MINISTERO GIUSTIZIA – Decreto ministeriale 27 febbraio 2020, n. 60
Regolamento recante l’individuazione dei requisiti per l’iscrizione nell’elenco nazionale certificato degli ingegneri biomedici e clinici ai sensi dell’articolo 10, comma 2, della legge 11 gennaio 2018, n. 3
Art. 1
Tenuta dell’elenco nazionale certificato degli ingegneri biomedici e clinici
1. L’elenco nazionale certificato degli ingegneri biomedici e clinici, istituito a norma dell’articolo 10, comma 1, della legge 11 gennaio 2018, n. 3, è tenuto dal Consiglio nazionale degli ingegneri, che ne cura la pubblicazione e l’aggiornamento periodico.
2. L’elenco di cui al comma 1 è suddiviso nelle sezioni A e B.
Art. 2
Ambito di competenza professionale
1. E’ iscritto nella sezione A dell’elenco di cui all’articolo 1 l’ingegnere biomedico e clinico che ha competenza professionale nelle seguenti attività tipiche documentabili: la pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione lavori, la stima, l’attività di installazione, il collaudo, la gestione, il controllo, la manutenzione, le verifiche e la valutazione di appropriatezza tecnologica di progetti-prodotti-processi, la formazione e l’assistenza all’uso di dispositivi, dispositivi medici e diagnostici in vitro, materiali, processi, macchine ed impianti per la salute, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi che nelle amministrazioni pubbliche, enti privati e istituti di ricerca.
2. Nello svolgimento delle attività di cui al comma 1, l’ingegnere biomedico e clinico è legittimato a operare su dispositivi, materiali, processi, macchine, apparati ed impianti, tecnologie biomediche e a coadiuvare il personale medico, odontoiatrico e sanitario nell’applicazione delle tecnologie a favore del paziente senza compiere specificatamente atti diagnostici, terapeutici o di riabilitazione.
3. E’ iscritto nella sezione B dell’elenco di cui all’articolo 1 l’ingegnere biomedico e clinico junior che ha competenza professionale nelle seguenti attività tipiche documentabili: il concorso e la collaborazione alle attività di pianificazione, progettazione, sviluppo, direzione lavori, stima, attività di installazione, collaudo, gestione, controllo, manutenzione, verifiche e valutazione di appropriatezza tecnologica di progetti-prodotti-processi, formazione e assistenza all’uso di dispositivi, dispositivi medici e diagnostici in vitro, materiali, processi, macchine ed impianti per salute, sia nella libera professione e nelle imprese manifatturiere o di servizi, sia nelle amministrazioni pubbliche, enti privati e istituti di ricerca, nonché direttamente le attività di cui sopra che implichino l’uso di metodologie standardizzate o di sistemi e processi di tipologia semplice o ripetitiva.
Art. 3
Requisiti di iscrizione
1. Costituiscono requisiti necessari per l’iscrizione nella sezione A dell’elenco di cui all’articolo 1:
a) il possesso di un titolo di laurea magistrale nella classe LM-21 di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270 o di laurea specialistica nella classe 26/S, di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca 3 novembre 1999, n. 509 in ingegneria biomedica, ovvero di laurea in ingegneria biomedica conseguita secondo le previsioni dell’ordinamento degli studi universitari previgente al citato decreto n. 509 del 1999;
b) l’iscrizione attiva all’Albo degli ingegneri nella sezione A dei settori dell’ingegneria industriale o dell’ingegneria dell’informazione, ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328.
2. Quando il possesso di competenze afferenti alla disciplina dell’ingegneria biomedica e clinica sono certificate dal Consiglio nazionale degli ingegneri ai sensi dell’articolo 5, costituiscono requisiti necessari per l’iscrizione nella sezione A dell’elenco di cui all’articolo 1:
a) il possesso di un titolo di laurea magistrale di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270 o di laurea specialistica di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca 3 novembre 1999, n. 509, diversi dai titoli di cui al comma 1, lettera a), in materie che consentono l’iscrizione all’Albo degli ingegneri nei settori dell’ingegneria industriale o dell’ingegneria dell’informazione della sezione A, ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328, ovvero il possesso di laurea in ingegneria conseguita precedentemente all’entrata in vigore del citato decreto n. 509 del 1999;
b) l’iscrizione attiva all’Albo degli ingegneri nei settori dell’ingegneria industriale o dell’ingegneria dell’informazione della sezione A, ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328.
3. Costituiscono requisiti necessari per l’iscrizione nella sezione B dell’elenco di cui all’articolo 1:
a) il possesso di un titolo di laurea nelle classi L-8 (ingegneria dell’informazione) e L-9 (ingegneria industriale) di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270 o di laurea nelle classi 9 (ingegneria dell’informazione) e 10 (ingegneria industriale), di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca 3 novembre 1999, n. 509;
b) l’iscrizione attiva all’Albo degli ingegneri nei settori dell’ingegneria industriale o dell’ingegneria dell’informazione della sezione B, ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328;
c) il possesso di competenze in materia di ingegneria biomedica e clinica certificate dal Consiglio nazionale degli ingegneri ai sensi dell’articolo 5.
Art. 4
Procedura di iscrizione
1. I professionisti in possesso dei requisiti di cui all’articolo 3 sono iscritti, su base volontaria, nell’elenco di cui all’articolo 1 secondo le modalità stabilite con delibera del Consiglio nazionale dell’Ordine degli ingegneri da adottarsi entro tre mesi dall’entrata in vigore del presente regolamento.
Art. 5
Certificazione delle competenze
1. Il Consiglio nazionale degli ingegneri disciplina con proprio regolamento da adottarsi entro tre mesi dall’entrata in vigore del presente decreto e previo parere vincolante del Ministero della giustizia, le procedure per la certificazione delle competenze necessarie per l’iscrizione nell’elenco di cui all’articolo 1.
Art. 6
Clausola di invarianza finanziaria
1. Dall’applicazione delle disposizioni del presente regolamento non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono ai relativi adempimenti nell’ambito delle risorse umane strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
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