CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 agosto 2018, n. 21287
Tributi diretti – IRPEF – Accertamento – Cessione terreni – Plusvalenza – Riscossione – Cartella di pagamento
Fatti di causa
Con distinti atti di compravendita del 30.5.2000 e del 9.11.2000 D.N.P.C., in qualità di comproprietario, cedeva al Consorzio Sviluppo e Costruzioni di Bari due terreni, senza dichiarazione di plusvalenza. L’Agenzia delle Entrate, ritenuta la natura edificabile dei terreni, emetteva un avviso di accertamento di “reddito diverso” derivante dalla plusvalenza realizzata, determinando una maggiore imposta Irpef di euro 13.239 oltre interessi e sanzioni.
D.N.C. proponeva ricorso alla Commissione tributaria provinciale di Lecce che lo accoglieva con sentenza del 17.6.2008.
L’Agenzia delle Entrate proponeva appello alla Commissione tributaria regionale della Puglia che lo accoglieva con sentenza del 5.11.2014, riformando la decisione impugnata e confermando l’accertamento.
Contro la sentenza di appello il contribuente propone ricorso per cassazione sulla base di due motivi.
Successivamente deposita istanza con la quale chiede di dichiarare estinto il giudizio per intervenuta adesione alla definizione agevolata, prevista dall’art. 6 del d.l. n. 193 del 2016, convertito nella legge n. 225 del 2016, con riguardo alla cartella di pagamento relativa al debito tributario accertato con l’avviso oggetto del presente giudizio. Allega documentazione
L’Agenzia delle Entrate resiste con controricorso.
Ragioni della decisione
La richiesta del ricorrente di dichiarare l’estinzione del giudizio, avendo aderito alla definizione agevolata del carico tributario di cui alla cartella di pagamento conseguente all’avviso di accertamento oggetto de presente giudizio, manifesta la carenza di interesse del ricorrente alla prosecuzione del giudizio, con conseguente declaratoria di inammissibilità del ricorso per sopravvenuta mancanza di interesse ad agire a norma dell’art.100 cod.proc.civ. .
Si compensano le spese in ragione della natura sopravvenuta della causa di inammissibilità del ricorso.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.
Compensa le spese.
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