CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 744 depositata il 12 gennaio 2023 – Occorre tenere distinta l’ipotesi, in cui si lamenti l’omesso esame di una domanda, da quella in cui si censuri l’interpretazione che ne abbia dato il giudice del merito: nel primo caso, vertendosi in tema di violazione dell’articolo 112 c.p.c. e ponendosi un problema di natura processuale per la soluzione del quale la Corte di cassazione ha il potere-dovere di procedere all’esame diretto degli atti, onde acquisire gli elementi di giudizio necessari ai fini della pronuncia richiesta; nel secondo, invece, poiché l’interpretazione della domanda e l’individuazione del suo contenuto integrano un tipico accertamento di fatto riservato, come tale, al giudice del merito, dovendo in sede di legittimità essere compiuto solo il controllo della correttezza della motivazione che sorregge sul punto la decisione impugnata