
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 11855 del 12 maggio 2017 intervenendo in tema di deducibilità dei costi ed elusione fiscale ha statuito che non costituisce condotta elusiva l’affidamento di taluni servizi aziendali, pur da questa autonomamente eseguibili in economia, ad un’altra società, con la quale condivide parzialmente la medesima compagine sociale, atteso che tale circostanza non costituisce un elemento espressivo di un ipotetico disegno elusivo. Inoltre ha affermato che “secondo la consolidata dottrina le spese notarili sono accessorie al costo d’acquisto del bene, configurandosi quali oneri accessori che accrescono il costo stesso, a norma dell’art. 110, lett. a, Tuir.”
La vicenda ha visto protagonista una società che a seguito di un controllo fiscale riceveva un avviso di accertamento per rettifica dei costi inerenti l’acquisto di beni ammortizzabili che la contribuente aveva dedotto integralmente nell’esercizio in cui erano state sostenute. Inoltre l’Agenzia delle Entrate rettificava il reddito imponibile anche per la presunta elusione di una serie di costi e oneri.
La società contribuente avverso l’atto impositivo proponeva ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale, i cui giudici accolsero parzialmente le doglianze della ricorrente. La società propose appello avverso la decisione dei giudici di prime cure innanzi alla Commissione Tributaria Regionale. I giudici di appello accolsero le motivazioni della contribuente.
L’Amministrazione finanziaria proponeva ricorso in cassazione avverso la sentenza dei giudici distrettuali, fondato su quattro motivi.
Gli Ermellini, accolgono il ricorso dell’Agenzia delle Entrate limitatamente al primo e secondo motivo relativamente alla imputazione delle spese notarili e quelle accessorie che vanno ad accrescere il costo di acquisto dei macchinari.
I giudic di legittimità, invece, ritengono infondati il terzo e quarto motivo. Per la Corte conformemente ai suoi precedenti ha ritenuto che in materia di abuso di diritto, nelle more della codificazione positiva di cui all’art. 10-bis dello Statuto del contribuente, costituisce condotta abusiva l’operazione economica che abbia quale suo elemento predominante e assorbente lo scopo di eludere.
I giudici del palazzaccio precisano che “costituisce condotta abusiva l’operazione economica che abbia quale suo elemento predominante ed assorbente lo scopo elusivo del fisco, sicché il divieto di siffatte operazioni non opera ove esse possano spiegarsi altrimenti che con il mero conseguimento di risparmi di imposta; la prova del disegno elusivo, nonché delle modalità di manipolazione e di alterazione degli schemi negoziali classici, considerati come irragionevoli in una normale logica di mercato ed utilizzati solo per pervenire a quel risultato fiscale, incombe sull’Amministrazione finanziaria (Cass., n. 21390 del 30.11.2012).”
Per la Corte Suprema, alla luce del principio sopra indicato, hanno ritenuto che l’Agenzia delle entrate, nella fattispecie, non ha allegato significativi elementi di valutazione espressivi del disegno elusivo che la società avrebbe perseguito nel conferire i suddetti lavori all’altra impresa, non essendo qualificabile come tale l’identità di parte dei soci delle due società. Invero, ai fini dell’inerenza rileva la strumentalità all’attività sociale, mentre l’antieconomicità dell’operazione contestata non è stata adeguatamente prospettata.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE di CASSAZIONE - Sentenza n. 6772 depositata il 7 marzo 2023 - In tema di onere probatorio gravante in giudizio sull'amministrazione finanziaria in ordine alle violazioni contestate al contribuente, per le quali non vi siano presunzioni legali che…
- Corte di Cassazione, ordinanza n. 8956 depositata il 30 marzo 2023 - In tema di onere probatorio gravante in giudizio sull'amministrazione finanziaria in ordine alle violazioni contestate al contribuente, per le quali non vi siano presunzioni legali…
- CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, - Sentenza n. 39126 depositata il 18 ottobre 2022 - In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro per valutare la responsabilità del committente, in caso di infortunio, occorre verificare in concreto…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 24 ottobre 2019, n. 27352 - In tema di società di comodo, l'art. 30 della l. n. 724 del 1994, al comma 1, prevede una presunzione legale relativa, in base alla quale una società si considera "non operativa" se la somma…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 24 agosto 2021, n. 23399 - La detta condotta elusiva non potrà comunque ravvisarsi nella mera scelta di un'operazione fiscalmente più vantaggiosa, laddove sia lo stesso ordinamento tributario a prevedere tale facoltà, a…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 1 depositata il 4 gennaio 2022 - La condotta elusiva è configurabile, dunque, ad ogni operazione economica realizzata attraverso l'uso distorto, pur se non contrastante con alcuna specifica disposizione normativa, di…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Processo tributario: In tema di accertamento delle
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 33399 depositata il 30 novembre…
- L’anatocismo è dimostrabile anche con la sol
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 33159 depositata il 29 novembre 2023,…
- Avverso l’accertamento mediante il redditome
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 31844 depositata il 15 novembre…
- Si è in presenza di appalti endoaziendali illeciti
Si è in presenza di appalti endoaziendali illeciti ogni qualvolta l’appaltatore…
- Per il provvedimento di sequestro preventivo di cu
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 47640 depositata il…