Restart centro-Italia, al via gli incentivi della Legge 181 del 1989 per chi investe nelle aree colpite dal sisma
A partire dal 10 maggio 2018 per le imprese che desiderano investire nelle zone del centro-Italia colpite dagli eventi sismici del 2016-2017, potranno presentare la domanda delle agevolazioni previsti dalla legge n. 181 potranno richiedere gli incentivi della Legge 181. Il Ministero dello Sviluppo Economico con la pubblicazione della Circolare del Mise del 12 marzo 2018, ha reso operativa la misura Restart centro-Italia. La misura degli incentivi è quella di favorire il rafforzamento del sistema industriale nel territorio dei Comuni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
La dotazione finanziaria è di 48 milioni di euro.
Presentazione della domanda
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 10 maggio 2018 e fino alle ore 12.00 del 09 luglio 2018.
Cosa si può fare
Sono ammissibili alle agevolazioni – purché realizzate nel territorio dei Comuni riportati nell’allegato n. 1 alla Circolare – le iniziative che prevedano:
- La realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, con spese ammissibili non inferiori a 1,5 milioni di euro
- Un incremento o la salvaguardia dei livelli occupazionali esistenti nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
Agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, entro i limiti previsti dal regolamento UE n. 651/2014 – “Regolamento GBER”.
In particolare, il finanziamento agevolato concedibile è pari ad un valore compreso tra il 30% ed il 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.
Le tre fasi dell’istruttoria
- Verifica, per tutte le domande presentate, della sussistenza dei requisiti per l’accesso alle agevolazione
- Definizione di quattro specifiche graduatorie regionali, sulla base delle griglie di valutazione definite nella circolare per ciascuna regione
- Valutazione delle domande – secondo l’ordine delle quattro graduatorie regionali e fino all’esaurimento dei fondi disponibili per ciascuna Regione – sulla base di specifici criteri di merito individuati dal Decreto Ministeriale del 9 giugno 2015.
Approfondisci
Il soggetto erogatore delle agevolazioni ha predisposto una serie di FAQs per fornire chiarimenti sulla legge 181
Chi può accedere alle agevolazioni?
Le società di persone possono presentare domanda di agevolazione?
Un consorzio con attività esterna rientra tra i soggetti ammissibili?
Qual è la tempistica per la determinazione della dimensione di impresa?
Cosa succede se, per effetto di quanto contenuto nell’ultimo bilancio approvato alla data di presentazione della domanda, un’impresa verifica di aver superato le soglie per l’individuazione della dimensione di impresa?
Una startup può presentare domanda di agevolazione?
Per poter presentare domanda di agevolazione è necessario che la società abbia già una sede operativa nelle aree di crisi?
Cosa si intende per tutela ambientale?
Quali devono essere gli obiettivi dei programmi di investimento per la tutela ambientale?
I programmi di investimento per la tutela ambientale devono avere l’obiettivo di:
a) innalzare il livello di tutela ambientale che deriva dalle attività dell’impresa;
b) consentire l’adeguamento anticipato a nuove norme dell’Unione Europea che innalzano il livello di tutela ambientale;
c) ottenere una maggiore efficienza energetica;
d) favorire la cogenerazione ad alto rendimento;
e) promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;
f) risanare i siti contaminati;
g) riciclare e riutilizzare i rifiuti prodotti da altre imprese.
Approfondisci al punto 5.4 della Circolare ministeriale 6 agosto 2015 e agli articoli 36, 37, 38, 40, 41, 45, 47 del Regolamento GBER
Che cosa si intende per innovazione dell’organizzazione?
Che tipo di agevolazioni finanziarie prevede la L.181/89?
a) un finanziamento agevolato per il 50% degli investimenti ammissibili. La restituzione deve avvenire in massimo 10 anni, a cui si aggiunge un periodo di preammortamento massimo di 3 anni;
b) un finanziamento a fondo perduto e contributo diretto alla spesa non superiore al 25% dell’investimento ammissibile. L’ammontare del contributo dipende dalla localizzazione e dalla dimensione dell’impresa, oltre che dalla tipologia del regime di aiuto richiesto
c) un’eventuale partecipazione al capitale su richiesta dell’impresa.
Le tre tipologie di agevolazioni non possono comunque superare il 75% dell’investimento complessivo.
Approfondisci al punto 7 della Circolare ministeriale 6 agosto 2015
Cosa si intende per contributo diretto alla spesa?
Il contributo a fondo perduto a valere sulle spese da sostenere per un progetto per l’innovazione dell’organizzazione, o sulle spese di consulenza.
Le agevolazioni di cui al nuovo regime 181 sono cumulabili con altre agevolazioni di natura fiscale o garantuale concesse al soggetto beneficiario laddove riferite alle stesse spese e/o agli stessi costi ammissibili?
Sì, nei limiti delle intensità massime previste dal Regolamento GBER e/o dal Regolamento “de minimis”.
Le agevolazioni previste dalla Legge 181/89 sono cumulabili con il super e l’iper-ammortamento?
Le spese ammissibili comprendono l’IVA?
Come si presenta la domanda?
Quando è possibile presentare domanda di agevolazione?
Aree con sportello aperto o di prossima apertura
- Restart Abruzzo – Avviso pubblicato
- Restart centro-Italia – Avviso pubblicato
Se la domanda è presentata da una cooperativa a responsabilità limitata, la sezione anagrafica dei soci contenuta nel piano di impresa deve essere compilata da tutti i soci?
Cosa si intende per aree di crisi industriale complessa?
Si intendono quei territori in cui la recessione economica e la perdita occupazionale assumono, per la loro gravità, rilevanza a livello nazionale. Questo accade quando le aree sono colpite:
- da una crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull’indotto;
- da una grave crisi di uno specifico settore industriale molto radicato e diffuso sul territorio.
La crisi ha una rilevanza nazionale quando ha un impatto significativo sulla politica industriale nazionale. Questo accade nei casi di:
- settori industriali con eccesso di capacità produttiva o con squilibrio strutturale dei costi di produzione;
- settori industriali che necessitano di un processo di riqualificazione produttiva al fine di perseguire un riequilibrio tra attività industriale e tutela della salute e dell’ambiente.
Il riconoscimento dello stato di crisi complessa spetta al Ministero dello sviluppo economico.
Cosa si intende per aree di crisi industriale non complessa?
Cosa significa pagare con conto corrente bancario dedicato, anche non in via esclusiva?
Nel caso in cui l’azienda intenda acquistare un capannone industriale ed in relazione a ciò stipula, in data antecedente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ai sensi della legge 181/89, un preliminare di acquisto versando una somma a titolo di caparra confirmatoria, il suddetto immobile viene considerato agevolabile?
Qual è l’ atto di disponibilità da presentare in sede di domanda relativa all’acquisto di un immobile che venga considerato atto non giuridicamente vincolante per l’investimento di spesa?
Cosa sono gli ULA?
Quali sono i soggetti che vanno considerati nel calcolo dell’organico iniziale espresso in ULA?
Nel calcolo dell’organico iniziale vanno considerati:
– i dipendenti a tempo determinato o indeterminato, iscritti nel libro matricola e legati all’impresa da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza;
– i proprietari gestori (imprenditori individuali);
– i soci che svolgono attività regolare nell’impresa e che percepiscono un compenso per l’attività svolta diverso da quello di partecipazione agli organi amministrativi della società. Il socio che percepisce tali compensi viene considerato una ULA a meno che il contratto, che regola i rapporti tra le società e il socio stesso, specifichi una durata inferiore all’anno (in tal caso si calcola la frazione di ULA).
Il calcolo si effettua a livello mensile, considerando un mese l’attività lavorativa prestata per più di 15 giorni solari.
Non devono essere invece conteggiati:
– gli apprendisti con contratto di apprendistato e le persone con contratto di formazione o con contratto di inserimento;
– i dipendenti in cassa integrazione straordinaria;
– i lavoratori utilizzati mediante somministrazione (cd interinali)
– la durata dei congedi di maternità o parentali.
Ai fini del calcolo delle ULA i dipendenti occupati part-time sono conteggiati come frazione di ULA in misura proporzionale al rapporto tra le ore di lavoro previste dal contratto part-time e quelle fissate dal contratto collettivo di riferimento. Ad esempio, qualora il contratto di riferimento preveda l’effettuazione di 36 ore settimanali e quello part-time di 18, il dipendente viene conteggiato pari a 0,5 ULA per il periodo di lavoro; qualora il contratto di riferimento preveda l’effettuazione di 40 ore settimanali e quello part-time di 28, il dipendente viene conteggiato pari a 0,7 ULA per il periodo di lavoro.
Il personale in CIGS (cassa integrazione straordinaria) deve essere considerato nel calcolo dell’organico iniziale?
No, perché ai fini della applicazione del metodo di calcolo delle ULA, per occupati si intendono i dipendenti dell’impresa a tempo determinato o indeterminato, iscritti nel libro matricola dell’impresa e legati all’impresa da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza, fatta eccezione per quelli posti in cassa integrazione straordinaria (Art. 2, comma 5, lettera C del Decreto Ministeriale delle Attività produttive del 18 aprile 2005). Gli occupati dell’impresa non devono quindi essere conteggiati nel calcolo delle ULA per il periodo corrispondente alla CIGS di cui hanno usufruito nel semestre antecedente la data di presentazione della domanda. Al momento della determinazione dell’incremento occupazionale, questi potranno essere conteggiati limitatamente al periodo di effettiva operatività (sempre con la metodologia “ULA”).
Cosa succede se l’impresa realizza le nuove assunzioni senza utilizzare personale dal bacino occupazionale di riferimento?
In alcuni avvisi relativi alle Aree di crisi complessa è previsto che alle singole erogazioni del contributo in conto impianti e dell’eventuale contributo diretto alla spesa venga operata una ritenuta, in aggiunta a quella prevista dalla normativa di riferimento, sino a concorrenza del 3% della spesa ammissibile. Tale ritenuta verrà poi erogata solo al verificarsi delle seguenti condizioni:
- accertamento del regolare completamento del programma degli investimenti e integrale conseguimento dell’obiettivo occupazionale
- assunzione di personale del bacino di riferimento indicato nell’allegato n. 2 al presente Avviso in percentuale non inferiore al 25% dell’incremento occupazionale previsto e comunque in numero non inferiore a 5 addetti
Attenzione, tale situazione non scatta per tutti gli avvisi. Per maggiori approfondimenti occorre consultare i singoli Avvisi, in quanto ogni Avviso relativo alle aree di crisi complessa può prevedere disposizioni specifiche.
Relativamente all’area Merloni, per quanto tempo deve essere mantenuto il livello occupazionale indicato nella domanda?
Per due anni a partire dal completamento del piano occupazionale previsto.
Se l’impresa beneficiaria ha generato, nell’unità produttiva sede del programma degli investimenti oggetto delle agevolazioni ex-lege 181, l’incremento occupazionale previsto, ma per motivi vari – non imputabili a scelte dell’impresa (pensionamenti, dimissioni, ecc.) – nella stessa unità, si determina una riduzione delle ULA presenti nel semestre antecedente alla presentazione della domanda, il vincolo di incremento occupazionale si ritiene comunque soddisfatto?
No, in questo caso il vincolo di incremento occupazionale non è soddisfatto. Consideriamo ad esempio che nel semestre antecedente alla presentazione della domanda, l’azienda disponga nell’unità produttiva di 100 ULA e dichiari di assumerne altre 10 grazie al progetto di investimento realizzato con la legge 181. Se entro i 12 mesi dalla conclusione del progetto l’azienda effettivamente assume le 10 ULA, ma nello stesso periodo, a causa di alcuni pensionamenti del personale, delle 100 ULA impiegate nell’unità produttiva prima della presentazione della domanda, ne rimangono in forza solamente 95, per rispettare il vincolo occupazionale l’azienda dovrà necessariamente sostituire con nuove assunzioni le ULA mancanti. Attenzione: l’incremento occupazionale nell’unità produttiva deve essere comunque costituito da nuove assunzioni e non trasferimenti di personale o assunzione di personale che nel semestre precedente sia risultato dipendente della società in altra unità locale”.
Come si effettua il calcolo degli indici di credibilità del soggetto proponente relativamente ai Criteri A.2, in particolare come viene effettuata la ponderazione?
La modalità di calcolo viene effettuata determinando innanzitutto il punteggio per ognuno dei tre precedenti esercizi, sulla base dei criteri A.2) previsti nell’allegato 3 della circolare attuativa. Una volta calcolato il punteggio per ciascun esercizio si effettua poi la ponderazione degli stessi sulla base dei pesi previsti nel medesimo allegato 3 – Ulteriori indicazioni in merito alla definizione del punteggio – (punto 3). Per una migliore comprensione della procedura di calcolo si può far affidamento all’esempio riferito al parametro A.2.1 e al relativo tool di calcolo.
Nel criterio di valutazione e.1 il punteggio ottenuto deriva dal rapporto tra la somma dei mezzi propri e i debiti a medio lungo termine sul totale degli investimenti e delle spese indicati in domanda. Questo significa che il contributo a fondo perduto è escluso dal calcolo?
Criteri e modalità per il calcolo del rating delle imprese beneficiarie indicato dalla Comunicazione 2008/C14/02 della Commissione Europea – In che modo incide sul punteggio “P” del rating lo scostamento del dato di decadimento dei finanziamenti dell’area geografica di localizzazione degli investimenti richiesti alle agevolazioni rispetto al dato medio nazionale? Più specificamente, come si calcola l’incremento/decremento del punteggio?
Criteri e modalità per il calcolo del rating delle imprese beneficiarie indicato dalla Comunicazione 2008/C14/02 della Commissione Europea – Nell’allegato 2 della Circolare attuativa è scritto che “Il punteggio (P) viene assegnato sulla base della media dei valori desumibili dagli ultimi due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda, tramite applicazione dei seguenti indici di ponderazione: esercizio n- 67% e esercizio n-1 33%”. Nel calcolo del punteggio (P) la ponderazione deve essere effettuata sui punteggi degli indici ottenuti per ciascun esercizio oppure sui singoli dati di bilancio e, conseguentemente, sul risultato ottenuto, calcolare i punteggi?
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