INAIL – Comunicato 23 novembre 2020
Covid-19, pubblicata la nota tecnica sull’esecuzione dei test diagnostici negli studi di pediatri e medici di famiglia
Realizzata congiuntamente da Ministero della Salute, Istituto superiore di sanità, Inail e Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, fornisce gli elementi essenziali per lo svolgimento in sicurezza dei test rapidi antigenici che saranno effettuati presso gli studi medici o le strutture individuate come idonee in collaborazione con le autorità locali sanitarie e civili
Covid-19, pubblicata la nota tecnica sull’esecuzione dei test diagnostici negli studi di pediatri e medici di famiglia
ll rapido peggioramento della situazione epidemiologica a livello nazionale e i segnali di criticità dei servizi territoriali di numerose regioni e province autonome rendono necessaria l’implementazione della rete territoriale di sorveglianza e diagnostica per Covid-19, al fine di ridurre e contenere la diffusione del virus. A questo scopo occorre che anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta siano attivamente coinvolti nel percorso diagnostico. Una nuova nota tecnica ad interim, realizzata congiuntamente da Ministero della Salute, Istituto superiore di sanità, Inail e Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, fornisce gli elementi essenziali per lo svolgimento in sicurezza dei test rapidi antigenici presso gli studi medici o le strutture individuate come idonee in collaborazione con le autorità locali sanitarie e civili.
La presenza del virus rilevata tramite le sue proteine. Il documento affronta diversi temi, dalle misure generali di prevenzione e controllo dell’infezione (igiene delle mani, pulizia e disinfezione degli strumenti e degli ambienti, gestione dei rifiuti e organizzazione delle modalità di accesso) alla spiegazione delle procedure per l’esecuzione dei test rapidi antigenici che, analogamente a quelli molecolari, valutano direttamente la presenza del virus nel campione clinico. A differenza dei test molecolari, i test antigenici rilevano la presenza del virus non tramite il suo acido nucleico (RNA) ma attraverso le sue proteine (antigeni), con il risultato che può essere direttamente visibile a occhio nudo o letto mediante uno strumento analizzatore compatto e trasportabile.
Il risultato disponibile in 15-30 minuti. Per l’esecuzione del test occorre attenersi alle istruzioni del produttore, sia per le modalità di prelievo che per le modalità di processamento del campione, con particolare attenzione al rispetto della tempistica tra il momento del prelievo e la lettura del risultato e al confronto con la banda di controllo. Processando il tampone nel più breve tempo possibile, generalmente entro un’ora dal prelievo, sarà possibile ottenere il risultato in 15-30 minuti. Proprio per tali caratteristiche questo tipo di test può essere eseguito in uno studio medico o in aree dedicate, senza la necessità di essere effettuato in un laboratorio.
Necessarie modalità organizzative flessibili. Per effettuare i test è necessario che lo studio medico disponga, al suo interno o nelle sue pertinenze, di un locale dedicato a tale attività, con modalità organizzative flessibili che tengano conto della necessità di avere percorsi separati, strutturalmente o funzionalmente, per l’accesso dei pazienti da testare, e quindi potenzialmente infetti. Bisogna quindi disporre in modo ottimale i percorsi di entrata e di uscita, di sala d’aspetto e di sala visite dedicate, oppure, in alternativa, differenziare gli orari di ricevimento degli assistiti in base al quadro anamnestico e sintomatologico, rilevato anche sulla base del triage telefonico. I test rapidi, inoltre, possono essere programmati verso il termine dell’attività lavorativa ordinaria dello studio medico, in modo da evitare qualsiasi possibilità di incrocio tra un paziente e l’altro, prevedendo tempi adeguati per la sanificazione delle aree frequentate dai pazienti e utilizzate per l’esecuzione dei test.
I dpi per la protezione del medico e del personale di studio. I dispositivi di protezione individuale che devono essere utilizzati dal medico e dal personale di studio comprendono un camice monouso idrorepellente, calzari, guanti, schermo facciale (se non disponibile, occhiali protettivi) e respiratore facciale (FFP2/FFP3). Oltre a utilizzare i dpi adeguati, è inoltre necessario effettuare sempre l’igiene delle mani. I guanti vanno sostituiti dopo ogni paziente e tutti i dpi non riutilizzabili devono essere smaltiti in un contenitore per rifiuti appropriato, effettuando l’igiene delle mani prima di indossarli e dopo averli rimossi. Il respiratore facciale deve coprire bene il naso, la bocca e il mento e va sostituito immediatamente se danneggiato, contaminato o umido.
Allegato (1)
Nota tecnica
…Omissis…
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE di CASSAZIONE - Ordinanza n. 14905 depositata il 29 maggio 2023 - In tema di esenzione degli interessi (e di altri flussi reddituali) dall'imposta ex d.p.r. n. 600 del 1973, art. 26quater, in applicazione dell'ordinario riparto dell'onere…
- CONFERENZA STATO, REGIONI E PROVINCE - Protocollo di intesa 30 ottobre 2020, n. 177/CSR - Intesa, ai sensi dell'Accordo Stato-regioni del 5 dicembre 2013, Rep. Atti n. 164/CSR, sull'ipotesi di Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti…
- Covid-19, test sierologici sul posto di lavoro: i chiarimenti del Garante privacy - Il datore di lavoro non può effettuare direttamente esami diagnostici sui dipendenti - GARANTE PRIVACY - Comunicato 14 maggio 2020
- I test diagnostici in vitro che effettuano controlli a campione relativi all'assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope non sono finalizzati al contrasto del Covid-19, dunque, le relative cessioni prevedendo la corresponsione dell'aliquota IVA al…
- UE - Direttiva 07 dicembre 2020, n. 2020/2020 - Recante modifica della direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le disposizioni transitorie relative all’imposta sul valore aggiunto applicabile ai vaccini contro la COVID-19 e ai dispositivi…
- INAIL - Comunicato 22 marzo 2021 - Covid-19 e tutela dei lavoratori, su Plos One uno studio Inail per la classificazione del rischio nei luoghi di lavoro - La ricerca, appena pubblicata sulla rivista scientifica internazionale, illustra lo sviluppo…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Processo tributario: competenza del giudice tribut
La sentenza n. 186 depositata il 6 marzo 2024 del Tribunale Amministrativo Regio…
- Prescrizione quinquennale delle sanzioni ed intere
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 11113 depos…
- L’utilizzo dell’istituto della compens
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 17116 depositata il 2…
- IMU: no all’esenzione di abitazione principa
La Corte di Cassazione. sezione tributaria, con l’ordinanza n. 9496 deposi…
- Il consulente tecnico d’ufficio non commette
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 15642 depositata il 1…