INAIL – Comunicato 15 maggio 2021
Online il documento tecnico operativo per le vaccinazioni anti-Covid in azienda
La nuova pubblicazione, elaborata dall’Inail insieme ai Ministeri del Lavoro e della Salute, alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e alla struttura di supporto alle attività del commissario straordinario per l’emergenza, fornisce criteri di tipo quantitativo e qualitativo per definire le priorità della somministrazione nei luoghi di lavoro
A poco più di un mese dalla sottoscrizione del protocollo tra istituzioni e parti sociali per l’attivazione di punti di vaccinazione nei luoghi di lavoro, è online un nuovo documento tecnico, elaborato dall’Inail insieme ai Ministeri del Lavoro e della Salute, alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e alla struttura di supporto alle attività del commissario straordinario per l’emergenza, che fornisce indicazioni operative per la somministrazione dei vaccini anti-Covid in azienda, utili anche a sciogliere alcuni dubbi emersi nelle ultime settimane.
I piani devono essere inviati alle Asl di riferimento. Il documento ribadisce, innanzitutto, che la vaccinazione anti-Covid in azienda rappresenta un’iniziativa di sanità pubblica, la cui responsabilità generale e supervisione rimane in capo al Servizio sanitario regionale, e che l’intera campagna vaccinale viene attuata secondo principi di priorità finalizzati alla tutela delle persone più vulnerabili al virus per età e/o stato di salute o per rischio di esposizione al contagio. Compatibilmente con la disponibilità di vaccini, la somministrazione nei luoghi di lavoro può iniziare in concomitanza con l’avvio della vaccinazione degli under 60. I piani aziendali di adesione, in particolare, devono essere inviati alle aziende sanitarie di riferimento, in coerenza con le indicazioni ad interim approvate lo scorso 8 aprile dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Criteri quantitativi e qualitativi. Sulla base di specifici quesiti delle Regioni sono stati elaborati criteri quantitativi e qualitativi che permetteranno loro di valutare le priorità per i piani aziendali sulla base della disponibilità dei vaccini. Il criterio quantitativo, privilegiando la capacità di vaccinare numeri consistenti di lavoratori, sia nell’ottica dell’efficienza e velocizzazione della campagna vaccinale sia in quella della solidarietà, consentirà l’accesso alla vaccinazione a lavoratori di aziende differenti operanti nel medesimo sito produttivo o nello stesso territorio. Tale criterio tende a facilitare l’accesso di piccole aziende, anche con differenti profili di rischiosità, che più difficilmente potrebbero organizzare punti vaccinali autonomi, semplificando inoltre l’organizzazione della campagna.
Le attività suddivise in tre macro-gruppi per classe di priorità. Il nuovo documento tecnico fornisce anche alcuni criteri qualitativi utili a definire le priorità, nel rispetto del principio di tutela dei lavoratori a maggior rischio di contagio da Sars-CoV-2. I diversi settori di attività, in particolare, sono suddivisi in tre macro-gruppi sulla base della classificazione del rischio, secondo i parametri di esposizione, prossimità e aggregazione contenuti nel documento tecnico dell’Inail approvato dal Comitato tecnico scientifico il 9 aprile 2020, insieme ai dati delle denunce di infortunio da Covid-19 analizzati per incidenza nei diversi settori produttivi. Nelle tre tabelle, articolate in ordine alfanumerico per codice Ateco, sono inoltre evidenziati alcuni settori già vaccinati o in corso di vaccinazione, come quelli degli operatori sanitari, dell’istruzione, delle forze dell’ordine e della difesa. Le Regioni potranno valutare ulteriormente i piani anche sulla base del contesto produttivo territoriale e dell’analisi epidemiologica dei focolai osservati in oltre un anno di pandemia.
Nei settori più a rischio oltre 6,8 milioni di lavoratori non immunizzati. Nei 27 settori considerati più a rischio sono impiegati oltre 11 milioni e mezzo di lavoratori. Quelli già vaccinati, in parte o totalmente, sono circa 4,7 milioni, mentre più di 6,8 milioni devono ancora essere immunizzati. Circa due milioni sono impiegati nel commercio al dettaglio, un settore con rischio prioritario soprattutto nell’ambito alimentare e nei centri commerciali. Poco meno di 1,2 milioni lavorano nei servizi di ristorazione, più di 600mila nel trasporto (terrestre, marittimo e aereo), 460mila nei servizi per edifici e paesaggi, settore eterogeneo in parte già vaccinato per l’attività prestata in ambito sanitario e nelle Rsa, e altrettanti nelle industrie alimentari. Come precisato nel documento, l’aggregazione in macro-settori produttivi può comprendere sub-settori a rischio differente, anche in considerazione dell’utilizzo dello smart working e del contatto con il pubblico, e ignorare alcune specificità di contesto rilevate con l’analisi territoriale dei dati epidemiologici.
L’adesione può avvenire singolarmente o in forma aggregata. Nella nuova pubblicazione è riprodotto anche il modulo che deve essere utilizzato per la presentazione del piano di vaccinazione aziendale, al quale possono aderire più imprese. Come previsto dal protocollo dello scorso 6 aprile, infatti, i datori di lavoro possono aderire alla campagna vaccinale singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratori occupati. In alternativa alla modalità della vaccinazione diretta, è prevista inoltre la possibilità di stipulare, anche tramite le associazioni di categoria di riferimento o nell’ambito della bilateralità, specifiche convenzioni con strutture sanitarie private in possesso dei requisiti per la vaccinazione. In entrambi i casi i costi sono a carico delle aziende, fatta eccezione per la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la loro somministrazione (siringhe/aghi) e degli strumenti formativi e per la registrazione delle vaccinazioni, che è assicurata dal Servizio sanitario regionale.
Allegato
Documento tecnico operativo per l’avvio delle vaccinazioni in attuazione delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-COV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome l’8 aprile 2021
In riferimento al documento “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARSCoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro”, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione dell’8 aprile 2021 e trasmesso con nota circolare interministeriale 0015126 del 12 aprile 2021, con il presente documento tecnico si intende fornire elementi utili al riscontro dei quesiti posti dalla Conferenza stessa in merito a:
- definire “puntualmente a partire da quale fase della campagna di vaccinazione (fascia di età) si possa avviare la vaccinazione per le attività economiche e produttive”;
- definire “altresì quali siano le priorità cui le Regioni devono attenersi: poiché il documento di cui trattasi non indica elementi quantitativi e qualitativi di riferimento ed è pertanto molto probabile che numerosissimi soggetti richiedano alle Regioni di poter avviare attività vaccinali in contesti lavorativi, è imprescindibile che vengano definiti elementi quantitativi (es. numerosità lavoratori/lavoratrici) e qualitativi (es. i settori produttivi a maggior rischio) per evitare che le scelte che ogni regione dovrà fare in relazione alla disponibilità di vaccini possano apparire arbitrarie”.
Relativamente al primo quesito, ferma restando l’indicazione di completare la vaccinazione dei gruppi target per fascia di età e fragilità, previsti dal piano nazionale del Ministero della Salute, approvato con decreto 12 marzo 2021, come richiamata nell’Ordinanza del Commissario Straordinario per l’emergenza COVID-19 n. 6 del 9 aprile 2021, la campagna vaccinale nei luoghi di lavoro potrà avere inizio, compatibilmente con la disponibilità dei vaccini, in concomitanza con l’avvio della vaccinazione dei soggetti di età inferiore a 60 anni. I piani aziendali di adesione saranno inviati alle Aziende sanitarie di riferimento, in coerenza con le Indicazioni ad interim sopra menzionate approvate in data 8 aprile (All.1).
Relativamente al quesito di cui al punto 2, va ricordato che l’intera campagna vaccinale viene attuata secondo principi di priorità finalizzati alla tutela delle persone più vulnerabili al COVID-19 per età e/o stato di salute o per rischio di esposizione al contagio.
Relativamente alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 effettuata in ambiente di lavoro, è opportuno ricordare quanto già richiamato in premessa delle citate Indicazioni ad interim e cioè che essa rappresenta innanzitutto un’iniziativa di sanità pubblica;
pertanto la responsabilità generale e la supervisione dell’intero processo rimane in capo al Servizio Sanitario regionale, per il tramite dell’Azienda sanitaria di riferimento.
La vaccinazione nei luoghi di lavoro, con la messa a disposizione di personale, materiali e infrastrutture necessarie, concorre al più celere raggiungimento dell’obiettivo della campagna, ovvero vaccinare tutta la popolazione nel minor tempo possibile, secondo principi di efficienza, efficacia e sicurezza, in coerenza con il piano vaccinale nazionale vigente.
Relativamente al criterio quantitativo richiamato nel quesito, si rileva che iniziative atte a permettere la vaccinazione a numeri consistenti di popolazioni lavorative rappresentano un punto qualificante sia in un’ottica di efficienza dell’attuazione della campagna vaccinale che di coinvolgimento e solidarietà di più aziende operanti, ad esempio, in uno stesso sito produttivo e/o su base territoriale. Tali iniziative da un lato facilitano l’accesso di piccole aziende, anche con differenti profili di rischiosità, che più difficilmente potrebbero organizzare punti vaccinali autonomi, e dall’altro semplificano l’organizzazione stessa anche nell’ottica di velocizzare la campagna.
Relativamente al quesito sui criteri qualitativi utili a definire le priorità per l’implementazione delle vaccinazioni nei luoghi di lavoro, si richiamano quattro ambiti valutativi disponibili secondo il principio di tutela di chi è a maggior rischio di contagio da SARS-CoV-2:
- la classificazione del rischio secondo i parametri di esposizione, prossimità e aggregazione di cui al Documento tecnico dell’INAIL approvato dal CTS il 9 aprile 2020 e utilizzato per la valutazione del rischio negli ambienti di lavoro secondo la classificazione ATECO (NOTA 1), anche in relazione all’adozione/rilascio delle misure di mitigazione e contenimento;
- i dati del monitoraggio delle denunce di infortunio da COVID-19, aggiornate periodicamente dall’INAIL e disponibili fino al 31 marzo 2021;
III. i dati del monitoraggio epidemiologico, con particolare riferimento all’analisi dei focolai nei contesti produttivi rilevati territorialmente dalle Regioni e Province autonome;
- le evidenze scientifiche disponibili in tema di rischio di contagio nei contesti lavorativi, come documentate dalla letteratura scientifica di riferimento.
Fermo restando le analisi specifiche del tessuto produttivo delle singole Regioni e Province autonome e dei dati in loro possesso di cui al punto III, che possono utilmente integrare contesti territoriali più specifici anche nell’ottica del tessuto produttivo, viene di seguito offerta un’analisi di classificazione dei diversi settori lavorativi identificati sulla base della classificazione ATECO con un livello di dettaglio alla seconda cifra.
A tal fine vengono considerati, in maniera integrata, sia l’analisi della richiamata classificazione del rischio INAIL (punto I), nonché i dati assicurativi relativi alle denunce di infortunio da COVID-19 pervenute all’INAIL alla data del 31 marzo 2021 (punto II) che ammontano a 165.528.
Tale analisi combinata del rischio tiene conto, oltre che del modello che ha dimostrato la sua coerenza con i dati assicurativi, anche dell’opportunità di mitigare alcuni limiti dei due sistemi di valutazione. I dati assicurativi, infatti, scontano il limite di una possibile sottostima del dato specifico in alcuni settori non ricompresi nell’assicurazione obbligatoria o oggetto di misure di mitigazione/contenimento della diffusione virale.
D’altra parte, la classificazione del rischio di cui al richiamato documento tecnico, nell’obiettivo di ricomprendere tutti i settori produttivi, ha il limite dell’eterogeneità in alcuni casi che possono ricomprendere sub-settori a rischio differente, anche in considerazione dell’utilizzo dello smart working e del contatto con il pubblico. Di tali elementi si è tenuto conto con specifiche note e privilegiando l’attribuzione del rischio indipendentemente se allo stato attuale trattasi di attività in parte o totalmente sospese.
Le tabelle articolate per i diversi settori in ordine alfanumerico secondo la classificazione ATECO e organizzati in tre macro-gruppi (1, 2 e 3 secondo l’ordine di priorità), contengono altresì alcuni settori evidenziati come quelli degli operatori sanitari, dell’istruzione, delle forze dell’ordine e della difesa, già vaccinati o in corso di vaccinazione. Va precisato che in alcuni settori ATECO e specificatamente nel settore O.84 “Amministrazione Pubblica e Difesa”, la vaccinazione è in corso o già effettuata solo per alcune sub categorie più a rischio, come le forze dell’ordine, mentre una parte consistente è decisamente a minor rischio, lavorando ancora oggi prevalentemente in smart working.
Va altresì tenuto in considerazione che l’aggregazione in macro-settori produttivi, quantunque analitica in circa 90 gruppi, può non evidenziare alcune specificità di contesto che possono emergere con l’analisi territoriale dei dati epidemiologici, relativamente ai focolai e allo specifico tessuto produttivo; come già richiamato nelle indicazioni ad interim specifiche, l’implementazione potrà quindi essere contestualizzata territorialmente.
Circa il criterio di priorità per la somministrazione della vaccinazione, in caso di centri vaccinali straordinari a cui affluiscano numeri elevati di lavoratrici e lavoratori anche provenienti da aziende differenti, nella somministrazione potranno essere considerate esigenze organizzative in ottica di efficienza, ispirandosi ad ogni buon fine, al principio di priorità generale rispetto al rischio (ad es. lavoratori a contatto con il pubblico o che operano sul territorio, rispetto a lavoratori prevalentemente in smart working, oppure privilegiando lavoratori fragili ai sensi dell’art. 83 della Legge 77/2020, qualora non ancora vaccinati).
—
Note:
(1) Attività economiche
Tabella 1 – Classe di priorità 1 per settore ATECO in ordine di codice alfanumerico
Codice | Descrizione Divisioni ATECO 2007 | Occupati RFL 2019, ISTAT | CLASSE DI PRIORITÀ |
---|---|---|---|
C.10 | INDUSTRIE ALIMENTARI | 459.570 | 1 |
C.15 | FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI | 129.990 | 1 |
C.18 | STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI | 86.530 | 1 |
C.32 | ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE | 156.600 | 1 |
E.37 | GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE | 21.780 | 1 |
E.38 | ATTIVITÀ DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI; RECUPERO DEI MATERIALI | 174.200 | 1 |
G.47 | COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI) (1) | 2.045.850 | 1 |
H.49 | TRASPORTO TERRESTRE E TRASPORTO MEDIANTE CONDOTTE | 565.440 | 1 |
H.50 | TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D’ACQUA | 40.640 | 1 |
H.51 | TRASPORTO AEREO | 29.890 | 1 |
H.53 | SERVIZI POSTALI E ATTIVITÀ DI CORRIERE | 194.190 | 1 |
I.55 | ALLOGGIO | 288.200 | 1 |
I.56 | ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE | 1.191.990 | 1 |
J.59 | ATTIVITÀ DI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA, DI VIDEO E DI PROGRAMMI TELEVISIVI, DI REGISTRAZIONI MUSICALI E SONORE | 43.440 | 1 |
J.60 | ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE E TRASMISSIONE | 19.320 | 1 |
N.79 | ATTIVITÀ DEI SERVIZI DELLE AGENZIE DI VIAGGIO, DEI TOUR OPERATOR E SERVIZI DI PRENOTAZIONE E ATTIVITÀ CONNESSE | 72.510 | 1 |
N.80 | SERVIZI DI VIGILANZA E INVESTIGAZIONE | 108.270 | 1 |
N.81 | ATTIVITÀ DI SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO (2) | 464.500 | 1 |
O.84 | AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA (3) | 1.242.610 | 1 |
P.85 | ISTRUZIONE (4) | 1.589.450 | 1 |
Q.86 | ASSISTENZA SANITARIA (4) | 1.328.000 | 1 |
Q.87 | SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE (4) | 316.870 | 1 |
Q.88 | ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE (4) | 277.380 | 1 |
R.90 | ATTIVITÀ CREATIVE, ARTISTICHE E DI INTRATTENIMENTO | 92.780 | 1 |
R.92 | ATTIVITÀ RIGUARDANTI LE LOTTERIE, LE SCOMMESSE, LE CASE DA GIOCO | 28.920 | 1 |
R.93 | ATTIVITÀ SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DI DIVERTIMENTO | 145.470 | 1 |
S.96 | ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI PER LA PERSONA | 479.570 | 1 |
TOTALE settori da vaccinare | 6.839.650 | ||
TOTALE settori già vaccinati, in parte o totalmente | 4.754.310 |
(1) Settore ampio con rischio prioritario nell’ambito del settore alimentare e nei centri commerciali.
(2) Settore eterogeneo in parte già vaccinato nell’ambito dei servizi prestati nel settore sanitario e delle RSA.
(3) Settore eterogeno anche con diversa distribuzione del rischio e parzialmente già oggetto di vaccinazione. Nel valutare le priorità della rimanente popolazione lavorativa da vaccinare, si dovrà tenere in considerazione se il lavoro avviene non a contatto col pubblico, ovvero prevalentemente in modalità smart working.
(4) Settore già oggetto di vaccinazione.
Tabella 2 – Classe di priorità 2 per settore ATECO in ordine di codice alfanumerico
Codice | Descrizione Divisioni ATECO 2007 | Occupati RFL 2019, ISTAT | CLASSE DI PRIORITÀ |
---|---|---|---|
A.01 | COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA E SERVIZI CONNESSI (5) | 835.190 | 2 |
A.03 | PESCA E ACQUACOLTURA | 18.880 | 2 |
B.06 | ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO E DI GAS NATURALE | 7.040 | 2 |
C.11 | INDUSTRIA DELLE BEVANDE | 44.540 | 2 |
C.13 | INDUSTRIE TESSILI | 106.840 | 2 |
C.20 | FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI | 142.140 | 2 |
C.21 | FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI | 101.120 | 2 |
C.33 | RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE | 177.130 | 2 |
E.36 | RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA | 37.670 | 2 |
E.39 | ATTIVITÀ DI RISANAMENTO E ALTRI SERVIZI DI GESTIONE DEI RIFIUTI | 9.140 | 2 |
F.41 | COSTRUZIONE DI EDIFICI | 420.140 | 2 |
F.43 | LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI | 832.870 | 2 |
G.45 | COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI | 416.510 | 2 |
G.46 | COMMERCIO ALL’INGROSSO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI) | 824.150 | 2 |
H.52 | MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO AI TRASPORTI | 312.580 | 2 |
J.58 | ATTIVITÀ EDITORIALI | 62.350 | 2 |
J.61 | TELECOMUNICAZIONI | 108.750 | 2 |
J.63 | ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI | 55.220 | 2 |
K.64 | ATTIVITÀ DI SERVIZI FINANZIARI (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE) (6) | 388.030 | 2 |
K.66 | ATTIVITÀ AUSILIARIE DEI SERVIZI FINANZIARI E DELLE ATTIVITÀ ASSICURATIVE | 136.250 | 2 |
M.70 | ATTIVITÀ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE (6) | 110.970 | 2 |
M.74 | ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE (6) | 195.700 | 2 |
N.77 | ATTIVITÀ DI NOLEGGIO E LEASING OPERATIVO | 48.040 | 2 |
N.78 | ATTIVITÀ DI RICERCA, SELEZIONE, FORNITURA DI PERSONALE (6) | 108.730 | 2 |
N.82 | ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D’UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE (6) | 225.860 | 2 |
R.91 | ATTIVITÀ DI BIBLIOTECHE, ARCHIVI, MUSEI ED ALTRE ATTIVITÀ CULTURALI | 51.020 | 2 |
S.94 | ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE (7) | 177.760 | 2 |
T.97 | ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO (8) | 733.340 | 2 |
TOTALE settori da vaccinare | 5.954.620 | ||
TOTALE settori già vaccinati, in parte o totalmente | 733.340 |
(5) Settore eterogeno di rischio con particolari criticità prevalentemente in aziende che impiegano lavoratori stagionali.
(6) Settore eterogeno con alte percentuali di attività svolte in smart working.
(7) Settore eterogeno. L’attribuzione alla classe di rischio è prevalentemente dovuta al settore S.94.91 – Attività di organizzazioni religiose nell’esercizio del culto.
(8) Settore eterogeno anche per tipologia di rischio, in parte già vaccinato (es. assistenti familiari).
Tabella 3 – Classe di priorità 3 per settore ATECO in ordine di codice alfanumerico
Codice | Descrizione Divisioni ATECO 2007 | Occupati RFL 2019, ISTAT | CLASSE DI PRIORITÀ |
---|---|---|---|
A.02 | SILVICOLTURA ED UTILIZZO DI AREE FORESTALI | 54.710 | 3 |
B.07 | ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI | 410 | 3 |
B.08 | ALTRE ATTIVITÀ DI ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE | 12.790 | 3 |
B.09 | ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL’ESTRAZIONE | 4.500 | 3 |
C.12 | INDUSTRIA DEL TABACCO | 5.030 | 3 |
C.14 | CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA | 190.890 | 3 |
C.16 | INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO | 117.050 | 3 |
C.17 | FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA | 89.140 | 3 |
C.19 | FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO | 22.130 | 3 |
C.22 | FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE | 174.480 | 3 |
C.23 | FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI | 184.710 | 3 |
C.24 | METALLURGIA | 188.210 | 3 |
C.25 | FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE) | 576.630 | 3 |
C.26 | FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI | 133.590 | 3 |
C.27 | FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE | 200.210 | 3 |
C.28 | FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA | 544.290 | 3 |
C.29 | FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI | 216.820 | 3 |
C.30 | FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO | 130.270 | 3 |
C.31 | FABBRICAZIONE DI MOBILI | 143.510 | 3 |
D.35 | FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA | 114.150 | 3 |
F.42 | INGEGNERIA CIVILE | 86.360 | 3 |
J.62 | PRODUZIONE DI SOFTWARE, CONSULENZA INFORMATICA E ATTIVITÀ CONNESSE | 329.030 | 3 |
K.65 | ASSICURAZIONI, RIASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE) | 111.310 | 3 |
L.68 | ATTIVITÀ IMMOBILIARI | 164.030 | 3 |
M.69 | ATTIVITÀ LEGALI E CONTABILITÀ | 645.680 | 3 |
M.71 | ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D’INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE | 397.660 | 3 |
M.72 | RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO | 65.040 | 3 |
M.73 | PUBBLICITÀ E RICERCHE DI MERCATO | 78.110 | 3 |
M.75 | SERVIZI VETERINARI | 23.290 | 3 |
S.95 | RIPARAZIONE DI COMPUTER E DI BENI PER USO PERSONALE E PER LA CASA | 54.300 | 3 |
T.98 | PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE | 5.570 | 3 |
T.99 | ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI | 14.050 | 3 |
TOTALE settori da vaccinare | 5.077.950 |
Biliografia e normativa di riferimento
- Comitato Tecnico Scientifico (CTS). Verbale n. 49. 9 aprile 2020
- Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro. 8 aprile 2021
- Iavicoli S, Boccuni F, Buresti G, Gagliardi D, Persechino B, Valenti A, Rondinone BM. Risk assessment at work and prevention strategies on COVID-19 in Italy. PLoS ONE 2021; 16(3): e0248874
- INAIL. Documento tecnico su possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione. Aprile 2020
- INAIL. Scheda nazionale infortuni sul lavoro da Covid-19 n. 15. Aprile 2021
- ISTAT. Rilevazione Forze Lavoro, Anno 2020.
- Marinaccio A, Boccuni F, Rondinone BM, Brusco A, D’Amario S, Iavicoli S. Occupational factors in the COVID-19 pandemic in Italy: compensation claims applications support establishing an occupational surveillance system. Occupational and Environmental Medicine 2020; 0:1-4
- Marziano V, Guzzetta G, Rondinone BM, Boccuni F, Riccardo F, Bella A, Poletti P, Trentini F, Pezzotti P, Brusaferro S, Rezza G, Iavicoli S, Ajelli M, Merler S. Retrospective analysis of the Italian exit strategy from COVID-19 lockdown. PNAS 2021; 118 (4): e 2019617118
- Ordinanza n.6/2021 del Commissario Straordinario per l’emergenza COVID-19 del 9 aprile 2021
- Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro. 6 aprile 2021
Allegato 1
PIANO AZIENDALE DI ADESIONE ALLA CAMPAGNA VACCINALE ANTI COVID-19
Alla ASL ________________________________
Denominazione azienda | ||
Codice ATECO | ||
Legale rappresentante | ||
Sede legale | ||
Sede Unità Produttiva | ||
Recapito telefonico email | ||
PEC | ||
Associazione di categoria | ||
P.IVA / C.F. | ||
Tot lavoratori in organico c/o la/le Unità produttive | ||
Medico responsabile della seduta vaccinale | ||
Ordine appartenenza a n. di iscrizione | ||
Recapito telefonico email | ||
Aziende aderenti al presente piano vaccinale | Azienda (denominazione e codice ATECO) ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ | N. vaccini richiesti ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ |
I sottoscritti ______________________________________________ (Legale rappresentante)
e ___________________________________ (Medico responsabile della seduta vaccinale)
responsabilmente dichiarano di voler aderire alla campagna vaccinale anti-COVID-19 nei luoghi di lavoro e di rispettare, per gli aspetti di propria competenza, quanto previsto dalle “Indicazioni ad Interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro” dell’8 aprile 2021.
In particolare, il Medico responsabile della seduta vaccinale dichiara che la somministrazione del vaccino avverrà in uno spazio idoneo alla somministrazione del vaccino sito in ______________________________________________________ (comune e provincia)_______________________________________________________________(indirizzo)[*], in grado di garantire l’accesso scaglionato e la permanenza post-vaccinazione, individuato in:
[…] ambulatorio/infermeria […] ambiente esterno appositamente allestito
[…] ambulatorio mobile […] ambiente interno appositamente allestito
[…] Altro (ad es. HUB aziendali):______________________________________________________
__________________________________________________________________________________
[…] HUB/CVP ULSS (come già concordato con la ASL di riferimento)
Eventuale ritiro dei vaccini avverrà presso la ASL: _____________________________________
Il Medico responsabile della seduta vaccinale dichiara che in azienda sono garantite le precauzioni per la conservazione dei vaccini. Dichiara altresì che i vaccini saranno destinati esclusivamente al personale delle aziende aderenti al presente piano così come elencate nella tabella della pagina precedente.
Il Legale rappresentante (o suo delegato) Il Medico responsabile della seduta vaccinale
__________________________________________ _______________________________________
[*] in caso di più sedi all’interno della stessa AULSS indicare la sede principale; se sedi afferenti a diverse AULSS,
compilare un modulo per ciascuna sede
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