MINISTERO del LAVORO e delle POLITICHE SOCIALI – Comunicato del 13 marzo 2023
Flussi d’ingresso e contrasto all’immigrazione irregolare – Il testo del D.L. del 10 marzo 2023
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 10 marzo 2023 il Decreto-legge n. 20 del 10 marzo 2023, approvato il 9 marzo dal Consiglio dei Ministri che si è svolto a Cutro (Crotone). Di seguito, il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri e una sintesi del contenuto pubblicato sul sito web del Governo:
Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare (Decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e dei Ministri dell’interno, Matteo Piantedosi, della giustizia, Carlo Nordio, del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha approvato un Decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.
Le nuove norme rafforzano gli strumenti di contrasto ai flussi migratori illegali e all’azione delle reti criminali che operano la tratta di esseri umani, semplificano le procedure per l’accesso, attraverso canali legali, dei migranti qualificati.
Di seguito le principali innovazioni del Decreto.
Inasprimento delle pene per reati connessi all’immigrazione clandestina
Si introduce il nuovo reato di “morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”, che prevede gravi pene:
– da 10 a 20 anni per lesioni gravi o gravissime a una o più persone;
– da 15 a 24 anni per morte di una persona;
– da 20 a 30 anni per la morte di più persone.
Espulsioni e ricorsi
Si elimina la necessità di convalida del giudice di pace per l’esecuzione dei decreti di espulsione disposti a seguito di condanna.
Nuove modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri
Le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato saranno definite, non più solo per un anno ma per un triennio (2023-2025), con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere – tra l’altro – delle Commissioni parlamentari competenti.
In via preferenziale, le quote saranno assegnate ai lavoratori di Stati che promuovo per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.
Modifiche alle norme sui titoli di ingresso e di soggiorno per lavoro subordinato di cittadini stranieri
Si semplifica l’avvio del rapporto di lavoro degli stranieri con aziende italiane e si accelera la procedura di rilascio del nulla osta al lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale.
Programmi di formazione
Ingressi fuori quota per stranieri che hanno superato, nel Paese di origine, i corsi di formazione riconosciuti dall’Italia, che saranno promossi dal Ministero del Lavoro.
Durata del permesso di soggiorno rinnovato
I rinnovi del permesso di soggiorno rilasciato per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare avranno durata massima di tre anni, anziché due come oggi.
Priorità alle aziende/lavoratori agricoli
Si stabilisce che i datori di lavoro che hanno fatto domanda per l’assegnazione di lavoratori agricoli e non sono risultati assegnatari abbiano la priorità rispetto ai nuovi richiedenti.
Contrasto alle agromafie
Al fine di proteggere il mercato nazionale dalla criminalità agroalimentare, il personale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, inquadrato nell’area delle elevate professionalità e nell’area funzionari, ha la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria; il restante personale inquadrato nell’area assistenti e nell’area operatori è agente di polizia giudiziaria.
Centri per migranti
Si introducono norme per il commissariamento della gestione dei centri governativi per l’accoglienza o il trattenimento degli stranieri, e comunque per farne proseguire il funzionamento.
Si prevede la facoltà, in sede di individuazione, acquisizione o ampliamento dei centri di permanenza per i rimpatri (CPR), di derogare al codice dei contratti pubblici, consentendo una maggiore speditezza nello svolgimento delle procedure. L’efficacia della deroga è limitata fino al 31 dicembre 2025. È fatto, comunque, salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
Protezione speciale
Si definisce meglio la protezione speciale per evitare interpretazioni che portano a un suo allargamento improprio. Con norma transitoria si prevede che la nuova disciplina operi dall’entrata in vigore del Decreto-legge.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- Decreto-Legge 10 marzo 2023 n. 20 – Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare – Misure per la semplificazione e accelerazione delle procedure di…
- LEGGE n. 50 del 5 maggio 2023 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20, recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione…
- DECRETO-LEGGE n. 20 del 10 marzo 2023 - Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare
- MINISTERO del LAVORO e delle POLITICHE SOCIALI - Circolare n. 1695 del 29 febbraio 2024 - D.P.C.M. 27 settembre 2023, recante “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025 " - D.P.C.M. 19…
- DECRETO-LEGGE n. 133 del 5 ottobre 2023 (Decreto Immigrazione e sicurezza) - Disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonchè per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del Ministero dell'interno
- CORTE COSTITUZIONALE - Sentenza n. 88 depositata l' 8 maggio 2023 - Illegittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 4, comma 3, e 5, comma 5, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- E’ escluso l’applicazione dell’a
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 9759 deposi…
- Alla parte autodifesasi in quanto avvocato vanno l
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 7356 depositata il 19…
- Processo Tributario: il principio di equità sostit
Il processo tributario, costantemente affermato dal Supremo consesso, non è anno…
- Processo Tributario: la prova testimoniale
L’art. 7 comma 4 del d.lgs. n. 546 del 1992 (codice di procedura tributar…
- L’inerenza dei costi va intesa in termini qu
L’inerenza dei costi va intesa in termini qualitativi e dunque di compatibilità,…