CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 settembre 2020, n. 20466 – Qualora il datore di lavoro lasci in condizione di inattività il dipendente non solo viola l’art. 2103 cod. civ., ma lede il fondamentale diritto al lavoro, inteso soprattutto come mezzo di estrinsecazione della personalità di ciascun cittadino, nonché dell’immagine e della professionalità del dipendente, ineluttabilmente mortificate dal mancato esercizio delle prestazioni tipiche della qualifica di appartenenza