Corte di Cassazione ordinanza n. 19742 del 20 giugno 2022 – Non rileva che l’Amministrazione sia decaduta dal potere di accertamento in quanto, ove sia presentata, sia pure tardivamente, la dichiarazione di successione, essa non deve accertare nulla, perché è proprio il contribuente ad offrire i dati per la – corretta – liquidazione dell’imposta e se in sede di autoliquidazione quest’ultimo compie degli errori, l’Amministrazione può, anzi, deve procedere alla rettifica, notificando l’avviso di accertamento, dovendo assolversi l’obbligo tributario essere in maniera conforme alla legge. L’intervenuta decadenza non dispensa dal pagamento dell’imposta ove sia presentata volontariamente la dichiarazione di successione