CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 giugno 2020, n. 12364 – Ai fini della configurabilità del mobbing lavorativo devono ricorrere una serie di comportamenti di carattere persecutorio – illeciti o anche leciti se considerati singolarmente con intento vessatorio e deve essere l’evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente e la presenza dell’elemento soggettivo, cioè l’intento persecutorio unificante di tutti i comportamenti lesiv