Con l’ordinanza n. 8011 del 2013 la Corte di Cassazione ha statuito che la presenza di regolari fatture e in presenza di pagamenti avvenuti regolarmente non sono elementi sufficienti a dimostrare l’esclusione della frode carosello o la buona fede del soggetto acquirente.
L’Agenzia delle Entrate aveva contestato ad un contribuente la registrazione di fatture acquisto per operazioni inesistenti emesse, secondo l’Agenzia, da una società cartiera. Il contribuente ricorrendo alla Commisione Tributaria di 1° aveva ottenuto una sentenza a lui favorevole l?Agenzia ricorreva alla Commissione Tributaria Regionale ed anche in questa sede la Commissione confermava l’annullamento dell’avviso di accertamento.
L’Agenzia ricorreva in Cassazione. I giudici della Suprema Corte nel preambolo affermavano che l’ipotesi del “coinvolgimento dell’acquirente nelle ‘frodi carosello’, poste in essere dal fornitore” non può essere escluso solo alla luce della “sussistenza degli elementi oggettivi della cessione”, ossia “consegna della merce e pagamento del prezzo”, e che, comunque, “l’onere di provare (oltre alla frode del cedente, anche) la connivenza del cessionario nella frode del cedente grava” sull’Amministrazione finanziaria, che può poggiare le proprie contestazioni anche su “risultanze di fatto attinenti alle caratteristiche del cedente che il cessionario potesse (e quindi dovesse) rilevare, con l’accortezza e diligenza doverose nell’esercizio dell’attività imprenditoriale”.
Pertanto gli Ermellini ritengono incompleto la costatazione, fatte dai Giudici della Commissione Tributaria, in quanto “le quattro fatture riguardano merci effettivamente giunte a destinazione, i documenti sono stati regolarmente annotati sulle scritture contabili e pagate con assegni, i primi tre, e con bonifico, l’ultimo, per cui non si riferiscono a operazioni inesistenti i cui costi sarebbero stati indeducibili”. Ma questo passaggio, sottolineano i giudici di Cassazione, non può affatto sciogliere il nodo gordiano, ossia “natura di ‘cartiera’ della società che aveva emesso le fatture” e “consapevolezza” della società – finita nel mirino del Fisco – “in ordine a tale natura”.
Pertanto i giudici della Cassazione cassano la sentenza della Commissione Tributaria Regionale e la rinviano ad altra sezione della Regionale affinchè provveda a riesaminare la vicenda anche alla luce della nuova normativa in materia della deducibilità.
Per consultare la sentenza ed altra documentazione vai alla pagina sentenze tributarie
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- Corte di Giustizia dell'Unione Europea, prima sezione, sentenza dell' 11 gennaio 2024 causa C‑537/22 - La direttiva 2006/112 deve essere interpretata nel senso che essa osta, qualora l’amministrazione tributaria intenda negare a un soggetto passivo il…
- Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 1700 depositata il 20 febbraio 2023 - In forza dell’articolo 57, paragrafo 6, della direttiva 2014/24, un operatore economico che sia interessato, in particolare, da uno dei motivi di esclusione…
- Corte di Giustizia UE, sez. V, sentenza 24 novembre 2022, C-596/21 - Gli articoli 167 e 168 della direttiva 2006/112, letti alla luce del principio del divieto di frode, devono essere interpretati nel senso che al secondo acquirente di beni può essere…
- CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE - Sentenza 18 marzo 2021, n. C-48/20 - L’articolo 203 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006 ed i principi di proporzionalità e di neutralità dell'IVA ostano a una normativa nazionale che, a seguito…
- CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE - Sentenza 18 marzo 2021, n. C-48/20 - I principi di proporzionalità e di neutralità dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) ostano a una normativa nazionale che, a seguito dell’avvio di un procedimento di verifica fiscale, non…
- CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, ordinanza n. 5396 depositata il 29 febbraio 2024 - In tema di IVA, il diritto del contribuente alla relativa detrazione costituisce principio fondamentale del sistema comune europeo e non è suscettibile, in…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Bancarotta fraudolente distrattiva è esclusa se vi
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 14421 depositata il 9…
- Per i crediti di imposta di Industria 4.0 e Ricerc
L’articolo 6 del d.l. n. 39 del 2024 ha disposto, per poter usufruire del…
- E’ onere del notificante la verifica della c
E’ onere del notificante la verifica della correttezza dell’indirizzo del destin…
- E’ escluso l’applicazione dell’a
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 9759 deposi…
- Alla parte autodifesasi in quanto avvocato vanno l
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 7356 depositata il 19…