CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2020, n. 22507 – In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la “contabilità in nero”, costituita da appunti personali dell’imprenditore o comunque da documenti non transitati nella contabilità ufficiale, rappresenta un valido elemento indiziario, dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, prescritti dall’art. 39 del d.P.R. n. 600 del 1973