CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 355 depositata il 7 gennaio 2019
Reati tributari – Omessa presentazione dichiarazione IVA – Evasione – Sequestro di beni immobili e somme di denaro del legale rappresentante – Successivo sgravio totale della cartella di pagamento per estinzione della società – Dissequestro dei beni e delle somme
Ritenuto in fatto
1. Con ordinanza in data 18.1.2018 (motivi depositati il 19.1.2018) il Tribunale di Modena, in accoglimento del riesame, ha revocato l’ordinanza impugnata ed ha disposto la restituzione delle somme e dei beni all’avente diritto S.V., indagato, per quel che qui interessa, del reato di cui all’art. 5 d. Lgs. 74/2000, perché, quale legale rappresentante prima ed amministratore di fatto dopo dell’E. Scarl, al fine di evadere le imposte sui redditi o sull’IVA, aveva omesso di presentare la dichiarazione IVA 2012 (operazioni imponibili per € 7.109.726,05 con evasione di IVA per € 1.000.633,72).
In sede di esecuzione, la Guardia di Finanza, non avendo rinvenuto conti correnti o beni intestati alla società, aveva proceduto al sequestro a carico di S.V. delle somme di denaro rinvenute sui due conti correnti (complessivamente € 2.058,31) e di due beni immobili, un appartamento ed un’autorimessa. Il Tribunale ha osservato che, impregiudicata ogni questione di merito in relazione alla sussistenza dei reati di cui agli art. 5 (per il quale era stata chiesta la misura cautelare) e 10 (per la quale non era stata chiesta), d. Lgs. 74/2000 ed alla loro riferibilità all’indagato, doveva essere disposto il dissequestro dei beni perché l’Agenzia delle entrate di Caserta aveva comunicato lo sgravio totale della cartella di pagamento relativa all’avviso di accertamento per l’anno d’imposta 2012.
2. Il Pubblico ministero osserva che l’annullamento della cartella esattoriale non incideva sul profitto confiscabile, poiché dovuto a motivi in diritto, e precisamente all’impossibilità di applicare retroattivamente l’art. 2945, secondo comma, cod. civ. alle società estinte in data anteriore all’entrata in vigore della novella del d. Lgs. 175/2014 (l’estinzione della società era intervenuta il 14.3.2013). Di qui la correttezza del sequestro, in virtù dell’autonomia del processo penale rispetto a quello tributario.
3. L’indagato nella memoria argomenta ampiamente a proposito dell’inammissibilità e rigetto del ricorso.
Considerato in diritto
4. Il ricorso è manifestamente infondato.
Ritiene il Collegio di dare continuità all’orientamento di questa Corte, secondo cui, in tema di reati tributari, non è possibile disporre o mantenere il sequestro funzionale all’ablazione, in caso di annullamento della cartella esattoriale da parte della commissione tributaria, con sentenza anche non definitiva, e di relativo provvedimento di “sgravio” da parte dell’Amministrazione finanziaria (Cass., Sez. 3, n. 39187/15, Lombardi Stronati, Rv. 264789). Le osservazioni del Pubblico ministero non colgono nel segno, per i limiti di cognizione del Tribunale del riesame propri della presente fase cautelare. Sta di fatto che l’Agenzia delle entrate, non solo non ha presentato ricorso per cassazione avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale, ma ha proceduto anche allo sgravio, e l’Equitalia ha provveduto alla cancellazione delle formalità pregiudizievoli, pignoramento ed ipoteca legale. Di tali circostanze il Tribunale del riesame ha tenuto conto, facendo buon governo dal principio affermato da questa Corte nella sentenza sopra riportata e successivamente ribadito nelle sentenze citate nell’ordinanza impugnata (Cass., Sez. 3, n. 19994/17, Bifulco, Rv 269763 e 26450/16, Tolio, non massimata).
Nulla per le spese trattandosi di ricorso del Pubblico ministero.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 28575 depositata il 2 luglio 2019 - Non è possibile disporre o mantenere il sequestro funzionale all'ablazione, in caso di annullamento della cartella esattoriale da parte della Commissione tributaria,…
- Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 2299 depositata il 22 gennaio 2020 - Non è possibile disporre o mantenere il sequestro funzionale all'ablazione, in caso di annullamento della cartella esattoriale da parte della commissione tributaria,…
- CORTE di CASSAZIONE - Ordinanza n. 26681 depositata il 15 settembre 2023 - In tema di controversie su atti di riscossione coattiva di entrate di natura tributaria, il discrimine tra giurisdizione tributaria e giurisdizione ordinaria va così…
- CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 15047 depositata il 21 aprile 2021 - In tema di misure cautelari reali il tribunale del riesame può procedere alla riqualificazione del sequestro preventivo di somme di denaro, trattandosi di misure…
- CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 24614 depositata il 1 settembre 2020 - In tema di reati tributari, la previsione di cui all'art. 12-bis, comma 2, d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, secondo la quale la confisca, diretta o per equivalente, non…
- In tema di sequestro preventivo a seguito degli illeciti di cui al d.lgs. n. 231 del 2001 è illegittimo il provvedimento di applicazione della misura che non contenga una, sia pur concisa, motivazione circa la ritenuta sussistenza del periculum in…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- ISA 2024 le cause di esclusione per l’anno 2
La legge istitutiva degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) ha una…
- Il diritto riconosciuto dall’uso aziendale n
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10120 depositat…
- L’indennità sostitutiva di ferie non godute
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 9009 depositata…
- Il giudice tributario è tenuto a valutare la corre
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5894 deposi…
- Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…