La Corte di Cassazione sez. civile con la sentenza n. 15394 del 09 giugno 2013 ha chiarito quali sono i limiti dell’efficacia probatoria del bilancio della cooperativa per i crediti verso i soci.
Infatti secondo gli Ermellini “il bilancio di una società approvato dalla assemblea, stante l’efficacia vincolante che – a norma dell’art. 2377 comma 1 cod.civ. – la relativa delibera riveste nei confronti di tutti i soci (anche assenti o dissenzienti, in mancanza di impugnazione), costituisce, in deroga al disposto dell’art. 2709 cod.civ., piena prova dei crediti della società (nei confronti dei soci stessi) che risultino chiaramente indicati nel bilancio approvato (cfr. Sez. 1 n. 22475/06; n. 21831/05/ Sez. L n. 8938/1997). Ma tale efficacia vincolante, e quindi probatoria, dei bilanci approvati può ravvisarsi, per l’appunto, solo in relazione ai crediti che ivi risultino chiaramente indicati.”
La vicenda nasce dal ricorso della Cooperativa sportiva M. s.c.r.l., con cui ingiungeva ad A. S., socio della stessa che aveva svolto le funzioni di Presidente sino alla nomina del successore, deliberata nella riunione assembleare del 24 aprile 1988, il pagamento della somma di lire 9.785.075 in forza di bilancio consuntivo dell’esercizio 1990 e del relativo stato di riparto approvato dall’assemblea. Proponeva opposizione avverso il decreto lo S., deducendo di avere impugnato la delibera approvativa del bilancio e contestando comunque nel merito la pretesa. La cooperativa, costituitasi, resisteva all’opposizione, precisando che la somma di lire 3.239.000 corrispondeva al valore di una enciclopedia IPSOA indebitamente trattenuta dallo S. dopo la cessazione dalle funzioni di presidente, mentre lire 4-000.000 erano dovute per indebito incasso del compenso per lo svolgimento di tali funzioni da gennaio ad aprile 1988.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE di CASSAZIONE - Ordinanza n. 20060 depositata il 13 luglio 2023 - In tema di IVA, che, anche nell'ipotesi di domanda di rimborso presentata a seguito della cessazione dell'attività, l'Amministrazione finanziaria è tenuta a verificare la…
- Corte di Cassazione, ordinanza n. 32729 depositata il 24 novembre 2023 - In caso di credito non soddisfatto verso la società di capitali cancellata dal registro delle imprese, il socio può essere obbligato a rispondere verso il creditore sociale ove…
- CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 37611 depositata il 22 dicembre 2022 - In tema di legittimazione ad agire degli ex soci di società di capitali estinta, per i rapporti facenti capo a questa ed ancora pendenti dopo la cancellazione dal registro delle…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 10 febbraio 2022, n. 4317 - La doglianza per violazione dell'art. 116 cod.proc.civ. è ammissibile solo ove si alleghi che il giudice, nel valutare una prova o, comunque, una risultanza probatoria, non abbia operato - in…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 03 maggio 2022, n. 13984 - La violazione dell'art. 116 c.p.c. è, poi, configurabile solo ove si alleghi che il giudice, nel valutare una prova o, comunque, una risultanza probatoria, non abbia operato - in assenza di…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 08 novembre 2022, n. 32820 - In tema di ricorso per cassazione, la doglianza circa la violazione dell'art. 116 c.p.c. è ammissibile solo ove si alleghi che il giudice, nel valutare una prova o, comunque, una risultanza…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- L’indennità sostitutiva di ferie non godute
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 9009 depositata…
- Il giudice tributario è tenuto a valutare la corre
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5894 deposi…
- Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…
- L’Iva detratta e stornata non costituisce elusione
L’Iva detratta e stornata non costituisce elusione, infatti il risparmio fiscale…
- Spese di sponsorizzazione sono deducibili per pres
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 6079 deposi…