MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Circolare 30 luglio 2018, n. 3707/C
Legge n. 81 del 22 maggio 2017: Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato
Sono pervenute alla Scrivente numerose richieste da parte di codeste Camere, di Associazioni di categoria (segnatamente Confcommercio Lombardia), tendenti ad avere chiarimenti in merito alla esatta applicazione, anche dal punto di vista procedurale della pubblicità commerciale, delle nuove modalità di costituzione (dal punto di vista soggettivo) dei contratti di rete.
In particolare con nota PEC del 12 settembre 2017, codesta Confederazione ha rivolto alla scrivente un quesito in merito alla partecipazione di “lavoratori autonomi” ai contratti di rete disciplinati dal D.L. n. 5 del 2009.
In dettaglio si richiede «… ai sensi della LEGGE 22 maggio 2017, n. 81, art. 12 comma 3 secondo cui “Al fine di consentire la partecipazione ai bandi e concorrere all’assegnazione di incarichi e appalti privati, è riconosciuta ai soggetti che svolgono attività professionale, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, la possibilità: a) di costituire reti di esercenti la professione e consentire agli stessi di partecipare alle reti di imprese, in forma di reti miste …” – di confermare se tutti i liberi professionisti dotati di Partita IVA, a prescindere dalla titolarità o meno di una impresa, possono partecipare alle reti di impresa».
La CCIAA di Lecce, come altre CCIAA, ha richiesto in particolare, riportando il quesito di un utente se « riguardo alla pratica di costituzione di una rete di imprese (laboratori analisi) e la possibilità di far rientrare in essa un’associazione professionale (2 professionisti biologi) non iscritta alla Camera pur avendo un numero REA, … con l’approvazione dell’art. 12 del jobs act autonomi … si debba ritenere superato l’orientamento ministeriale espresso col parere del Ministero dello Sviluppo Economico del 9 aprile 2015… che negava tale possibilità»
Con riferimento ai numerosi quesiti pervenuti, sopra sinteticamente richiamati, si osserva quanto segue.
La disciplina richiamata si riferisce in maniera inequivoca ai rapporti di lavoro autonomo «di cui al titolo III del libro quinto del codice civile, ivi inclusi i rapporti di lavoro autonomo che hanno una disciplina particolare ai sensi dell’articolo 2222 del codice civile». Precisa la norma in questione (art. 1, comma 2), che «Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente capo gli imprenditori, ivi compresi i piccoli imprenditori di cui all’articolo 2083 del codice civile»
Ne consegue, a parere della scrivente, che quando nella disposizione richiamata da codesta Confederazione (articolo 12, comma 3), il legislatore afferma che «è riconosciuta ai soggetti che svolgono attività professionale, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, la possibilità: a) di costituire reti di esercenti la professione e consentire agli stessi di partecipare alle reti di imprese, in forma di reti miste, di cui all’articolo 3, commi 4-ter e seguenti, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, con accesso alle relative provvidenze in materia», è evidente che sta riferendosi ai soggetti di cui all’articolo 1 della norma, con esclusione dunque delle imprese e dei piccoli imprenditori.
Resta tuttavia irrisolta la questione della pubblicità del contratto di rete. Il richiamo da parte dell’articolo 12, comma 3, dell’articolo 3, comma 4 ter e ss del D.L. 3/2009, impone che la pubblicità del contratto sia assolta come previsto dalla norma richiamata.
La norma prevede infatti che nel caso di contratto di rete “ordinario” (privo cioè della soggettività giuridica), la pubblicità sia assolta tramite iscrizione a margine di ciascuna posizione nel registro delle imprese di ogni imprenditore, del contratto di rete.
Nell’ipotesi contemplata dalla norma in esame, risulta impossibile iscrivere il contratto di rete, sulla posizione di un soggetto (“che svolge attività professionale”) non iscritto al registro delle imprese.
In questa fase, a legislazione invariata, pertanto, appare possibile – a fini pubblicitari – la sola creazione di contratti di rete misti (imprenditoriali – “professionali”), dotati di soggettività giuridica, come descritti al comma 4 quater del ridetto articolo 3 del D.L. 5/2009.
Detta fattispecie infatti, prevedendo (proprio perché dotata di autonoma soggettività) l’iscrizione autonoma della rete al registro delle imprese, non già sulla posizione dei singoli imprenditori “retisti”, consentirebbe la possibilità di costituire e dare pubblicità alle reti miste di cui al quesito delle CCIAA e di codesta Confederazione.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- MINISTERO FINANZE - Decreto ministeriale 01 febbraio 2024 Modalità di utilizzo dei dati fiscali relativi ai corrispettivi trasmessi al Sistema tessera sanitaria Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente decreto si intende per: a) «dati fiscali», i…
- Agevolazioni ai sensi del decreto ministeriale 24 settembre 2014, come modificato dal decreto ministeriale 30 agosto 2019, concernente il regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di start-up…
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - Comunicato 05 luglio 2022 - Chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative previste dal Capo II del…
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - Circolare 01 aprile 2020, n. 1617 - Misure per la crescita dimensionale e il rafforzamento patrimoniale dei confidi di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e…
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - Circolare 22 luglio 2019, n. 296976 - Modifiche alla circolare n. 14036 del 15 febbraio 2017, relative alle modalità operative di erogazione delle quote di contributo di cui al decreto del Ministro dello sviluppo…
- MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO - Decreto ministeriale 18 dicembre 2020 - Termini, modalità e condizioni per la concessione delle risorse previste dall'art. 1, comma 412, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, con l'obiettivo di favorire la diffusione…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Le liberalità diverse dalle donazioni non sono sog
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 7442 depositata…
- Notifica nulla se il messo notificatore o l’
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5818 deposi…
- Le clausole vessatorie sono valide solo se vi è ap
La Corte di Cassazione, sezione II, con l’ordinanza n. 32731 depositata il…
- Il dipendente dimissionario non ha diritto all’ind
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 6782 depositata…
- L’indennità sostitutiva della mensa, non avendo na
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 7181 depositata…