MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 10 aprile 2018
Definizione dell’offerta di lavoro congrua, ai sensi degli articoli 3 e 25 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150
Art. 1
Ambito di applicazione e principi
Il presente decreto definisce l’offerta di lavoro congrua ai sensi degli articoli 3 e 25 del decreto legislativo n. 150 del 2015, in base ai seguenti principi:
a) coerenza tra l’offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate;
b) distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico;
c) durata dello stato di disoccupazione.
Per i soggetti percettori di indennità di cui all’art. 21 del decreto legislativo n. 150 del 2015, ai fini della definizione dell’offerta di lavoro congrua, oltre ai principi di cui al comma 1, si tiene conto anche dell’entità della retribuzione dell’offerta di lavoro, secondo quanto previsto dall’art. 25, comma 1, lettera d), del decreto legislativo n. 150 del 2015.
Art. 2
Definizioni
Ai fini del presente decreto si intendono per:
a) «centri per l’Impiego» (CPI): gli uffici territoriali aperti al pubblico, costituiti dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, che svolgono attività ed erogano servizi e misure di politica attiva del lavoro, ai sensi degli articoli 11, 18, 20, 21, 22 e 23 del decreto legislativo n. 150 del 2015;
b) «patto di servizio personalizzato»: il patto di cui all’art. 20 decreto legislativo n. 150 del 2015;
c) «stato di disoccupazione»: condizione del soggetto privo di lavoro che sia immediatamente disponibile allo svolgimento e alla ricerca di una attività lavorativa, ai sensi dell’art. 19 del decreto legislativo n. 150 del 2015;
d) «classificazione dei settori economico-professionali» (SEP): sistema di classificazione che, a partire dai codici di classificazione statistica ISTAT relativi alle attività economiche (ATECO) e alle professioni (Classificazione delle Professioni), consente di aggregare in settori l’insieme delle attività e delle professionalità operanti nel mercato del lavoro;
e) «settore economico-professionale»: livello primario della classificazione SEP, organizzato secondo una sequenza descrittiva che a partire dai principali processi di lavoro prevede, nell’ambito di questi ultimi, l’identificazione di specifiche aree di attività (ADA).
Art. 3
Durata dello stato di disoccupazione
Ai fini della determinazione dell’offerta di lavoro congrua, la durata dello stato di disoccupazione viene computata a decorrere dal giorno in cui è presentata la dichiarazione di immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa di cui all’art. 19 del decreto legislativo n. 150 del 2015, con l’esclusione dei periodi di sospensione dello stato di disoccupazione, fino al giorno in cui l’offerta di lavoro viene proposta.
Ai fini del presente decreto, come esemplificato nelle tabelle 1 e 2 allegate e che ne formano parte integrante, la durata dello stato di disoccupazione viene considerata in relazione ai seguenti intervalli di tempo:
a) da zero fino a sei mesi;
b) da più di sei fino a dodici mesi;
c) più di dodici mesi.
Art. 4
Coerenza con le esperienze e competenze maturate
Nel patto di servizio personalizzato, ai fini dell’individuazione di una o più attività professionali sulla base delle esperienze e delle competenze comunque maturate, è adottata a riferimento la classificazione dei settori economico-professionali, di cui all’art. 2, comma 1, lettera d).
Le esperienze e le competenze comunque maturate vengono rilevate automaticamente nell’ambito di una procedura informatica guidata, all’interno del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro di cui all’art. 13 del decreto legislativo n. 150 del 2015, messa a disposizione dei centri per l’impiego.
Per i soggetti in stato di disoccupazione per un periodo fino a sei mesi, l’offerta di lavoro è congrua se corrisponde a quanto concordato nel patto di servizio personalizzato, con specifico riferimento all’area di attività o alle aree di attività, nell’ambito del processo di lavoro del settore economico-professionale individuato.
Per i soggetti in stato di disoccupazione per un periodo superiore a sei mesi e fino a dodici mesi, l’offerta di lavoro è congrua se rientra nelle aree di attività comprese nel processo di lavoro del settore economico professionale di riferimento o in aree di attività afferenti ad altri processi del settore economico-professionale in cui vi sia continuità dei contenuti professionali rispetto alle esperienze e competenze comunque maturate, come definite nel patto di servizio personalizzato.
Per i soggetti in stato di disoccupazione da oltre dodici mesi, l’offerta di lavoro è congrua se rientra in una delle aree di attività comprese in tutti i processi di lavoro descritti nel settore economico-professionale o in aree di attività afferenti ad altri settori economico professionali in cui vi sia continuità dei contenuti professionali rispetto alle esperienze e competenze comunque maturate, come definite nel patto di servizio personalizzato.
Art. 5
Tipologia contrattuale
L’offerta di lavoro è congrua quando ricorrono contestualmente i seguenti requisiti:
a) si riferisce a un rapporto di lavoro a tempo indeterminato oppure determinato o di somministrazione di durata non inferiore a tre mesi;
b) si riferisce a un rapporto di lavoro a tempo pieno o con un orario di lavoro non inferiore all’80% di quello dell’ultimo contratto di lavoro;
c) prevede una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi di cui all’art. 51 del decreto legislativo n. 81 del 2015.
L’offerta di lavoro contiene, al momento della sua presentazione, le seguenti informazioni minime:
a) la qualifica da ricoprire e le mansioni;
b) i requisiti richiesti;
c) il luogo e l’orario di lavoro;
d) la tipologia contrattuale;
e) la durata del contratto di lavoro;
f) la retribuzione prevista o i riferimenti al contratto collettivo nazionale applicato.
Art. 6
Distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento
Per i soggetti in stato di disoccupazione per un periodo fino a dodici mesi, l’offerta di lavoro è congrua quando il luogo di lavoro non dista più di 50 chilometri dal domicilio del soggetto o comunque è raggiungibile mediamente in 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici.
Per i soggetti in stato di disoccupazione da oltre dodici mesi, l’offerta di lavoro è congrua quando il luogo di lavoro non dista più di 80 chilometri dal domicilio del soggetto o comunque è raggiungibile mediamente in 100 minuti con i mezzi di trasporto pubblici.
Nel caso in cui il luogo di lavoro non sia raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblici, le distanze di cui ai commi 1 e 2 si considerano ridotte del 30%.
Art. 7
Entità della retribuzione per i percettori di misure di sostegno al reddito
Per i soggetti destinatari di misure di sostegno al reddito di cui agli articoli 21 e 23 del decreto legislativo n. 150 del 2015, indipendentemente dalla durata dello stato di disoccupazione, l’offerta di lavoro è congrua se l’entità della retribuzione, al netto dei contributi a carico del lavoratore, è superiore di almeno il 20 per cento dell’indennità percepita nell’ultimo mese precedente, senza considerare l’eventuale integrazione a carico dei fondi di solidarietà di cui al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
L’Inps mette a disposizione dei centri per l’impiego, per il tramite del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, tutte le informazioni relative alle indennità erogate dall’Istituto.
Art. 8
Condizionalità e giustificato motivo di rifiuto dell’offerta di lavoro congrua
La mancata accettazione di un’offerta di lavoro congrua ai sensi del presente decreto, in assenza di giustificato motivo, determina l’applicazione dei meccanismi di condizionalità di cui agli articoli 21 e 23 del decreto legislativo n. 150 del 2015.
Il giustificato motivo ricorre in caso di:
a) documentato stato di malattia o di infortunio;
b) servizio civile e richiamo alle armi;
c) stato di gravidanza, per i periodi di astensione previsti dalla legge;
d) gravi motivi familiari documentati o certificati;
e) casi di limitazione legale della mobilità personale;
f) ogni comprovato impedimento oggettivo o causa di forza maggiore, documentati o certificati cioè ogni fatto o circostanza che impedisca al soggetto di accettare l’offerta di lavoro congrua.
Le ipotesi di giustificato motivo, salvo casi eccezionali, sono comunicate e documentate entro due giorni lavorativi dalla proposta dell’offerta di lavoro congrua, pena l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.
Nel caso in cui le giustificazioni di cui al comma 3 non siano ritenute idonee, il centro per l’impiego ne dà comunicazione all’interessato il quale, nei successivi due giorni, può chiedere di essere sentito.
Il centro per l’impiego, in caso di necessità di chiarimenti in merito a fattispecie specifiche relative alla sussistenza o meno di un giustificato motivo, può presentare richiesta di parere, d’intesa e per il tramite dei competenti uffici regionali, all’ANPAL, prospettando la possibile soluzione da adottare. Decorsi trenta giorni dalla ricezione della richiesta, senza che l’ANPAL si sia pronunciata, la soluzione prospettata dal centro per l’impiego si considera assentita.
Art. 9
Collocamento mirato di cui alla legge n. 68 del 1999
Le disposizioni del presente decreto si applicano anche alle persone con disabilità di cui all’art. 1 della legge n. 68 del 1999 in quanto compatibili con quanto disposto dai commi 2 e 3.
Per le persone con disabilità, l’offerta di lavoro congrua tiene conto di quanto annotato nel fascicolo personale in esito alla valutazione bio-psico-sociale in possesso dei servizi competenti e nella relazione funzionale rilasciata dalla commissione medica integrata.
Alle persone con disabilità non può essere chiesto lo svolgimento di una prestazione lavorativa non compatibile con le loro minorazioni ai sensi dell’art. 10 della legge n. 68 del 1999.
Art. 10
Disposizioni transitorie e finali
Ai sensi dell’art. 25, comma 3, del decreto legislativo n. 150 del 2015, dalla data di adozione del presente decreto, le previsioni di cui all’art. 4, commi 41 e 42, della legge n. 92 del 2012 non trovano più applicazione.
L’art. 4 trova applicazione a decorrere dalla piena operatività del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro tramite cui è reso disponibile il sistema di classificazione dei settori economico-professionali. Nelle more si fa riferimento al profilo o ai profili professionali per i quali il lavoratore ha manifestato la disponibilità nel patto di servizio personalizzato.
Dall’attuazione delle disposizioni del presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Allegato
Tabella 1
Disoccupati non percettori di misure sostegno al reddito
DURATA DELLA DISOCCUPAZIONE | 0-6 MESI | > 6-12 MESI | > 12 MESI |
---|---|---|---|
COERENZA CON I PROFILI PROFESSIONALI | aderenza settore economico-professionale, processo di lavoro e uno o più ADA individuati nel patto di servizio | aderenza settore economico-professionale e processo di lavoro e tutte le ADA ivi incluse, e ADA con continuità professionale di altri processi | aderenza a tutte le ADA e processi di lavoro del settore economico-professionale individuato o in altre ADA rientranti in processi di lavoro di altri settori economico-professionali |
DISTANZA DA DOMICILIO | 50 km/80 min | 50 km/80 min | 80km /100 min |
Tabella 2
Disoccupati percettori di misure sostegno al reddito
DURATA DELLA DISOCCUPAZIONE | 0-6 MESI | > 6-12 MESI | > 12 MESI |
---|---|---|---|
COERENZA CON I PROFILI PROFESSIONALI | aderenza settore economico-professionale, processo di lavoro e uno o più ADA individuati nel patto di servizio | aderenza settore economico-professionale e processo di lavoro e tutte le ADA ivi incluse, e ADA con continuità professionale di altri processi | aderenza a tutte le ADA e processi di lavoro del settore economico-professionale individuato o in altre ADA rientranti in processi di lavoro di altri settori economico-professionali |
DISTANZA DA DOMICILIO | 50 km/80 min | 50 km/80 min | 80km /100 min. |
ENTITA’ DELLA RETRIBUZIONE | > del 20% dell’indennità percepita | > del 20% dell’indennità percepita | > del 20% dell’indennità percepita |
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- MINISTERO FINANZE - Decreto ministeriale 01 febbraio 2024 Modalità di utilizzo dei dati fiscali relativi ai corrispettivi trasmessi al Sistema tessera sanitaria Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente decreto si intende per: a) «dati fiscali», i…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 12 gennaio 2022, n. 693 - L'art. 38, quarto comma, citato non impone all'Ufficio di procedere all'accertamento contestualmente per i due o più periodi di imposta per i quali esso ritiene che la dichiarazione non sia…
- IVASS - Provvedimento n. 142 del 5 marzo 2024 - Modifiche e integrazioni al regolamento IVASS n. 29 del 6 settembre 2016 recante disposizioni relative alle imprese di assicurazione locali ai sensi degli articoli 51-bis, 51-ter, 51-quater del Titolo IV,…
- Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell'elenco degli enti di formazione, nonchè l'approvazione delle indennità spettanti agli organismi, ai sensi…
- Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sezione I ter, sentenza n. 299 depositata il 10 gennaio 2020 - La scelta di premiare l’offerta tecnica in base al personale messo a disposizione o alle ore settimanali per i servizi di assistenza sociale…
- MINISTERO della GIUSTIZIA - Decreto ministeriale n. 97 del 25 luglio 2023 - Regolamento relativo alla disciplina del trattamento dei dati personali da parte dei Centri per la giustizia riparativa, ai sensi dell'articolo 65, comma 3, del decreto…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Bancarotta fraudolente distrattiva è esclusa se vi
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 14421 depositata il 9…
- Per i crediti di imposta di Industria 4.0 e Ricerc
L’articolo 6 del d.l. n. 39 del 2024 ha disposto, per poter usufruire del…
- E’ onere del notificante la verifica della c
E’ onere del notificante la verifica della correttezza dell’indirizzo del destin…
- E’ escluso l’applicazione dell’a
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 9759 deposi…
- Alla parte autodifesasi in quanto avvocato vanno l
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 7356 depositata il 19…