CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 novembre 2018, n. 30673 – Ai fini della configurabilità del mobbing, l’elemento qualificante, che deve essere provato da chi assume di avere subito la condotta vessatoria, va ricercato non nell’illegittimità dei singoli atti, bensì nell’intento persecutorio che li unifica – Principio di autosufficienza