MINISTERO INTERNO – Circolare 14 marzo 2017, n. 4
Nuove modalità di rendicontazione del contributo cinque per mille introdotte con D.P.C.M. 7 luglio 2016 che ha modificato le precedenti disposizioni di cui al D.P.C.M. 23 aprile 2010
Quadro normativo
Il D.P.C.M del 7 luglio 2016, recante: “Disposizioni in materia di trasparenza e di efficacia nell’utilizzazione della quota del cinque per mille, in attuazione dell’articolo 1, comma 154, della legge 23 dicembre 2014, n. 190”, ha modificato il precedente quadro normativo stabilendo nuove modalità in materia di pubblicazione, rendicontazione e recupero dei contributi erogati.
Alla luce delle nuove modifiche introdotte, le Circolari di questo Ministero F.L. 8/2011 e F.L.13/2015 si intendono modificate, per le parti relative alla pubblicazione, rendicontazione e recupero dei Contributi erogati, dalle presenti istruzioni.
Nuove disposizioni in materia di rendicontazione
In merito alla rendicontazione da produrre a questo Ministero, l’art. 2 del citato D.P.C.M. 7 luglio 2016 dispone che i soggetti destinatari delle somme di cui al comma 4 dell’art. 11 del D.P.C.M. 23 aprile 2010, redigono, entro un anno dalle assegnazioni delle somme, apposito rendiconto, accompagnato da una relazione illustrativa dalla quale risulti chiaramente la destinazione delle somme attribuite.
Il rendiconto si articola in due distinti prospetti che devono essere conformi ai modelli allegati alla presente circolare e vengono resi disponibili sul sito del Ministero dell’interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Direzione Centrale della Finanza locale nelle pagine della voce “Circolari e Decreti”.
I menzionati modelli devono essere firmati dal Responsabile dei Servizi Sociali, dal Responsabile del Servizio Finanziario e dall’Organo di revisione economico-finanziaria e dovranno essere corredati dalla relazione, sottoscritta dal predetto Responsabile dei Servizi Sociali.
Si rammenta che solo i comuni che hanno usufruito di contributi di importo superiore a euro 20.000,00 sono tenuti ad inviare la documentazione a : Ministero dell’interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale della Finanza locale – Piazza del Viminale n. 1 – 00184 Roma.
I comuni destinatari di contributi di importo inferiore a 20.000 euro dovranno, invece, conservare la rendicontazione ai propri atti per 10 anni e renderla disponibile per essere presentata su richiesta di questa amministrazione oppure di altre amministrazioni competenti ad espletare controlli ispettivi.
Gli enti che avessero già inviato la documentazione dovranno essere invitati a riprodurre l’incartamento in linea con le presenti disposizioni.
Modalità e termini per il recupero delle somme
Tra le diverse cause che giustificano il recupero dei contributi erogati, richiamate dall’art. 13 del D.P.C.M. del 23 aprile 2010 si rappresenta che il D.P.C.M. del 7 luglio 2016 ha aggiunto anche l’ipotesi in cui venga accertato l’impiego per finalità diverse da quelle perseguite dal soggetto beneficiario.
Inoltre, il comma 3 del predetto articolo 13 è stato sostituito, per cui il recupero del contributo comporta, ora, l’obbligo del beneficiario di riversare all’erario, entro il termine di sessanta giorni dalla data notifica del provvedimento contestativo, l’ammontare percepito, in tutto o in parte, rivalutato secondo gli indici ufficiali Istat di inflazione in rapporto ai <<prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati>> e maggiorato degli interessi corrispettivi al tasso legale, con decorrenza della data di erogazione del contributo.
In caso in cui il beneficiario non ottemperi al versamento entro il termine fissato, si procede con le modalità previste per il recupero coattivo, ivi compreso gli oneri accessori al contributo stesso, rivalutazione ed interessi.
Interventi e modalità di gestione
Si rammenta che le aree d’intervento interessate dal contributo sono :
a) Famiglia e minori
b) Anziani
c) Disabili
d) Povertà, disagio adulti e senza fissa dimora
e) Multiutenza
f) Immigrati
g) Dipendenze
h) Altro
Modalità di gestione:
a) Diretta
b) Associata
c) Tramite esternalizzazioni diverse dalla forma associata
d) Altro
Tipologia di spesa:
a) Contributo economico
b) Prestazione di servizio
c) Acquisto beni
Modulistica
Vengono allegati due prospetti.
Il Modello A deve essere compilato in caso di esternalizzazione del servizio e per ente beneficiario del contributo.
Il Modello B deve esser compilato in caso di contributi assegnati direttamente a privati e/o gestione diretta del servizio da parte del comune.
Si pregano gli Uffici territoriali in indirizzo di portare a conoscenza dei comuni della rispettiva provincia il contenuto della circolare, completa del modello di rendicontazione in essa richiamato, che viene reso visualizzabile, altresì, sulle pagine del sito internet di questa Direzione centrale alla voce “le circolari e i decreti”.
Allegato 1
Modello A
Allegato 2
Modello B
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