Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado delle Marche, sezione 4, sentenza n. 10 depositata il 4 gennaio 2024
Imposta comunale sulla pubblicità – modalità di calcolo del tributo
Massima:
In caso di pluralità di insegne è riconosciuta l’esenzione nei limiti di una superficie complessiva di cinque metri quadrati e sempre che i vari mezzi pubblicitari siano collocati in connessione tra di loro. Ove siano presenti più insegne esposte all’esterno di un unico locale l’art. 7, comma 5, del d.lgs. n. 507 del 1993 considerava come un unico mezzo pubblicitario, agli effetti del calcolo della superficie imponibile, una pluralità di messaggi che presentino un collegamento inscindibile fra loro ed abbiano identico contenuto, anche se non siano tutti collocati in un unico spazio o in un’unica sequenza (Corte Cass. ord. 18 aprile 2018, n. 9492). Nel caso esaminato, anche per l’insegna “Bancomat” o “Postamat” posta all’esterno dei locali che sia accompagnata dall’indicazione dell’istituto di credito di riferimento non integra messaggio di rilevanza pubblicitaria, trattandosi di “un elemento essenziale per completare l’informazione diretta al cliente” e garantire una corretta fruizione del servizio reso. Sulla scorta del principio enunciato la Corte di secondo grado ha rigettato l’appello proposto dall’ente impositore, in quanto l’utilizzo dell’insegna Postamat non integra un messaggio pubblicitario ma una informazione diretta al cliente essenzialmente “direzionale” e di segnalazione della fruibilità in loco del servizio secondo le modalità tecniche e le condizioni economiche e negoziali già concordate con l’operatore.
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