CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 novembre 2016, n. 22437
Tributi – Accertamento – Parametri – Presunzioni
Ritenuto in fatto
1.1. L’Agenzia delle Entrate ricorre per cassazione avverso la sentenza in atti della CTR Lazio che, respingendone l’appello, ha confermato la decisione con cui il giudice di primo grado su ricorso della contribuente D.L.M. aveva annullato l’avviso di accertamento, nonché la susseguente cartella di pagamento, notificati alla parte in applicazione dei parametri di cui all’art. 3, comma 184, L. 549/95.
La CTR, motivando il pronunciato rigetto ha, tra l’altro, affermato che “nel caso in esame l’avviso di accertamento impugnato è fondato esclusivamente sul calcolo matematico dei parametri e non contiene nella propria motivazione gli elementi necessari a sorreggere le presunzioni in esso contenute” e che l’accertamento, “nonostante la premessa utilizzazione dei parametri, appare, comunque, carente di motivazione, non essendo sufficiente a permettere alla contribuente di difendersi compiutamente e alla Commissione di valutarne la legittimità e la fondatezza”.
Il mezzo erariale si vale di cinque motivi di ricorso ai quali replica la parte con controricorso.
1.2. A seguito di deposito di documenti afferenti all’istanza per la definizione della lite, l’Agenzia con nota pervenuta il 19.7.2016 ha reso noto che la domanda è risultata regolare e che è stato effettuato il pagamento delle somme dovute per il suo perfezionamento in applicazione delle disposizioni di cui all’art. 39, comma 12, d.l. 98/11.
1.3. Il collegio ha autorizzato l’adozione della motivazione semplificata.
Considerato in diritto
2. Preso atto della citata comunicazione dall’Agenzia delle Entrate, va dichiarata l’estinzione del giudizio per intervenuta cessazione della materia del contendere a mente dell’art. 16, comma 8, L. 289/02, richiamato dal citato art. 39, ed, in uno con essa, va disposta la compensazione delle spese di lite ai sensi dell’art. 46 D.lg. 546/92 e la cassazione senza rinvio della sentenza impugnata in quanto l’avvenuta composizione della controversia, per il venir meno di ragioni di contrasto fra i contendenti, impone la rimozione delle decisioni emesse non più attuali, perché inidonee a regolare il rapporto fra le parti (Cass. 19533/11).
P.Q.M.
Pronunciando sul ricorso dichiara estinto il giudizio per intervenuta cessazione della materia del contendere, cassa senza rinvio l’impugnata sentenza e compensa le spese di giudizio.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- Corte di Cassazione ordinanza n. 32889 depositata l' 8 novembre 2022 - In tema di «accertamento standardizzato» mediante parametri o studi di settore, il contraddittorio con il contribuente costituisce elemento essenziale e imprescindibile del giusto…
- CONSOB - Delibera 06 settembre 2022, n. 22437 - Modifiche al regolamento emittenti per l'adeguamento della disciplina sulla commercializzazione di OICR alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2019/1156 e della direttiva (UE) 2019/1160 nonché,…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 15445 depositata il 16 maggio 2022 - In tema di "accertamento standardizzato" mediante parametri o studi di settore, il contraddittorio con il contribuente costituisce elemento essenziale e imprescindibile…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 04 aprile 2019, n. 9452 - In tema di accertamento tributario standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore, la relativa procedura costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 18 settembre 2019, n. 23252 - La procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l'applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici ed ogni qual volta il…
- CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza n. 36863 depositata il 15 dicembre 2022 - Le sanzioni conseguenti all’omesso versamento delle ritenute sono collegate al tributo, «trattandosi di condotte comunque riferibili agli obblighi derivanti dalla condizione di…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Le liberalità diverse dalle donazioni non sono sog
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 7442 depositata…
- Notifica nulla se il messo notificatore o l’
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5818 deposi…
- Le clausole vessatorie sono valide solo se vi è ap
La Corte di Cassazione, sezione II, con l’ordinanza n. 32731 depositata il…
- Il dipendente dimissionario non ha diritto all’ind
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 6782 depositata…
- L’indennità sostitutiva della mensa, non avendo na
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 7181 depositata…