MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 15 novembre 2016
Occupazione giovanile: “Alliance for YOUth” festeggia 115.000 opportunità in due anni e punta al raddoppio entro il 2020
115.000 opportunità offerte ai giovani under 30 in due anni, rispetto a un obiettivo iniziale di 100.000, di cui 6.500 solo in Italia: sono questi i risultati raggiunti da Alliance for YOUth, il progetto promosso da Nestlé e dai suoi partner a favore dell’occupazione giovanile in Europa. Se ne è parlato oggi, a Roma, nel corso del convegno “Alliance for YOUth e i Job Coach Under 30 – Giovani al lavoro in Italia”, organizzato dall’azienda promotrice del progetto per tracciare un bilancio sui primi due anni di attività.
Tra i relatori che hanno preso parte alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Andrea Vianello, il Capo Mercato Italia del Gruppo Nestlé, Leo Wencel; il Direttore Risorse Umane del Gruppo Nestlé in Italia, Giacomo Piantoni; l’Amministratore Delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia; il Presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia; il Presidente della nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), Maurizio Del Conte e la docente della SDA Bocconi, Silvia Vianello.
All’evento ha partecipato anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, che ha espresso soddisfazione per l’iniziativa, sottolineando l’importanza di questo tipo di esperienze nella ricerca di un modello in grado di dare risposte ai problemi sempre più complessi della nostra società. “I risultati positivi ottenuti da Alliance for YOUth confermano che la collaborazione fra imprese e Istituzioni è una modalità efficace per contrastare fenomeni complessi come quello della disoccupazione giovanile – ha dichiarato il Ministro – e questa esperienza testimonia quanto sia importante credere e soprattutto investire nei giovani, che possono svolgere un ruolo importante come portatori di innovazione e rappresentare una spinta propulsiva per le aziende che scelgono di credere nel futuro”.
Soddisfazione anche tra i promotori, per il contributo offerto nella lotta alla disoccupazione giovanile e per i contenuti innovativi che il programma presenta. “Oggi è un giorno importante per noi: una tappa fondamentale per il progetto Nestlé Needs YOUth e per uno dei suoi pilastri, Alliance for YOUth – ha commentato Leo Wencel, Capo Mercato Italia del Gruppo Nestlé – siamo stati i primi in Europa a dare vita a un’iniziativa così articolata per garantire ai giovani coinvolti un’opportunità di valore e siamo orgogliosi di aver dato anche in Italia un contributo fondamentale”.
Il programma ha visto l’attivazione, a livello europeo, di oltre 600 programmi d’istruzione duale e di alternanza scuola-lavoro in varie nazioni e l’organizzazione di 10.000 workshop per preparare i più giovani ai colloqui di lavoro o agevolarne l’accesso al primo impiego. Un impegno forte a favore dell’occupazione giovanile, che si rafforza con un nuovo ambizioso obiettivo: raggiungere 230.000 opportunità entro il 2020.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si è impegnato a sostenere gli sforzi compiuti dalle imprese in tale direzione, anche attraverso i nuovi strumenti di cui si è dotato, come l’ANPAL. “Iniziative di questo tipo devono essere riportate a sistema – ha osservato il Presidente della nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, Maurizio Del Conte – e non solo perché esse possono essere replicate su vasta scala, per ampliare la portata dei risultati che sono in grado di produrre, ma pure perché spesso hanno difficoltà ad andare oltre e ad avere la continuità che meriterebbero. Per questo è importante avere una regia a livello nazionale. Una cosa che certamente ANPAL può e vuole fare”.
Il Ministro Poletti, infine, ha esortato i tanti giovani presenti in sala a essere aperti e dinamici nel loro approccio con il mondo del lavoro. “Abbiamo bisogno di costruire una nuova cultura: non ci troviamo più di fronte ad una prospettiva statica del lavoro, ma a un’esperienza in costante cambiamento. Dobbiamo superare le resistenze del passato, causate dalla paura, e interpretare questi fenomeni sia sul piano culturale, che sociale – ha concluso il Ministro – e oggi più che mai, fare sistema è la parola chiave: occorre una grande alleanza tra imprese e Istituzioni affinché si scelga la via migliore per il futuro”.
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