CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2018, n. 16647
Tributi – Redditometro – Onere di prova dell’Ufficio – Elementi indicativi di capacità contributiva – Presunzione legale – Prova contraria a carico del contribuente
Ritenuto che
L’Agenzia delle Entrate ricorre per la cassazione della sentenza della C.T.R. del Piemonte, n. 1089/1/2016 dep. 21.9.2016, che in controversia su impugnazione di avviso di accertamento, notificato ex art. 38, commi 4, 5 e 6 del DPR n. 600/73 (cd. redditometro) per Irpef anni 2007 e 2008, ha respinto l’appello dell’Ufficio, confermando la decisione di primo grado. La CTR confermato la sentenza impugnata che “sul merito delle singole pretese tributarie … ha sostanzialmente rilevato carenze, insufficienze e superficialità dei recuperi”, rilevando che l’Ufficio avesse fondato l’accertamento su fatti genericamente indicati, intravedendo “comportamenti poco limpidi” ma arrestandosi a “gettare qua e là sospetti mai a dimostrare con prove le proprie asserzioni”.
F.F. si costituisce con controricorso.
Considerato che
1. Va esaminato prioritariamente per ragioni logiche il secondo motivo del ricorso, col quale si denuncia nullità della sentenza (art. 132 cpc e art. 36 d.lgs. 546/92), per motivazione omessa/apparente, ex art. 360 n. 4 c.p.c., che va respinto, contenendo la sentenza impugnata una motivazione sufficiente, laddove ha ritenuto indimostrati i recuperi effettuati dall’Ufficio su base presuntiva, senza una adeguata dimostrazione.
2. È invece fondato il primo motivo del ricorso, col quale si deduce violazione dell’art. 38, commi 4, 5, 6, del D.P.R. n. 600/73 e dell’art. 2697 c.c., nonché dei DD.MM. 1992, ex art. 360 n. 3 c.p.c., avendo la CTR erroneamente ritenuto gravare sull’Ufficio l’onere della prova sugli elementi indicativi di capacità contributiva – che determinano una presunzione “legale” ai sensi dell’art. 2728 cod. civ. – potendo il giudice tributario, accertata la effettività fattuale degli specifici “elementi indicatori di capacità contributiva”, valutare la prova contraria, che deve essere offerta dal contribuente, in ordine alla provenienza delle somme necessarie per mantenere il possesso dei beni indicati dalla norma (Cass. n. 8934/2018, n. 16284 del 23/7/2007; n. 17487 del 1/9/16).
3. La sentenza va conseguentemente cassata con riferimento al motivo accolto con rinvio alla CTR del Piemonte, che provvederà anche sulle spese del presente giudizio.
P.Q.M.
Accoglie il primo motivo, rigetta il secondo, cassa la sentenza con riferimento al motivo accolto, con rinvio alla CTR del Piemonte, anche per spese del presente giudizio.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 20 giugno 2019, n. 16647 - Esistenza di un rapporto lavorativo connotato dagli indici tipici della subordinazione
- Corte di Cassazione ordinanza n. 16478 depositata il 23 maggio 2022 - Al fine di vincere la presunzione nascente dall'applicazione del c.d. redditometro, la prova contraria a carico del contribuente non consiste nella mera dimostrazione della…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 19953 del 21 giugno 2022 - In tema di redditometro, in ordine alla prova contraria, per il contribuente non è sufficiente dimostrare la mera disponibilità di ulteriori redditi o il semplice transito della disponibilità…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 25 giugno 2019, n. 16964 - Accertamento fondato sul redditometro in base agli elementi indicativi di capacità contributiva - Presunzione di maggior reddito rispetto a quello dichiarato - Onere di prova contraria a carico…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 04 novembre 2021, n. 31826 - In tema di imposte sui redditi, lo stretto rapporto familiare e la composizione ristretta del gruppo sociale è sufficiente a giustificare, salva la prova contraria, la riferibilità delle…
- Legittimo l'accertamento fondato sul redditometro con onere della prova contraria a a carico del contribuente
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Le liberalità diverse dalle donazioni non sono sog
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 7442 depositata…
- Notifica nulla se il messo notificatore o l’
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5818 deposi…
- Le clausole vessatorie sono valide solo se vi è ap
La Corte di Cassazione, sezione II, con l’ordinanza n. 32731 depositata il…
- Il dipendente dimissionario non ha diritto all’ind
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 6782 depositata…
- L’indennità sostitutiva della mensa, non avendo na
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 7181 depositata…