commercialisti, analisi delle novità Irap ai tempi del Covid-19
Nel documento del Consiglio e della Fondazione nazionali della categoria un contributo alla soluzione delle “urgenze professionali” originate dall’emergenza sanitaria
Una ricognizione sulle ultime novità in merito all’Irap. Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Considerazioni in merito al trattamento contabile della cancellazione del saldo dell’imposta regionale sulle attività produttive relativa al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019”, un contributo alla soluzione delle “urgenze professionali” originate dalla emergenza epidemiologica da COVID-19″.
Il tema oggetto di analisi dello studio è se la cancellazione del saldo (IRAP) 2019 per le società che devono ancora approvare il bilancio sia da contabilizzare come insussistenza del passivo, con l’inclusione di un minor carico fiscale già per l’esercizio 2019, oppure come insussistenza del passivo, con l’inclusione di un minor carico fiscale per l’esercizio 2020. Non crea, invece, problematiche la contabilizzazione della cancellazione del versamento della prima rata dell’acconto dell’IRAP 2020 che è di competenza dell’esercizio 2020.
Il documento, dopo un veloce inquadramento, approfondisce la cancellazione del saldo IRAP come fatto intervenuto dopo la chiusura dell’esercizio e la soluzione contabile prospettata. Si ritiene quindi che il redattore del bilancio debba prendere in considerazione nel proprio percorso decisionale i seguenti aspetti: attuale percorso di formazione del bilancio; contabilizzazione della cancellazione e rilevanza dell’importo trattato; informativa. E anzitutto verificare l’attuale tempistica dell’approvazione del bilancio che, nel caso sia stato approvato dall’assemblea, evidentemente, l’imputazione della cancellazione del saldo IRAP 2019 sarà riportato nel bilancio dell’esercizio 2020.
Anche nel caso in cui il bilancio sia stato approvato dall’organo di amministrazione (consiglio di amministrazione o amministratore unico) e non dall’assemblea, nella pressoché totalità dei casi, non si pongono problemi in termini pratici, stante che presumibilmente l’importo non sarà di entità tale da richiedere la riapertura del bilancio e la sua riapprovazione da parte degli amministratori (e l’eventuale ri-emissione di relazione da parte del soggetto incaricato della revisione legale).
Laddove il bilancio debba ancora essere approvato dall’organo di amministrazione, la società deve identificare il trattamento contabile da adottare, anche in ragione dell’incertezza nel definire una soluzione che sia pacificamente considerabile come l’unica conforme ai principi contabili.
Qualora si tratti di importi rilevanti, per il Consiglio nazionale dei commercialisti il criterio preferito appare, come precedentemente espresso, quello di imputare la cancellazione del saldo IRAP 2019 al bilancio 2019. Tuttavia, considerata l’incertezza del trattamento, anche l’iscrizione dell’eliminazione al bilancio 2020 appare giustificabile.
Infine, le disposizioni di carattere generale sono evidentemente valide anche per la redazione del bilancio consolidato, in cui il comportamento delle società del gruppo con riferimento anche alla cancellazione del saldo IRAP 2019 dovrebbe essere rappresentato secondo un criterio uniforme e, per i bilanci infrannuali. Più nel dettaglio, per le relazioni semestrali la situazione tra diversi trattamenti dovrebbe ricomporsi, visto che l’eliminazione – nel caso in cui non sia stata (o non sia) imputata al bilancio 2019 – dovrà necessariamente essere imputata alla semestrale 2020.
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