CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 novembre 2017, n. 26132
Tributi – Società di capitali a ristretta base sociale – Accertamento di utili extrabilancio – Presunzione di distribuzione ai soci
Rilevato che
Con sentenza in data 3 giugno 2015 la Commissione tributaria regionale del Lazio, sezione distaccata di Latina, respingeva l’appello proposto dall’Agenzia delle entrate, ufficio locale, avverso la sentenza n. 490/3/10 della Commissione tributaria provinciale di Latina che aveva accolto il ricorso di T.G. contro l’avviso di accertamento IRPEF ed altro 2005.
La CTR osservava in particolare che non potevasi desumere la distribuzione di utili extrabilancio della società F.P.V. srl per il solo fatto che la medesima aveva una ristretta base proprietaria.
Avverso la decisione ha proposto ricorso per cassazione l’Agenzia delle entrate deducendo due motivi.
L’intimato non si è difeso.
Considerato che
Con il primo motivo – ex art. 360, primo comma, n. 3, cod. proc. civ. – l’agenzia fiscale ricorrente lamenta violazione degli artt. 39, primo comma, lett. d), d.P.R. 600/1973, 54, secondo comma, lett. d), d.P.R. 633/1972, 44-45, TUIR, 2729, 2697, cod. civ., poiché la CTR ha escluso la validità della presunzione, fondante la pretesa creditoria di cui all’atto impositivo impugnato, di distribuzione degli utili extrabilancio nelle società a ristretta base proprietaria.
La censura è fondata.
Va infatti ribadito che:
-«In materia di imposte sui redditi, nell’ipotesi di società di capitali a ristretta base sociale è ammissibile la presunzione di attribuzione ai soci di utili extracontabili, che non si pone in contrasto con il divieto di presunzione di secondo grado, in quanto il fatto noto non è dato dalla sussistenza di maggiori redditi accertati induttivamente nei confronti della società, bensì dalla ristrettezza dell’assetto societario, che implica un vincolo di solidarietà e di reciproco controllo dei soci nella gestione sociale» (Sez. 5, Sentenza n. 15824 del 29/07/2016, Rv. 640622- 01);
-«In tema di accertamento delle imposte sui redditi, è legittima la presunzione di attribuzione “pro quota” ai soci, nel corso dello stesso esercizio annuale, degli utili extra bilancio prodotti da società di capitali a ristretta base azionaria; tale presunzione – fondata sul disposto dell’art. 39, primo comma, lett. d), del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 – induce inversione dell’onere della prova a carico del contribuente» (Sez. 6 – 5, Ordinanza n. 18032 del 24/07/2013, Rv. 628448 – 01).
La sentenza impugnata è palesemente contrastante con i principi di diritto espressi in tali arresti giurisprudenziali, posto che per un verso ha negato la validità della presunzione de qua, per altro verso non ha correttamente imputato l’onere probatorio rispetto all’oggetto della lite.
Il ricorso va dunque accolto in relazione al primo motivo, assorbito il secondo, la sentenza impugnata va cassata e, decidendosi nel merito non essendo necessari ulteriori accertamenti di fatto, il ricorso originario del contribuente va rigettato.
Stante l’esito alterno del giudizio le spese dei gradi di merito possono essere compensate.
Le spese del presente giudizio seguono la soccombenza e vanno liquidate come in dispositivo.
P.Q.M.
Accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e decidendo nel merito rigetta il ricorso originario del contribuente; compensa le spese dei gradi di merito; condanna l’intimato al pagamento delle spese del giudizio di legittimità che liquida in euro 2.300 oltre spese prenotate a debito.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- Corte di Cassazione sentenza n. 21487 depositata il 7 luglio 2022 - La presunzione di attribuzione ai soci degli utili extracontabili è eseguita tenendo in considerazione la compagine sociale (con le quote di partecipazione dei singoli consociati) al…
- CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, ordinanza n. 3292 depositata il 5 febbraio 2024 - Quando viene contestata, in caso di società a ristretta base partecipativa, la presunzione di attribuzione ai soci degli eventuali utili extracontabili…
- CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 37352 depositata il 20 dicembre 2022 - In tema di accertamento delle imposte sui redditi, in caso di società di capitali a ristretta base sociale è legittima la presunzione di distribuzione ai soci degli eventuali…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 03 giugno 2021, n. 15422 - In tema di accertamento per le imposte dirette sui redditi conseguiti dalla società di capitali a ristretta base sociale opera la presunzione di distribuzione di eventuali utili extracontabili…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 04 agosto 2020, n. 16659 - In tema di accertamento delle imposte sui redditi e con riguardo a quelli di capitale, nel caso di società a ristretta base sociale è legittima la presunzione di distribuzione ai soci degli…
- Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia, sezione 18, sentenza 719 depositata il 6 marzo 2020 - In materia di imposte sui redditi, nell'ipotesi di società di capitali a ristretta base sociale è ammissibile la presunzione di attribuzione ai…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Processo tributario: i dati tratti da server non c
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 7475 deposi…
- Le liberalità diverse dalle donazioni non sono sog
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 7442 depositata…
- Notifica nulla se il messo notificatore o l’
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5818 deposi…
- Le clausole vessatorie sono valide solo se vi è ap
La Corte di Cassazione, sezione II, con l’ordinanza n. 32731 depositata il…
- Il dipendente dimissionario non ha diritto all’ind
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 6782 depositata…