CORTE di CASSAZIONE sentenza n. 13147 depositata il 24 giugno 2016
TRIBUTI – AGEVOLAZIONI FISCALI “PRIMA CASA” – REVOCA – IMMOBILE DI LUSSO – SUPERFICIE UTILE COMPLESSIVA SUPERIORE A 240 MQ
FATTO
Con l’impugnata sentenza n. 51/64/12 depositata il 20 marzo 2012 la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia sez. staccata di Brescia, accolto l’appello dell’Agenzia delle Entrate, in riforma della decisione n. 61/15/09 della Commissione Tributaria Provinciale dì Brescia, respingeva il ricorso promosso da L. P. avverso l’avviso di liquidazione n. 009519-2005 con il quale venivano revocati i benefici cosiddetti prima casa previsti dall’art. 1, Parte Prima, Nota II bis, Tariffa allegata al d.p.r. 26 aprile 1986 n. 131 applicabile ratione temporis, relativamente all’acquisto di un’abitazione “in Comune di Brescia viale Bornata n. 117”, che l’Ufficio aveva ritenuto di lusso al sensi dell’art. 6 d.m. 2 agosto 1969 in quanto avente una superficie utile complessiva superiore a mq. 240.
All’esito della disposta CTU, la CTR accertava difatti che l’abitazione aveva una superficie utile complessiva superiore a mq. 240 e composta da “una superficie esterna di mq. 180,48, una superficie utile interna dei vani abitabili al piano terra di mq. 147,21, una superficie utile interna di altri vani al piano interrato di mq. 149,08, un portico ingresso al piano terra di mq. 3,99, locali abitabili al piano terra con altezza utile di ml. 3,15, locali accessori al piano interrato con altezza utile di ml. 2,65”.
Contro la sentenza della CTR il contribuente proponeva ricorso per cassazione affidato a due motivi, a cui l’Ufficio resisteva con controricorso.
DIRITTO
1. Con II primo motivo di ricorso rubricato “Omessa e/o insufficiente motivazione circa un fatto controverso e decisivo per il giudizio, in relazione all’art. 360, n. 5, c.p.c.”, lamentava che la CTR avesse omesso di spiegare le ragioni per cui “i locali accessori posti al piano interrato” dovevano rientrane nel calcolo della superficie e mentre era invece evidente “la inidoneità dei locali posti all’interrato ad essere abitati”.
Il motivo è infondato perché in realtà, come emerge da quanto ricordato in narrativa del presente, la CTR ha chiaramente spiegato che l’altezza di m. 2,65 rendeva “abitabili” i locali ubicati dell’interrato e che per tale ragione la superficie degli stessi doveva essere computata per stabilire se la casa era di lusso.
2. Con il complesso secondo motivo di ricorso rubricato “Violazione dell’art. 1, nota II bis, Tariffa Parte I allegata al d.p.r. 26.4.1986 n. 131 e del d.m. 2.8.1969 n. 6, in relazione all’art. 360, n. 3, c.p.c.”, la contribuente deduceva:
2.1. Sotto un primo profilo che la situazione accertata dal CTU non era quella al momento dell’acquisto come da documentazione “spillata” al ricorso e che pertanto l’accertamento della CTR era stato “falsato da un erroneo apprezzamento”.
Per quest’aspetto il motivo è preliminarmente inammissibile perché in realtà non si censura una violazione di legge, bensì una valutazione di prove documentali e della CTU che avrebbe potuto essere denunciata soltanto per vizio motivazionale ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c, applicabile ratione temporis (Cass., sez, lav, n. 7394 del 2010; Cass, sez. I n. 4178 del 2010).
2.2. Sotto un secondo profilo il contribuente sosteneva che superficie utile complessiva da computarsi ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 d.m. del 1969 cit. fosse soltanto quella dei locali “abitabili”, mentre invece la CTR aveva erroneamente messo nel calcolo anche i locali accessori posti nell’interrato che a causa dell’altezza inferiore di cm 5 rispetto a quella prescritta di m. 2,70 non erano “abitabili” ex delibera della Giunta Regionale ecc.
Anche tenendo in disparte i numerosi profili di inammissibilità del profilo del motivo all’esame, per es. con riferimento alla mancata trascrizione della delibera della Giunta Regionale in considerazione che il principio iura novit curia non comprende le fonti regolamentari (Cass. sez, trib. n. 22648 del 2004; Cass. sez. trib. n. 23093 del 2005), il profilo medesimo sarebbe comunque anche infondato alla luce dell’orientamento di questa Corte consolidatosi ormai nel senso di ritenere che l’”abitabilità” dei vani non sia questione incidente sul computo della “superficie utile complessiva:”, in base alla quale devesi stabilire se un’abitazione sia o no di lusso al sensi dell’art. 6 d.m. del 1969 cit ed essendo unicamente rilevante che i vani la cui superficie deve essere computata siano “utilizzabili” e come in effetti (a CTR ha quindi nella sostanza correttamente accertato (Cass, sez. trib. n. 1173 del 2016; Cass. sez. trib. n. 25674 del 2013).
3. Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come in dispositivo.
P.Q.M.
Respinge il ricorso; condanna il contribuente a rimborsare all’ciò le spese processuali, queste liquidate in € 4000,00 a titolo di compenso, oltre a spese prenotate a debito.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- Corte di Cassazione ordinanza n. 20064 del 21 giugno 2022 - Al fine di stabilire se un'abitazione sia di lusso e, quindi, sia esclusa dai benefici per l'acquisto della prima casa occorre fare riferimento alla nozione di «superficie utile complessiva»,…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 21523 del 7 luglio 2022 - In tema di agevolazioni cd. prima casa, al fine di stabilire se un'abitazione sia di lusso e, come tale, esclusa da detti benefici, occorre fare riferimento alla nozione di superficie utile…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 17 luglio 2019, n. 19186 - In tema di agevolazioni c.d. prima casa, al fine di stabilire se un'abitazione sia di lusso e come tale esclusa da detti benefici, occorre fare riferimento alla nozione di superficie utile…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 04 dicembre 2019, n. 31617 - Al fine di stabilire se un'abitazione sia di lusso e come tale esclusa da detti benefici, occorre fare riferimento alla nozione di superficie utile complessiva di cui all'art. 6 del d.m.…
- Corte di Cassazione sentenza n. 26556 depositata il 9 settembre 2022 - In tema di imposta di registro, al fine di stabilire se un'abitazione sia di lusso e, come tale, esclusa dai benefici per l'acquisto della cd. prima casa, la superficie utile deve…
- CORTE di CASSAZIONE - Ordinanza n. 35080 depositata il 14 dicembre 2023 - In tema di imposta di registro, ipotecarie o catastali, per stabilire se un'abitazione sia di lusso e, quindi, esclusa dai benefici per l'acquisto della prima casa ai sensi del…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Le liberalità diverse dalle donazioni non sono sog
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 7442 depositata…
- Notifica nulla se il messo notificatore o l’
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5818 deposi…
- Le clausole vessatorie sono valide solo se vi è ap
La Corte di Cassazione, sezione II, con l’ordinanza n. 32731 depositata il…
- Il dipendente dimissionario non ha diritto all’ind
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 6782 depositata…
- L’indennità sostitutiva della mensa, non avendo na
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 7181 depositata…