L’articolo 16 del D.P.R. n. 917/1986 (TUIR) prevede la detrazioni per canoni di locazione nella dichiarazione dei redditi stabilendo limiti e condizioni per il riconoscimento di tale detrazione fiscale. Il benificio fiscale va riportato nel modello 730 nel quadro E e per il modello UNICO nel quadro RP
La norma stabilisce differenti importo per la detrazione secondo la tipologia del contratto e del motivo per cui il contribuente conduttore stipula il contratto di fitto.
Il requisito necessario per poter beneficiare della detrazione affitto è costituito dalla esistenza di un contratto di locazione registrato. Inoltre l’immobile oggetto del contratto di locazione deve essere utilizzato dal conduttore come:
- abitazione principale
- studenti universitari
- lavoratori fuori sede.
Le tipologie del contratto di affitto per cui è prevista la detrazione fiscale compete per le seguenti tipologie di contratto:
- Canone libero;
- Canone convenzionale;
- Stipulati da giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni;
- Per inquilini di alloggi sociali;
- Stipulati dai lavoratori dipendenti in occasione di trasferimenti per motivi di lavoro.
Si rammenta che è prevista l’incumulabilità pertanto il contribuente ha la facoltà di scegliere quella a lui più favorevole.
Il comma 1-sexies dell’articolo 16 del TUIR prevede che qualora la detrazione spettante sia di ammontare superiore all’imposta lorda diminuita, nell’ordine, delle detrazioni di cui agli articoli 12 e 13, e’ riconosciuto un ammontare pari alla quota di detrazione che non ha trovato capienza nella predetta imposta. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze sono stabilite le modalita’ per l’attribuzione del predetto ammontare.
La detrazione affitto è ammessa anche nel caso di contratto di locazione cointestato in cui soltanto uno degli intestatari rispetti i requisiti anagrafici previsti.
Detrazione affitto per contratti di locazione per abitazione principale
Per i contribuenti titolari di contratti di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale, stipulati o rinnovati ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431, spetta una detrazione complessivamente pari a:
a) euro 300, se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71;
b) euro 150, se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non euro 30.987,41.
I documenti da controllare e conservare per beneficiare della detrazione sono il contratto di locazione registrato regolarmente e un’autocertificazione che attesti l’utilizzo della casa come abitazione principale.
Detrazione affitto per contratti a canone convenzionale
Diversamente per i contratti i locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale, stipulati o rinnovati a norma degli articoli 2, comma 3, e 4, commi 2 e 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, ( cedolare secca) spetta una detrazione complessivamente pari a:
a) 495,80 euro, se il reddito non superiora i 15.493,71 euro;
b) 247,90 euro, se il reddito è tra 15.493,72 e 30.987,41 euro.
I requisiti, per usufruire della detrazione fiscale, che il contratto di locazione stipulato o rinnovato deve essere conforme alle condizioni stabilite sulla base di accordi definiti in sede locale tra le organizzazioni della proprietà edilizia e quelle dei conduttori.
La detrazione non può essere riconosciuta, qualora il contratto:
- Sia stato stipulato/rinnovato in forma libera. In tal caso il contribuente potrebbe ricadere nella detrazione generica identificata con il codice 1;
- E’ stato stipulato con un ente pubblico.
Detrazione affitto per i contratti stipulati dai giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni
Il comma 1-ter dell’articolo 16 del TUIR prevede la detrazione fiscale per i contratti di locazione ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431, per l’unita’ immobiliare da destinare a propria abitazione principale per giovani di età compresa fra i venti e i trenta anni. Tale detrazione è riconosciuta a condizione che a stessa sia diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge. La detrazione in commento compete per i primi tre anni la detrazione di cui al comma 1-bis, lettera a) dell’articolo 16, alle condizioni ivi previste.
Riepilogando la detrazione, spetta qualora:
- stipulato un contratto di affitto per abitazione principale;
- il conduttore deve avere un età compresa tra i 20 ed i 30 anni;
- Reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro.
Detrazione affitto per lavoratori che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro
In base al comma 1-bis dell’articolo 16 del TUIR è previsto a favore, dei lavoratori dipendenti che hanno trasferito la proprio residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi, una detrazione fiscale dell’affitto sostenuto per i primi tre anni dal trasferimento.
La misura della detrazione del canone di affitto per lavoratori fuori sede è pari a:
- 991,60 euro, qualora il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non superi 15.493,71 euro;
- 495,80 euro se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) superi 15.493,71 euro ma non 30.987,41 euro.
Riepilogando i requisiti per il beneficio in parola il contribuente dovrà conservare la seguente documentazione:
- Contratto di locazione registrato;
- Contratto di lavoro dipendente, ovvero la CU/2019 attestante la qualifica di lavoratore dipendente;
- Autocertificazione nella quale si attesti la residenza, che l’immobile è utilizzato come abitazione principale e che risultano rispettate tutte le condizioni previste per beneficiare della detrazione.
Detrazione affitto per studenti universitari fuori sede
E’ previsto la detrazione fiscale anche per studenti universitari fuori sede titolari di contratto di locazione nel limite totale di 2.633 euro. La detrazione consente di recuperare il 19% dell’importo sostenuto e, quindi, un massimo di 500 euro.
Altra condizione per beneficiare della detrazione fiscale è costituita dalla distanza dal Comune di residenza dello studente. Infatti trova applicazione, soltanto se l’università presso cui lo studente è iscritto disti almeno 100 Km dal proprio Comune di residenza.
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